•Buio•

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Avete presente la sensazione che provate quando tornate a casa dopo un lungo viaggio?
Potrà essere stato divertente, pessimo o indimenticabile, ma l'effetto che vi farà rientrare nel vostro nido sarà sempre lo stesso.
Il profumo famigliare del tuo posto, il calore e la protezione che ti avvolgono.
È questo che provo ora.

Mi immergo nel profumo di menta e fumo tipico di Adam, mentre le sue braccia mi stringono, riscaldandomi e regalandomi un po' di tranquillità.
Per un attimo desidero solo tornare a casa, sdraiarmi fra le lenzuola che profumano di noi e rannicchiarmi contro il suo petto.
Ma poi il pensiero di mio fratello ritorna a martellarmi il cervello insistentemente e i problemi riemergono più rumorosi di prima.

Mi scosto di poco, per scontrarmi con due occhi neri.

"Ti racconterò ogni cosa, ma ora...devi stare qui con Jer." sussurro, poggiandogli una mano sul viso

La sua mascella si contrae sotto il mio palmo, mentre lancia uno sguardo duro al locale di fronte a noi.

"Non mi piace quel posto." sbuffa

"Nemmeno a me... oggi finirà tutto, ma ho bisogno che tu resti qui al sicuro, altrimenti combinerò un disastro."

Ed è la verità. Se Adam mi seguisse lì dentro non riuscirei mai a concentrarmi su the Wolf e i suoi.

"Avril...è il momento!" la voce di Luke arriva dagli auricolari

"D'accordo, sto arrivando!" annuisco sotto lo sguardo interrogativo di Adam, mentre Jeremy scende dalla macchina

"Io...ora entrerò lì dentro -indico il rabbit- tu aspetta in macchina."

Lo vedo esitare, mentre il mio miglior amico lo trascina verso la macchina.

"Buona fortuna scema!" mi fa l'occhiolino Jer, mentre giro i tacchi e mi avvio verso la mia vendetta

Chiudo un attimo le palpebre, sospirando al pensiero che Adam scoprirà tutto tra poco.
So bene che dal computer di Jer si può vedere e sentire ogni mia mossa, e so anche che a momenti questo posto sarà un vero putiferio.

23:30, l'ora dell'incontro.

I minuti che hanno seguito la mia entrata al rabbit sono una scia di immagini confuse.
Luke che mi saluta come al solito, la sala da poker immersa nel fumo di sigaro e popolata da ragazze in minigonna e calze a rete, una porta nel fondo del locale, solo dopo capisco che è l'ufficio del capo e che lì si nasconde tutto ciò per cui sono qui.
E in un attimo ritornano l'ansia, il senso di colpa, la rabbia, l'adrenalina e la sete di vendetta repressi in anni e anni di dolore. Le parole di Luke sono le ultime che sento prima che la porta che mi separa dal mio incubo peggiore si spalanchi.

"Io sarò sempre al tuo fianco, ma è necessario che tu mantenga la calma." sussurra l'agente

Succede tutto in pochi secondi.
Le figure indistinte di una decina di uomini, il sorriso beffardo di uno di loro.
Qualcuno che mi blocca da dietro, un fazzoletto che mi tappa la bocca e un'opprimente bisogno di chiudere gli occhi.
Poi.
Buio.

POV. ADAM

Lei sapeva che avrei visto tutto, ma perché non avvisarmi, perché lasciarmi qui a capire da solo?

Due uomini, stretti in dei completi neri ci fanno compagnia nell'auto di Jer.
Occhiali scuri, fisico scolpito, una pistola infilata nella giacca e un luccicante distintivo con la sigla FBI. Fissano continuamente lo schermo di un computer, mentre si scambiano qualche frase assieme a Jer. Sullo schermo c'è la ragazza che è stata in grado di farmi girare la testa e che ora non riconosco più, stretta in un tubino, con i capelli biondo platino e una maschera sul viso. E le domande nel mio cervello si moltiplicano sempre di più.

Perché Avril non ha voluto dirmi nulla? Cosa sta succedendo lì dentro? Cosa c'entra l'FBI con noi?

Teniamo tutti lo sguardo puntato sullo schermo immersi in un silenzio surreale.
Dopo aver attraversato una sala degna di un bordello, sempre accompagnata dall'agente Luke, Avril tende la mano verso una grossa porta in mogano.
Deglutisco, mentre aspetto di ricevere l'ennesima pugnalata di stasera.
E poi...lo schermo si tinge di grigio e la voce della ragazza scompare alle nostre orecchie.
I due agenti iniziano a smanettare freneticamente sulle tastiere, mentre il mio cuore cessa di battere.

"Cosa succede?" chiede Jer, ma gli uomini non danno alcuna risposta

"Cosa sta succedendo maledizione?!" tuono, sbattendo la mano sul cruscotto al che gli idioti mi prestano attenzione

"Gli abbiamo persi...sono riusciti ad interrompere il segnale!" dice uno, continuando a smanettare sui tasti

"Cosa vuol dire che hanno interrotto il segnale! Dov'è la mia ragazza?!" urlo, prendendo per il colletto l'uomo che mi ha risposto

Con un gesto brusco e freddo si libera della mia presa e mi lancia un'occhiata altrettanto gelida.

E con professionalità e calma mi risponde: "La perdita di segnale non vuol dire che sia successo necessariamente qualcosa, ma è probabile che la ragazza non sia in una buona situazione..."

Una semplice frase che basta a farmi scattare fuori dall'auto, seguito dai richiami degli agenti e del mio miglior amico.

Lei sta bene.
Av se la cava sempre, non può capitarle nulla.

Varco la soglia del locale, quando ormai riesco a provare solo rabbia e paura.
A grandi falcate raggiungo la grossa porta in mogano che poco fa stava per aprire Avril.
Al centro di essa è disegnato un volto scheletrico intento a fare una linguaccia.
Ironico vero? Mi prendono in giro anche le porte ora...
Con un tonfo la apro e il mio cuore smette di battere per l'ennesima volta.

Vuota.

Questa fottuta stanza è maledettamente vuota.
Non c'è più nessuno, solo uno straziante silenzio, accompagnato dalla musica della sala.
I miei piedi si muovono da soli dentro la stanza, mentre il cuore comincia ad accellerare e la rabbia a montare sempre di più.
Sto per tornare da Jer, ma qualcosa di freddo e metallico si poggia sulla mia nuca, accompagnato dallo scatto di qualcosa. La sicura di una pistola.

"Chi si rivede...Lewis!" sibila la voce alle mie spalle

Una voce gelida, spietata e nauseante.
La voce del più spietato mal fattore della città.

"The Wolf..." sussurro

~~~

Non uccidetemi!
Cosa succederà secondo voi ora?
Dov'è Av? Che legame hanno the Wolf e Adam? Cosa succederà nel prossimo capitolo?

Spero vi piaccia!
Grazie,
Vale <3

My disasterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora