Ahia.
Quella mattina, fu la prima cosa che pensai.
La seconda fu che avevo una fame tremenda.
La terza che il giorno prima avevo fatto sesso con Seth Allen.
- Cazzo! - esclamai.
Seth mugolò qualcosa, ancora
mezzo addormentato, ma non si alzò.
Affondò la testa nel mio collo, sospirando
- Seth? -
Gli accarezzai i capelli.
Mentre dormiva aveva un'aria così innocente...sembrava un bambino.
Sorrisi.
- Ehi tesoro, è ora di alzarsi. Dobbiamo ritornare a casa. -
- Ancora un attimo, piccola. - protestò.
Quel "piccola" usato così, senza pensarci, fece fare al mio cuore uno specie di balletto di felicità.
Risi.
- Bè, comunque ci parli tu con Jo. -
Il nome di mio fratello gli fece aprire gli occhi all'istante.
- Oh, cazzo. -
Affondò la testa nel mio petto.
- Ti prego, andiamocene. Non voglio morire. -
Gli rotolai sopra, abbracciandolo.
- Non permetterò che Jo ti uccida. -
- Non puoi impedirlo. È come l'apocalisse, l'armageddon. - disse, melodrammatico.
- È come vivere senza di me? - lo provocai maliziosamente.
Aprì gli occhi, ormai completamente sveglio.
Mi spinse di nuovo a terra, sotto di lui.
- Vivere senza di te è mille volte peggio di qualsiasi cosa. - sussurrò, a qualche millimetro dalle mie labbra. - Non trovi? -
- Devo ammetterlo, mio fratello è l'ultimo dei miei pensieri in questo momento. - mormorai in risposta.
- Concordo. -
Mi posò un bacio leggero sulle labbra, poi si alzò.
Soffocai un sospiro di delusione, afferrando la mano che mi stava porgendo, e saltai in piedi.
- Ahi. - protestai.
Seth mi guardò, incuriosito.
Sotto il suo sguardo attento, mi vestii.
Quando rinunciai ad infilarmi le calze, incominciò a ridacchiare.
- Che stronzo. - dissi.
Ma, a dir la verità, anch'io non riuscivo a smettere di sorridere.
- Hai qualche problema, piccola? -
- Un paio. -
Prese lo zaino che si era portato dietro dalla macchina e si incamminò accanto a me, cercando di tenere il mio passo.
Dal canto mio, cercai di camminare a gambe larghe, saltellando, in pratica, da un piede all'altro.
E la superficie sabbiosa della spiaggia non era affatto d'aiuto.
Alla fine Seth mi prese in braccio, con un braccio intorno alla vita e l'altro sotto le ginocchia.
Gli passai le braccia intorno al collo e glielo baciai, riconoscente.
- Pensi che sia normale? - mormorai.
- Non lo so. Non sono una donna. -
Affondai la testa nel suo petto.
- Ma devo ammetterlo, - continuò. - questa cosa gonfia parecchio il mio ego. -
Sorrisi, scuotendo la testa, ma senza aprire gli occhi.
- Ti amo. - dissi, senza preavviso.
- Anch'io, piccola. Tantissimo. - rispose.
- Pensi che siamo stati troppo affrettati? - chiesi.
- Non riuscivo più ad aspettare. - ammise.
Poi mi mise giù, piano.
Ci trovavamo davanti alla macchina, parcheggiata sempre nello stesso, identico, punto.
Ma, in qualche modo, io ero diversa. Una Bay diversa da quella che ieri era uscita da quella macchina.
Una Bay più felice.
Ridemmo per tutto il viaggio di ritorno, e Seth mi prese in giro, chiamandomi piccola, tesoro, o, a volte, B.
Malgrado questo, quando parcheggiò davanti a casa mia ero così tesa che temevo di spezzarmi da un momento all'altro.
- Stai bene? - chiese Seth, guardandomi da sopra gli occhiali da sole.
Annuii, e scesi dall'auto.
- Bay? - mi fece, preoccupato.
Mi voltai, e, alla sua espressione contrita, sorrisi.
- Vai pure, tesoro. Sto bene, davvero, non ti devi preoccupare. -
Lui ricambiò il sorriso, incerto.
Mi sporsi in avanti e lo baciai attraverso il finestrino.
- Ora vai, o dovrò mostrarti il modo di utilizzare quel comodissimo sedile posteriore. - gli sussurrai all'orecchio. - Proprio davanti a casa mia. -
Lui sbattè le palpebre un paio di volte.
- Sono tentato di restare. -
Alzai gli occhi al cielo e mi spostai.
Lo salutai con la mano mentre usciva dal vialetto in retromarcia.
Sorrisi tra me e me.
Poi mi voltai, pronta ad affrontre il terribile mostro/Jo.
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Again
RomanceDue ragazzi In fuga dal passato Un destino Che li unirà di nuovo Bay ha un solo obiettivo per il suo primo anno di università: dimenticare. Ma, quando il ragazzo che ha amato piú di chiunque altra persona al mondo ritorna nella sua vita, portando co...