Capitolo 19

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Mi svegliai con un corpo che mi stringeva forte. Non ho chiuso occhio tutta la notte, facevo sempre lo stesso sogno, o meglio sempre lo stesso incubo. Lui e lei, insieme, nello stesso letto. Fede era rimasto con me per evitare che io scoppiassi a piangere nuovamente durante la notte. È un fratello d'oro, è come un migliore amico per me. È l'unico con cui parlo, eccetto Eleonora.
Oddio Eleonora è un po' che non la sento.

<Gini Mimmo è arrivato! Dai che oggi hai la prima lezione!> disse Fede prendendo la mia sacca da maneggio.
Scendemmo le scale velocemente e salimmo in macchina.
M:<E Benjamin?!>
F:<Emm... non ci pensiamo>
Ringrazio Fede di non essere entrato nei dettagli.

Arrivati in maneggio trovai Filippo che preparava Chopin. Andai subito da lui, lo abbracciai forte e gli sussurrai un grazie.
Presi Lady e iniziai a prepararla per fare la prima lezione della giornata. Successivamente avrei dovuto montare anche Rose nella ripresa successiva.

Seguí Filippo che mi condusse in un campo 3 volte più grande di quello dove ci siamo allenati da quando siamo arrivati.
Al centro c'era Paolo Zuvadelli, il nostro istruttore.
Eravamo 10 persone in campo, ogni cavallo era perfetto. Non avevano un capello fuori posto.
Iniziammo a trottare a redini lunghe per far scaldare bene i muscoli ai nostri cavalli. Lady era attenta a quello che chiedevo e rispondeva perfettamente.

La prima lezione era andata, è stata pesate. Abbiamo fatto un ora piena di lavoro in piano sulle barriere! Lady è stata eccezionale. Sono veramente contenta.
Uscendo dal campo vidi Federico che stava passeggiando Rose per la ripresa successiva.
Salutai giù da Lady e salí su Rose.
In questa ripresa eravamo solo 4, io, il padre di Filippo, Andrea e Carola.

Finimmo la lezione alle 11.30. Abbiamo fatto lo stesso lavoro della lezione precedente solo che abbiamo lavorato più in fretta dato che eravamo solo in 4.

La prossima lezione l'avevo con Duke alle 12.30, poi avrei avuto montare Santos alle 2.30pm.

Alle 4 ero finalmente giù da cavallo e potevo finalmente tornare a casa, è stato veramente stancante.
<Che si fa?> domandò Fede. <Io proporrei di andare al mare tutti insieme> dissi.
Fil:<Per me va bene, che ne dici se invitiamo anche Andrea e Carola?>
F:<Per me non c'è nessun problema.>
G:< Va benissimo alle 4.30 ci vediamo al mare allora.>

<Ben siamo a casa> urlò mio fratello entrando in casa.
Dalla porta della camera dei ragazzi provenivano delle voci. Fede aprí la porta e vedemmo La bionda ossigenata a cavalcioni su Benjamin senza maglietta e lei senza pantaloni.
Lei saltò subito giù da Benjamin che si alzò dal letto. <Oh zio ma che cazzo stai facendo?! Non si usa bussare?!> disse lui urlando.
IO indietreggiai e fuggí in bagno. Sentivo solo le urla di mio fratello contro il suo amico. Scoppiai a piangere nuovamente.
<Vai subito fuori da casa mia brutta puttana!> urlò Federico alla bionda ossigenata. <Federico ti dai una calmata?! L'ho portata io qua che cazzo te la prendi con lei?!> urlò Benjamin a sua volta.
F:<Benjamin ti rendi conto che cazzo stai facendo?! Se dovete scopare fatelo da un'altra parte non a casa Mia!>
B:<Senti zio, mi dispiace okay. Ho sbagliato, non pensavo sareste tornati subito. Non sapevo saresti tornato con lei.
F:<Benjamin sei un coglione. Sei un fottuto coglione.
Però sei mio amico, so che non volevi farlo. Ma l'hai fatto è questo il problema! Così la distruggi Benjamin.> disse lui abbassando la voce.
B:<Ehi tranquillo, risolverò tutto promesso.>

Ascoltai l'intera conversazione con le lacrime che si precipitavano giù ogni volta che chiudevo gli occhi. In mente avevo solo l'immagine di quella Troia su di lui...

Un bellissimo stronzoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora