Avverto la sua presenza ancor prima di accorgermene coscientemente. Mi sveglio di soprassalto, con la sua figura appena visibile alla pallida luce della luna che incombe su di me.
- Bay? - mormoro, con la voce impastata.
Non mi risponde, ma si stende accanto a me, infilandosi sotto le coperte, ed avverto il suo profumo.
Mi si avvicina, e posa la testa sulla mia spalla, rannicchiandosi contro il mio fianco.
Sono confuso, ancora un po' intontito dal sonno, e non capisco.
Per un attimo, penso di star sognando, che la sto sognando, com'è successo tante volte, tante notti.
Ma so che non è così.
È qui, con me, veramente qui.
Cerco di far entrare dell'aria nei polmoni roventi, ma non faccio che attizzare il fuoco.
È qui? È davvero qui? Dopo tutto quello che le ho detto?
Voglio questo momento da un anno. Io che le dico tutto, che non ho più segreti, e lei che mi perdona, torna da me e mi perdona.
Questo si chiama amore.
Inspiro.
- Ti amo, Bay. - mormoro.
Espiro.
Inspiro.
Bay si sporge più vicina a me, mi bacia la guancia.
Espiro.
- Oh, Seth. - dice lei, piano, dolcemente.
Inspiro.
Mi giro verso di lei, così da trovarci faccia a faccia.
Espiro, e lei appoggia la fronte alla mia.
- Seth. - ripete, soltanto.
Inspiro e le bacio le labbra, piano.
Aspetto che dica qualcosa.
Che dica: "Seth, ho capito perchè l'hai fatto, e anche se ci vorrà un po', tornerò ad amarti."
Solo che lei resta in silenzio.
Espiro.
Inspiro.
- Dobbiamo parlare. - mi costringo a dire.
Espiro.
- Lo so. - risponde lei.
Ma non parla.
Inspiro.
Lei mi si avvicina di più, facendo aderire il corpo al mio.
Il suo odore è inebriante, e sento ogni singolo centimetro della mia pelle bramare la sua.
Espiro pesantemente, e lei sorride.
- Seth. - si decide a dire alla fine.
Inspiro.
Mi accarezza la guancia.
- Seth, ascolta. Quando è morto mio fratello... - si interrompe.
Trattengo il respiro.
Eccoci arrivati al punto.
- Io ero distrutta...prima che morisse, non ne potevo più. Proprio come te. Anch'io avevo pensato che sarebbe stato meglio se fosse... - si interrompe di nuovo, ma non ho bisogno che finisca.
Mi è subito chiaro che non ha capito.
Sorrido amaramente, e mi separo da lei. I miei polmoni si raffreddano, il mio cuore smette di battere all'impazzata. Il mio sogno si tramuta in incubo.
Non ha capito.
- Seth... - dice. Mi alzo, e si alza anche lei.
- Ascolta, i pensieri non uccidono. È stato un caso il fatto che... -
- No! - sbotto. - No, Bay. Non è stato un caso. -
Costeggia il letto e viene dalla mia parte, con le mani tese in avanti, come a cercare di non spaventare un cucciolo ferito.
- Seth... - ripete.
- No, Bay. Non ti avvicinare. - la ammonisco.
Lei si ferma.
- È diverso. - dico. - Bay, quella sera sono andato lì con la precisa intenzione di ucciderlo. Di uccidere tuo fratello. Gli ho portato una dose mortale. -
- Non sapevi se l'avrebbe presa tutta. - protesta, cocciuta.
Cocciuta, cocciuta, cocciuta.
- Si, lo sapevo. Jo era in crisi d'astinenza. Era ovvio che se la sparasse tutta. -
- Ma poteva non farlo. - rilancia.
- No. - rispondo, secco.
- Perchè vuoi prenderti la colpa per la morte di Jo? - mi chiede, esasperata.
- Perchè l'ho ucciso! - urlo. - Si chiama omicidio premeditato! -
Alza gli occhi al cielo.
- E nn ero neanche solo! Omicidio premeditato, con tanto di complice! -
Bay socchiude gli occhi.
- Chi? - chiede.
- Hana. - rispondo, abbassando la voce. - Era con me. -
Bay si passa una mano tra i capelli.
Non mi aspetto assolutamente quello che dice dopo.
- Perchè era con te di notte? -
Appena lo dice, non posso fare a meno di sussultare.
Ed ecco che devo svelare la mia ultima bugia.
Lei se ne accorge.
- Oh, ora è tutto chiaro. - dice, credendo di aver capito tutto.
- No. - mormoro. - Non è quello che stai pensando. -
Spiegami, dicono i suoi occhi.
- Non è importante. - dico.
Ma per lei lo è.
- Dimmelo. -
E lo voglio davvero. Voglio che cadano tutti i veli tra noi.
- Quella notte... - cedo.
Cerco di prendere coraggio.
- Quella notte Hana aveva avuto un malore. - mi interrompo.
Oh, avanti, mi dico.
- Aveva paura di perdere il bambino. - sussurro.
- Quale... -
Non la lascio finire.
- Il figlio di Jo, B. -
Barcolla, come se le avessi appena dato un pugno. Si siede sul letto.
- Aveva paura di perdere il bambino, e il padre non c'era. - continuo. - Perchè non lo sapeva. Era troppo intento a drogarsi. - sputo, con rabbia.
- Tu...Bay, tu non hai visto l'espressione terrorizzata di Hana. Aveva bisogno di Jo, e lui non c'era. -
- Ma...Hana non era incinta. - protesta debolmente.
- Oh, lo era eccome. Solo che quando hai smesso di vederla non era ancora evidente. -
- Vuoi dire... -
- Si. - la interrompo. - La notte della morte di Jo Hana non ha abortito. Il bambino è nato. -
Restiamo in silenzio per un attimo.
Poi dico:
- B., hai un nipote. -
- Come si chiama? - mormora, stordita.
Abbasso lo sguardo.
- Nick. -
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Again
RomanceDue ragazzi In fuga dal passato Un destino Che li unirà di nuovo Bay ha un solo obiettivo per il suo primo anno di università: dimenticare. Ma, quando il ragazzo che ha amato piú di chiunque altra persona al mondo ritorna nella sua vita, portando co...