Controluce.

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Lo vidi lì, in controluce.

In qualche modo, era il mio intero mondo. Un intero mondo racchiuso in uno stupido microfono.

In quel momento, non so...sentii che stavo facendo la cosa giusta. Stavo seguendo la mia strada. La strada che ero nata per percorrere.

Sorrisi tra me e me.
È questo che si prova, mi chiesi, è questo che si prova ad essere felici?

Dietro di me, Seth suonò la prima nota, graffiante ed intensa.

Le parole mi uscirono dalle labbra, e la mia voce si stagliò contro il chiacchericcio del locale, incrociandosi con quella di Jo.

Avrei potuto restare lì per sempre.

- A noi! - esclamai. - e alla senzazione stupenda di stare su un palco e non stonare! -

Buttai giù tutto d'un fiato un'altro sorso di Tequila, ridendo come una deficiente.

Dopo la nostra esibizione, avevo preteso una bottiglia di liquore per festeggiare, e avevo tanto insistito che i ragazzi mi avevano accontentata, purchè acconsentissi a berla tornando a casa.

Ero già piuttosto alticcia.

Jo mi osservò, divertito.

- È piuttosto disinvolta con l'alcoll per avere 16 anni. - osservò Seth.

- Ha preso da me. - ribattè mio fratello, ridacchiando.

Mi fermai di botto.

- Ehi! La smettete di parlare di me come se non ci fossi? Sono sbronza, non morta. -

Poi mi girai verso Seth, appoggiandogli le mani sul petto con fare possessivo.

Ma chi volevo ingannare? Seth era a malapena mio amico, potevo solo sognare di possederlo.

Eppure non riuscivo a togliermi dalla testa questa idea, e il fatto che fossi ubriaca non aiutava di certo.

- E tu, - sussurrai. - dovresti sapere che sono più grande di quello che sembro. -

- Ah sì? - mormorò.

Un brivido mi percorse la schiena. Eravamo così vicini che potevo sentire il suo respiro sulle labbra.

All'improvviso, avevo una gran voglia di baciarlo.

Risi.

- Non mi sottovalutare. -

Lui si morse il labbro, poi respirò piano.

Stava per dire qualcosa, quando Jo mi afferrò da dietro, tirandomi per la giacca.

- Jo! - mugolai. - Stava per dire qualcosa di profondo, e...intelligente, interessante e da Seth...vero tesoro? -

Seth sbattè le palpebre un paio di volte per l'epiteto così...intimo che gli avevo affibbiato.

Mi piaceva da morire.

Ridacchiai.

- Sei ubriaca fradicia. - mugugnò Jo.

- E tu sei così ipocrita! - risi. - Solo perché non vuoi che tua sorella scopi con un ragazzo così tremendamente...sexy. -

Da qualche parte nella mia mente, sapevo che cosa stavo dicendo, ma, in verità, non mi importava.

Seth mi guardò un attimo, deglutendo in modo evidente.

Ero su di giri, euforica, e, per la prima volta in vita mia, avevo veramente concluso qualcosa.

Mancava soltanto...bè, Seth.

Mi divincolai dalla presa di mio fratello, e, senza pensarci troppo, gli posai un bacio leggero sulle labbra.

Poi baciai mio fratello sulla guancia, e salii incespicando su per le scale, prima di cadere in coma etilico o spingermi troppo in là con Seth.

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