Il mattino dopo mi sveglio con un tremendo malditesta, e la gola talmente infiammata che riesco a malapena a parlare.
A occhio e croce la cosa che odio più al mondo.
Non potevo prendermi una comunissima influenza intestinale? Preferisco stare tutto il giorno in bagno che...non cantare?
Oh, giusto.
Dimenticavo che io non canto piú.
Almeno non apposta. Devo ammetterlo, a volte mi scappa, ma Jo capirebbe.
È sempre stato così, per me.
All'ora di pranzo, Maddie viene a cercarmi.
Entra senza bussare, e, appena mi vede a letto, con la faccia spaventosa che devo avere, emette una cosa tipo "Oh".
- B! Cos'hai? -
Storco la bocca per quel "B."
- Maldigola. -
- Riesci a parlare? -
Le faccio segno con la mano che riesco a parlare "più o meno", e lei mi chiede:
- Perchè non sei andata in infermeria? -
- Senso dell'orientamento. - rispondo a fatica.
- Ah. - dice lei, ricordandosene.
- Dai, ti accompagno. Sei vestita? -
Annuisco.
Mi aiuta ad alzarmi, ed io mi sistemo la sciarpa intorno al collo.
Mi trascina per i corridoi, dove mi guadagno diverse occhiate curiose e espressioni di compatimento.
Quando arriviamo, l'infermeria, una donna all'incirca sulla trentina, dice, sorridendo:
- Di nuovo tu? -
Poi mi osserva meglio.
- Oh, tesoro. Cos'hai? -
Alzo gli occhi al cielo.
Perchè oggi tutti devono usare qualche epiteto affettuoso?
- Ha maldigola. - risponde Maddie per me.
- E malditesta. - aggiungo.
- Stenditi sul lettino. -
Obbedisco, e Maddie si siede sulla sedia accanto.
- Questa scena mi è stranamente familiare. - dice.
Sorrido, pensando a quanto la odiavo in quel momento.
Molto stupido da parte mia.
- Tra poco dovrò ritornare a lezione. - riprende, interrompendo i miei pensieri.
- Ce la fai senza di me? -
Annuisco.
- Tranquilla. - dico.
- Tranquilla. - ripete la voce inconfondibile di Seth. - Sto io qui con lei. -
Sia io che Maddie impallidiamo.
Mi esce uno strano suono dalla gola, uno specie di urletto strozzato, e Seth mi osserva meglio, notando la sciarpa.
- Oh, mi dispiace, piccola. -
Sembra veramente dispiaciuto, ma non mi guarda negli occhi.
Oh, la strategia della strafottenza.
Dimentica quanto lo conosca bene.
- Non chiamarmi così. - sbotto.
- E comunque, sto già molto me... -
Non ho il tempo di finire la frase, che l'infermiera entra, dicendo:
- Non stai affatto bene, cara. -
Con la coda dell'occhio, vedo Seth sorridere.
L'infermiera lo nota.
- Seth. - dice. - Stai meglio? -
- Sì, Mary. - risponde lui, cortesemente.
Oh, che bravo ragazzo! Così carino ed educato!Mary si avvicina con qualcosa in mano da bere, e Maddie si alza. Le lancio un'occhiata allarmata e lei, per tutta risposta, mima "scusa" con le labbra, e se ne va.
...ma che cazzo...?!
Seth si siede immediatamente al suo posto, scivolando accanto a me.
Appena bevo quello che mi ha dato, l'infermiera ci lascia soli.
L'odore di Seth, così vicino, mi dà alla testa, facendomi sentire leggermente euforica.
- Ehi. - abbozza.
- Perchè sei qui? - chiedo, senza mezzi termini.
- A quanto pare il mio corpo reagisce male al senso di colpa. -
Faccio per rispondere, ma mi fermo.
Cosa vuoi che ti dica?- Ti devo delle scuse. - mormora.
Non mi guarda, ma vorrei che lo facesse.
- Per tutto. -
Per tutto?Pensa di cavarsela così?
- Pensi di cavartela così? - mormoro, con rabbia. - Stavo per uccidermi, cazzo. Stavo per uccidermi, e la colpa è tua. Tua! -
Deglutisce.
- Lo so, B. E mi dispiace. Non sai quanto. -
- Sai, ci ho riprovato. - gli dico. Questo lo scuote.
- Ti avevo detto... -
- Cosa importa quel mi avevi detto? Per me eri un cazzo di stronzo. L'avrei fatto anche solo per contraddirti. - lo interrompo.
- Nick lo diceva. - mormora. - Sei sempre stata una mina vagante. -
- Non. Chiamarlo. Nick. - sibilo.
Sono così arrabbiata che ho la vista offuscata.
- È così, Bay. Jo era scomparso da un bel po'. Il ragazzo...quello degli ultimi tempi...era Nick. -
- Lui era Jo! - piagnucolo. - È mio fratello Jo! -
Seth serra la mascella.
- Tuo fratello è morto, Bay. -
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Again
RomanceDue ragazzi In fuga dal passato Un destino Che li unirà di nuovo Bay ha un solo obiettivo per il suo primo anno di università: dimenticare. Ma, quando il ragazzo che ha amato piú di chiunque altra persona al mondo ritorna nella sua vita, portando co...