•Vattene•

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"Ne mancano solamente altri due!" esordisce Jer, dopo aver controllato tutte le prove per incastrare i colpevoli della morte di mio fratello

Annuisco senza dire nulla.
D'altronde cosa c'è da dire?
Sto finalmente per rendere giustizia alla mia famiglia, dopo anni e anni di dolore e distruzione, mancano solo pochi passi.

In questi mesi la lista di nomi coinvolti si è allargata notevolmente, come il mio senso di colpa. Adam non sa nulla di tutto questo, e mai lo saprà. Voglio limitare i danni e lui non dev'essere coinvolto.

Per la lista invece, pare che quei farabutti abbiano pagato profumatamente diversi poliziotti, avvocati, giudici e investigatori per ripulirsi la fedina penale.
E la maggior parte di loro frequenta il rabbit e ha già una foto ricordo con me.
Grazie a Jeremy siamo arrivati a dei possibili colpevoli o coinvolti in quella notte, ma il nome a cui tutti portano è un certo The Wolf, così si fa chiamare.
È stato bravo a nascondere il suo vero nome, fatto sta che il personaggio che andrò a trovare stasera è un suo caro amico.

"Chi abbiamo stasera?" chiedo

Sistemo la solita parrucca bionda e le lenti verdi, sistemandomi il tubino rosso che mi sta ormai soffocando.

"Il giudice Twain! A quanto pare, ogni volta che the Wolf è nei guai il nostro amico interviene per scagionarlo e sembrano essere ancora in contatto." dice concentrato, mentre spollicia sul suo computer

***

"Buona sera dolcezza!" mi saluta sorridente Duke, aprendomi la porta del locale

Lui è una delle poche persone qui dentro che hanno la coscienza pulita. Il gigante al mio fianco si limita a fare il suo lavoro, nel vero senso della parola.

Inizio flashback...

È passato qualche giorno dall'incontro con l'avvocato Walker, e stasera inaspettatamente qualcuno ha deciso di suonare al mio campanello.
Due uomini robusti, infilati in delle giacche e cravatte nere mi si parano davanti appena spalanco la porta.

"Chi siete?" chiedo confusa dall'aria impassibile dei due

Hanno gli occhi incorniciati da degli occhiali da sole neri, che rendono difficile capire quale sia la loro identità.

"La signorina Avril Callaghan?"

"S-sì?"

"FBI. Dovremmo farle alcune domande." dice in tono neutro uno dei due, mostrandomi un distintivo luccicante

Fine flashback...

Uno dei due agenti era Duke.
In poche parole l'FBI stava seguendo da diversi mesi i movimenti di The Wolf, che si è macchiato di diversi altri crimini, e, grazie alle nostre ricerche, il processo si è velocizzato.
Ora che abbiamo in pugno la cerchia in grado di difendere il colpevole di tutto, sarà più facile incastrarlo.

"Stasera sei con il prediletto del capo! Twain." fa un cenno del capo verso un uomo seduto ad un tavolo da poker

Il vecchio, probabilmente sulla cinquantina, tiene in mano un bicchiere pieno di whisky ghiacciato, fra le labbra un grosso sigaro e se ne sta accasciato sulla poltrona dov'è seduto.
La bocca è storta in una smorfia annoiata, mentre gli occhi scrutano le carte che sposta pigramente sul tavolo.
Il suo aspetto lascia a desiderare. Sguardo spento, una pancia decisamente pronunciata e i pochi capelli grigi che gli restano fanno pensare che sia un poveraccio. Se non fosse per il completo in cui è infilato e i costosi anelli che gli imprigionano le dita, tra cui una costosa fede d'oro.
Mi domando perché tutti questi individui vengano qui a sperperare i loro soldi accerchiati da delle ragazze in minigonna, quando hanno una casa dove una moglie e dei figli li aspettano.

Annuisco e mi dirigo verso i tavoli con passo seducente, mentre la voce del mio miglior amico si diffonde dall'auricolare nel mio orecchio.

