- Ciao. - disse, uscendo dal portone di casa sua.
Mi girai di scatto, e la guardai, sorridendo.
Era davvero stupenda, con quel look un po' dark che indossava sul palcoscenico e, in netto contrasto, gli enormi occhioni da Bambi.
- Ciao. Stai benissimo. -
- Anche tu. - rispose.
Ci sorridemmo per un secondo, in silenzio.
Poi, sorprendendo me per primo, le porsi la mano.
- Andiamo? - dissi.
Lei mi guardò per un attimo, poi la afferò.
- Okay. -
I nostri palmi si baciarono, e lei sospirò.
La sua mano era gelida, anche se non faceva affatto freddo.
Le strofinai piano il pollice sul sulle nocche, cercando di scaldarla.
Poi la tirai verso di me, incominciando a camminare.
- Dove stiamo andando? - chiese.
- È una sorpresa. -
- Ah, e per la cronaca, - disse, storcendo la bocca. - avevi detto 6 e mezza, non 6. -
Feci spallucce.
- Così posso passare più tempo con te. -
Lei sorrise, scuotendo la testa.
- Come posso rispondere ad una affermazione così sensata? -
- Ah, non lo so. -
Mi avvicinai all'auto, e le aprii la portiera del passeggero.
- Questa è la tua auto? - esclamò, incredula.
Annuii.
- Wow. Che macchinone. -
Sorrisi.
- Bè, si, è anche troppo grande per me. - risposi, modesto.
Lei si sedette, sistemandosi la gonna.
- Non lo so...ho in mente un paio di utilizzi per tutto questo spazio. -
Salii dalla parte del guidatore, e le lanciai uno sguardo di sbieco.
Non intendeva quello che io stavo pensando, vero?
Lei incrociò il mio sguardo, con un sorrisetto malizioso.
Poi rise, gettando indietro la testa.
- Hai subito pensato male. - disse infine, guardandomi.
- Non è vero. - negai, inserendo la retromarcia ed uscendo dal parcheggio.
- Oh si, è verissimo. Non pensare di ingannarmi! - disse, tirandomi un pugno sul braccio.
Risi.
- Okay, ci ho pensato. Ma era naturale, dopo la frase che hai detto, no? -
Sorrise.
- Può darsi. - poi, cambiando argomento - Allora? Dove mi porti? -
- In spiaggia. - cedetti.
- Sul serio?!? - esclamò, incredula. - E quanto ci vuole? -
La osservai. Quando si comportava così, avevo una gran voglia di continuare a stuzzicarla, tenerla sulle corde.
- Un oretta e mezza circa. Ma ho preso qualcosa dal take away, nel caso avessi fame. -
Indicai vagamente il retro, continuando a fissarla.
E adesso come reagisci?Lei lanciò uno sguardo, e disse:
- Possiamo fare il bagno? -
Dritta al punto.
Le indicai di nuovo il retro a mo' di risposta , e lei si sporse completamente, mettendosi in ginocchio sul sedile.
Cercai, inutilmente, di non guardarle il sedere, ma la gonna si era sollevata in un modo così...buffo, che era impossibile.
Tirò fuori il costume che le avevo comprato quella mattina e si risiedette, con il solito modo di fare dolce e impacciato.
- Rosso e nero, due pezzi. Mi piace. -
- Prego. - dissi. - È un regalo. -
Lei sorrise.
- Ma dai, pensavo fosse un prestito. -
- Potevo esserlo. -
- Con questa macchinona? Saresti stato un tirchione di merda. -
Ridacchiò.
- Tirchione di merda. - ripetei. - Mi piace. -
- E fai bene, perchè mi sa che ti parlerò seeeempre così. -
- Così scurrile. - sospirai, fingendomi esasperato. - Una ragazza così graziosa, eppure così volgare! -
- Mi trovi graziosa? - chiese, con un sorrisetto.
- Ti trovo molto bella. - risposi, sincero.
Non rispose, guardando davanti a sè.
Sorrisi, scuotendo la testa.
- Perchè scuoti la testa? - chiese.
Mi stupì, sinceramente.
Non mi aspettavo fosse così disinvolta.
Così le dissi cosa stavo pensando, realmente.
- Sei così...incredibile. Sei divertente, ironica, strafottente, e molto dolce. Mi piaci. -
Le lanciai uno sguardo.
Aveva un espressione strana, che non riuscivo a decifrare.
- Anche tu mi piaci. - disse. - Ma per ben altri motivi. E comunque...che faccia tosta, anche tu sei strafottente, molto più di me. Mi hai appena detto che ti piaccio all'inizio del nostro primo appuntamento! Io, in confronto a te, sono una vera novellina. -
Ah, cambi discorso.- Questo perchè per me il nostro primo appuntamento è stato l'incontro davanti alla tua porta. -
Ahia.
Non sapevo se era stata una buona idea essere così sincero.
Per un attimo, restammo in silenzio, mentre lei guardava fuori dal finestrino.
Poi disse, sorridendo, assorta in qualche strano pensiero:
- E sei anche estramamente dolce. Siamo più simili di quanto pensassi. -
Sorrisi.
Probabilmente, in fondo era così.
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Again
RomanceDue ragazzi In fuga dal passato Un destino Che li unirà di nuovo Bay ha un solo obiettivo per il suo primo anno di università: dimenticare. Ma, quando il ragazzo che ha amato piú di chiunque altra persona al mondo ritorna nella sua vita, portando co...