Una notte aspettai Jo alzata. Tornò che erano le 3 circa, non proprio lucidissimo, ed io lo intercettai alla porta, impedendogli di entrare.
Mi appoggiai a braccia incrociate allo stipite, sbuffando.
- Hai bevuto? - chiesi, in tono di rimprovero.
Lui non rispose.
- Che ci fai ancora sveglia? - chiese, invece.
- Ti aspettavo. - dissi.
Ci guardammo per un attimo, poi lui disse:
- Bè? Non mi fai entrare? -
Mi scostai, dirigendomi in camera nostra, seguita da lui. Da quando ricordavo, io e Jo avevamo sempre condiviso la stanza. Jo nel letto a castello, ed io sotto, da tutta la vita: ero così abituata a dormire con lui che quando non c'era faticavo ad addormentarmi.
Lui non si svestì neppure, salì semplicemente la scaletta, si buttò di peso sul materasso, e da lì spinse giù i vestiti, svogliatamente.
Io mi infilai sotto le coperte, spegnendo la luce, e attesi in silenzio che anche lui si fosse sistemato.
Poi, finalmente, parlai.
- Hai una ragazza? - chiesi.
- Non dovresti dormire e basta, Bay? È tardi. - rispose, con la voce sonnolenta.
- E tu non puoi rispondermi e basta? - dissi, facendogli il verso.
Silenzio.
- Mi vedo con Hana. - borbottò lui.
- Oh. -
Di tutte le risposte, quella era l'ultima che mi aspettavo.
- State insieme? - chiesi, titubante.
- Usciamo soltanto. - chiarì Jo.
Ridacchiai.
- Pensa...se voi vi metteste insieme, saremmo due coppie in una band da quattro persone... -
Rise anche lui, sonnolento.
- Già. Però...non penso che succederà. Cioè, Hana è carina, ma...bè, non è il mio tipo. -
- Ah. - ripetei.
- E tu? - mi chiese, affabile. - Come va con Seth? -
- Bene. - risposi, tranquilla.
- Sei felice? - mi chiese.
Pose quella domanda con estrema serietà...voleva davvero che glielo assicurassi.
La trovai una cosa molto dolce, e sentii il bisogno di accontentarlo.
- Si. - risposi. - Sono felice. -
- Ti tratta bene? - ribattè, sempre molto seriamente.
- Certo. - dissi, ridendo.
Trovavo l'idea che Seth potesse farmi del male semplicemente assurda.
Non sapevo, ancora, che le persone ti feriscono, sempre.
Sopratutto quelle che ami di più.
Ma Jo lo sapeva, lo sapeva bene.
- Se ti fa soffrire, dimmelo subito ed io intervengo. -
Risi di nuovo, e lui rise con me.
- Però...dico sul serio. Qualunque problema...chiamami. - disse, facendosi di nuovo serio.
- Mi dispiace, non ho credito! - gli feci notare, scherzando.
Lui mi lanciò un calzino, ed io lanciai un urletto.
- Che schifo! -
Lui rise, girandosi, e tutto il letto sobbalzò.
Silenzio.
- Ti voglio bene, sai? - dissi.
- Anch'io. - rispose lui, e nella sua voce sentii il sorriso.
Ma, in verità, avrei voluto dirgli che l'amavo.
Perchè lo amavo, veramente.
Non posso fare a meno di chiedermi se sarebbe cambiato qualcosa, dicendogli:
- Jo, ti amo più di chiunque altro. -
Il fatto è che, probabilmente, non era vero.
Lo amavo, ma non più di chiunque altro.
Non più.
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Again
RomanceDue ragazzi In fuga dal passato Un destino Che li unirà di nuovo Bay ha un solo obiettivo per il suo primo anno di università: dimenticare. Ma, quando il ragazzo che ha amato piú di chiunque altra persona al mondo ritorna nella sua vita, portando co...