Una cosa soltanto.

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Quando mi sveglio è buio. Non riesco a capire se è pomeriggio o notte, e la testa mi fa tanto male che non riesco a mettermi a sedere.

Poi ricordo.

Cazzo, ieri (o forse oggi) mi sono ubriacato.

Troppo.

E, naturalmente per un motivo assurdo.

Mi sono ubriacato...bè, perchè l'ho rivista, prima di tutto.

Bay.

Ma non è tutto. Bay...stava sorridendo mestamente a Madison. Era appena un sorriso, ma era sincero.

E io, come un deficiente, mi sono ingelosito, perchè Maddie poteva starle vicino ed io.

E poi perchè cazzo proprio Madison?

Bè, so la risposta.

Quando si tratta di Bay, ci si devono aspettare le cose più assurde.

Coincidenze? Non lo so.

So solo che il destino mi spinge verso di lei, sempre.

Mi alzo, stringendo i denti.

Dopo un primo momento in cui tutto gira vorticosamente, riesco a mettere a fuoco la stanza, e trascinarmi in bagno.

Mi guardo allo specchio.

Ho gli occhi iniettati di sangue, ma per il resto sto bene.

Sono bravo a reggere l'alcoll, almeno quello.

Detto questo, ho la vaga impressione di essere ancora piuttosto ubriaco.

In ogni caso, non sono lucido.

E quando non sono lucido faccio un sacco di cazzate.

Per cui non mi stupisco quando quando mi ritrovo nell'ala del dormitorio femminile.

Non so come ci sono arrivato, ma, in qualche modo, so che sono qui per cercare Bay.

Che stupido.

I corridoi sono vuoti e bui, e, per qualche motivo, mi sento uno specie di stalker del cazzo, che cerca la bella ragazza che l'ha rifiutato.

Mi lascio cadere sul pavimento e striscio fino al muro, appoggiandoci la nuca.

È freddo ed estremamente confortante.

Cosa ci faccio qui?

Non solo in questa scuola, ma in questo Stato.

Sarei dovuto restarle accanto, per sempre. Non gliel'avevo promesso, forse?

Ma sono promesse da ragazzini, che non sanno cosa significhi.
Per sempre è tanto tempo.

E voglio ancora passarlo con lei.

Ma non posso.

Non più.

E, proprio mentre la sto immaginando, lei spunta davanti a me.

È così assurdo che non sono sicuro che sia vera.

Poi lei sospira

- Bay? - mormoro.

È così bello poterla chiamare per nome di nuovo. Mi scioglie qualcosa nel petto, mi fa sentire bene.

Non risponde, ma mi si siede accanto.

Restiamo in silenzio per un po'.

Cerco di non pensare a niente, di godermi la sua presenza, ma è impossibile.

So che è incazzata con me.

Non può non esserlo, dopo come l'ho trattata.

E poi, ovviamente, mi distrae il suo respiro calmo e il suo calore accanto a me, appena percepibile attraverso lo spazio che ci separa.

Immagino le sue mani fredde sulla mia schiena nuda, e rabbrividisco.

- Sei ubriaco fradicio, vero? - mi chiede, senza preamboli.

La sua voce è roca, come quando è molto stanca, come quando ha appena fatto sesso.

Mi distraggo immaginando un ragazzone tutto sudato che ansima sopra di lei.

Mi fermo quando mi accorgo che sono geloso di lui, e scuoto la testa, provocando una stiletta di dolore che mi attraversa la fronte.

Bay lo interpreta male.

- Oooh, sì che lo sei. Sei troppo cagasotto per venirmi a cercare da sobrio. -

- Come fai a sapere che stavo venendo a cercare te e non Maddie? - biascico.

Oh, magnifico, non riesco neanche a parlare.

Ha ragione, sono ancora ubriaco fradicio.

- Maddie. - ripete. - Allora è vero. È la tua ragazza. -

Scuoto la testa, di nuovo.

Ahia. Perchè continuo a farlo se fa così male?

- No. - la correggo. - La mia scopamica. -

Sospira, disgustata.

Sì, credo proprio che quello sia disgusto.

- Fai schifo. - dice, infatti.

Lo so. Mi faccio schifo da solo.

- Ma, - continua. - Non me la prenderò con te mentre sei ubriaco. Voglio che tu sia in grado di difenderti. Voglio che tu sia in grado di spiegarmi perchè... -

Si ferma. Inspira ed espira.

- ...mi hai lasciata. - conclude.

La sua voce, ora, ha un che di apatico. Penso sia il suo meccanismo di difesa. Mi chiedo se canti ancora, qualche volta. Ho l'impressione che la risposta sia no.

- E, - aggiunge. - voglio che tu non scappi. Hai capito, Seth? Me lo devi, almeno questo. -

Quante cose vuole.

Io, invece, voglio una cosa soltanto.

Lei.

Poi si alza e se ne va.

Come se non ci fosse mai stata.

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