"Avril...non per metterti fretta, ma Twain è il personaggio più importante della lista. Se non blocchiamo lui, non bloccheremo nemmeno The Wolf." sospira Jer

"Lo so..." sospiro a pochi passi dal giudice

L'uomo alza la testa dalle sue carte e punta il suo sguardo su di me, quasi avesse percepito il mio arrivo.
La sua bocca si apre in un ghigno malizioso, mentre mi lancia un'occhiata melensa.
Quest'uomo mi fa rabbrividire.

***

Una leggera ventata gelida mi fa rabbrividire, mentre mi dirigo verso l'auto di Jer.
Cammino a testa bassa, fissando i miei tacchi rosso fuoco.
Manca così poco per arrivare alla giustizia, il prossimo e ultimo passo sarà l'incontro con The Wolf e se tutto andrà bene il nostro amico si farà un bel giretto al fresco.

Non mi accorgo nemmeno di essere arrivata davanti la portiera del pick-up di Jer, ma appena alzo lo sguardo mi si gela il sangue.

Due gelide pozze nere si incastrano ai miei occhi, in un misto di rabbia, tristezza e delusione che mi mozza il fiato.

"Adam..." sussurro

I suoi occhi sembrano farsi ancora più gelidi.

"Avril...o dovrei chiamarti Amber?" fa una risata amara, mentre indica il mio travestimento con fare disgustato

Lancio un'occhiata verso il mio miglior amico, che guarda la scena dalla sua macchina, per chiedergli quanto sa Adam di tutto questo. Ma l'unica risposta che ricevo è uno sguardo che dice 'lascio a te la parola'.
Con le mani tremanti mi sfilo la parrucca bionda, tornando la Avril di sempre.

"Posso spiegarti...non è come sembra!" provo a calmarlo

I suoi pugni si chiudono in una morsa e contrae la mascella.

"Non è come sembra?! Non è come sembra, Avril! Sei qui, da non so quanto, in uno dei locali più schifosi di Miami, vestita come una poco di buono e ti sei appena chiusa in una stanza con un altro uomo! Cosa non dovrebbe essermi chiaro?!" sbraita, mentre in me qualcosa si rompe

Una poco di buono...
È questo che pensa di me?

Chiudo gli occhi un attimo e respiro a fondo, per poi riaprirli.
Il mio amico è sceso dalla macchina e ora si avvicina a quello che credevo essere il mio ragazzo.

"Adam...stai esagerando..." lo ammonisce Jer, prendendolo per una spalla

"Tu stanne fuori! Sapevi cosa faceva e non mi hai detto nulla!" urla il moro, spintonandolo

Un lampo di rabbia scurisce gli occhi azzurri di Jeremy, che sembra essere diventato più cupo del solito.
Con uno scatto si scaglia contro Adam e lo colpisce con un pugno sulla mascella.

"Non sai! Non sai nulla del perché siamo qui, di cosa sta succedendo, di cos'è già successo! Tu non sai un bel niente!" dice rabbioso, mentre tempesta Adam con una raffica di colpi

Ho visto Jer in questo stato solo poche volte ed è successo solo con poche persone.
Con Jules quando viene offesa, con me se mi viene fatto un torto e con Josh per la loro indissolubile amicizia.
E ora che due di queste persone sono state attaccate la sua furia è implacabile.

"Adam!" un urlo rimbomba nelle mie orecchie e solo dopo mi rendo conto che è la mia voce

I due ragazzi si staccano e il loro sguardo si fissa su di me.

"Adam vattene..." sussurro senza forze, indicando la sua auto parcheggiata poco più in là

"Cosa?!" chiede incredulo

"Vattene!" urlo, chiudendo di nuovo gli occhi

So di aver sbagliato, avrei dovuto parlargliene, fidarmi di lui. Ma le parole feriscono, anche più dei gesti, e quelle che sono uscite dalla sua bocca mi hanno distrutta.

L'ultima cosa che sento, prima di crollare in lacrime fra le braccia del mio miglior amico, sono i passi dell'unico ragazzo che ho mai amato farsi lontani e il rombo di un motore sfrecciare via.

My disasterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora