Ucciso.

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Dedicato ad Anastasia e abyk99. Tutto per voi, ragazze <3

- Drogarsi. - dico. - Sì. -

Bay impallidisce. Continuo, prima che possa fermarmi.

- Qualche giorno dopo il nostro primo incontro con Hana, ho incontrato il mio vecchio pusher di fiducia, Scott. -

- Scott... - mormora Bay, realizzando. Annuisco.

- Mi ha raccontato che la sua ragazza l'aveva mollato, e che gli serviva qualcuno che l'aiutasse a tagliare la roba al posto suo. Non avevo ancora realizzato che la sua ragazza era Hana. Lei...credo che avesse lasciato Scott per Jo, B. -

- Quindi Jo e Hana... -

- Non lo so. - la interrompo. - So che si amavano, ma non credo siano mai stati una coppia regolare. Avevano uno strano rapporto. -

Lei si copre il viso con le mani.

- Continua. - dice alla fine.

- Non potevo rifiutare. Scott mi aveva procurato del metadone quando stavo cercando di smettere, invece di darmi altra droga, come sarebbe convenuto a lui. Ero in debito. Così ero lì, quando, un giorno, Jo arrivò da Scott, in crisi d'astinenza. Scott era incazzato con lui perchè gli aveva soffiato la ragazza, ovviamente, e Jo lo sapeva, ma era anche disperato. Scott lo gonfiò di botte, fermandosi solo quando gli dissi che era il fratello della mia ragazza. Lo portai a casa, e gli diedi una dose di eroina. -

- Ma che cazzo...? - esclama Bay, interrompendomi.

- Non potevo fare nient'altro. Era messo parecchio male, e continuava a tremare. Tu non sai cos'è una crisi d'astinenza, B. -

- Si che lo so. - mi interrompe di nuovo, aspramente. - L'ho vista. -

- Si. - dico. - Ma non l'hai provata. Jo era spaventoso, stava soffrendo tantissimo. Gli diedi un po' di eroina, e si calmò. Qualche minuto dopo, Hana mi chiamò, perchè Scott l'aveva avvertita di aver quasi ucciso Jo. Capii che era lei la misteriosa ragazza, e tutti i pezzi andarono al proprio posto. Le dissi che Jo era da me, e lei mi raggiunse. Una volta arrivata, mi mandò a distrarti, perchè tu non pensassi a Jo. -

Bay serra la mandibola.

- Da quel momento...fui io a procurargli la roba. La compravo da Scott, e poi gliela davo. -

- Bè, avrebbe potuto anche comprarsela da un'altro spacciatore. Così invece potevi tenerlo sotto controllo. - mi fa notare Bay, mettendosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

- Esatto. - ammetto. - Controllavo quanta se ne faceva, e quando non aveva soldi glieli prestavo io. Dopo un po' di tempo, però, incominciò ad arrivare in ritardo ovunque, a volte a non andare proprio. Io e Hana decidemmo che stava attirando troppo la tua attenzione. Gli dicemmo di smettere. Lui acconsentì. Gli procurai il metadone, lo aiutai. Dopo qualche settimana, però, tu mi dicesti di aver prestato dei soldi a Jo, e non sapevi cosa doveva farci. Io lo sapevo. Mi incazzai con lui, ma non serviva a niente. Tentammo un altro approccio, più leggero, diminuendo le dosi. Ma lui non ci ascoltò, ed ebbe un overdose. Quella che hai visto tu. -

- E il resto lo so. - conclude Bay, sollevata. Posso leggerle negli occhi che si aspettava di peggio.

Perchè non ha ancora sentito tutto.

- No. - mi costringo a dire. - C'é ancora qualcosa che non sai. -

Lei si morde le labbra.

Continuo.

- Abbiamo provato a farlo smettere diverse volte, insieme a te e senza di te. Con o senza metadone. Ma lui ricominciava, ogni volta. E poi... -

Mi fermo. Deglutisco, vado avanti.

- E poi è arrivato l'inverno. Lui stava cercando di smettere ed era in crisi d'astinenza, per l'ennesima volta. Mi chiamò nel mezzo della notte, con una voce orribile, e mi scongiurò di portargli dell'eroina. Non ne potevo più. Tutta quella storia ci stava distruggendo, ognuno di noi. Così, gli ho dato quello che voleva. Sono entrato in casa vostra, e gliene ho data tantissima. Più di quanto gliene abbia mai data, e ho sperato... - mi interrompo.

Non posso dirlo, ma devo dirlo.

- Io ho sperato... -

Guardo Bay negli occhi.

Distolgo lo sguardo.

- Ho sperato che morisse. Ed è morto. -

Non ho il coraggio di guardarla.

- Ho ucciso tuo fratello, B. -

Restiamo in silenzio per un tempo che sembra infinito.

Poi, semplicemente, Bay dice:

- Esci. -

Ed io esco, senza guardarla.

Ma gliel'ho detto.

Ce l'ho fatta.

Non le sto più mentendo.

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