Pov's Benjamin
Mi faceva male la testa. Non capivo nulla. Vedevo tutto buio, ero seduto in terra e qualcosa mi impediva di muovermi. La porta si aprì di colpo illuminando la stanza vuota. Una sagoma alta e slanciata era ferma davanti alla porta. Si avvinò a me ma ancora non capivo chi fosse. Mi prese per un braccio e mi sollevò da terra. <Sei contento di vedermi ancora?> disse lei.
Mi si illuminò la lampadina nel cervello. Cosa ci faceva lei qua? Era l'ultima persona che avrei voluto incontrare. Mi tirò verso l'uscita dicendo <Andiamo, devi vedere una persona.>
La corda mi impediva di muovere le mani per divincolarmi da lei e mi avevano legato anche le gambe lasciandole un po' larghe quanto basta per camminare a passi molto piccoli.
Attraversammo un lungo corridoio buio dove alla fine c'era una porta dalla quale usciva la luce. Iniziavo a temere per Ginevra. Quando vidi ciò che c'era nella sala illuminata rimasi paralizzato. Vidi Ginevra legata ad una poltrona molto spaventata. Filippo accanto a lei. Max che passeggiava nella sala e si fermò al mio arrivo. <Ben..> Disse Ginevra ma Max gli scaraventò la sua mano nulla faccia. Da lì non ci vedetti più dalla rabbia e mi divincolai dalla presa salda di Serena. Provai ad andare verso di lui ma Max puntò una pistola alla tempia di Ginevra <Fai un altro passo ragazzo e la sparo.> disse con aria di sfida. Mi si gelò il sangue e mi fermai immediatamente.
<Cosa vuoi da lei?!> Urlai. Lui mi guardò e venne verso di me. <Sai... non avrei mai pensato che tu, amico mio, potessi ostacolare il mio piano che va avanti da un anno ormai. Ossia di vendicarmi del dolore che questa ragazza mi ha provocato il giorno che mi ha lasciato.> disse passeggiandomi intorno. <Non sapevo ti interessasse lei. Da Quando provi interesse nei suoi confronti. Ma non mi dire che tra me e lei è finita perché lei provava qualcosa per te?> continuò.
Ginevra osservava la scena con gli occhi lucidi. <Io non provo nulla per lei. Siamo solo amici. È come una sorella per me.> dissi io serio.
Max andò verso di lei dicendo <Allora non ti darà fastidio quello che sto per fare.>
Si mise sopra di lei e iniziò a baciarle il collo e il petto. Vedere le sue mani scorrere su tutto il suo corpo mi stavano facendo impazzire. Dovevo rimanere calmo, avevo già in mente un piano.
Quando vide la mia faccia impassibile alle sue azioni si sollevò da lei e venne nuovamente verso di me.
<Allora è vero che non provi nulla per lei. Magari è solo lei che prova qualcosa per te. Adesso tu e lei andate a fare un sonnellino rilassante insieme..> Disse e poi mi sentì pizzicare il braccio, qualche istante dopo caddi in un sonno profondo.
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Un bellissimo stronzo
FanfictionLa vacanza di Ginevra verrà resa impossibile da un ragazzo, stronzo, per cui ha una cotta da 2 anni.