Un bellissimo stronzo

Capitolo 37

Durante il viaggio di ritorno nessuno parlava.
Abbiamo passato la notte nell'ospedale con Benjamin.

*Inizio flashback*

Federico si era addormentato nella poltrona vicino al lettino.
Io rimasi sveglia, seduta sulla scomoda sedia di plastica dalla parte destra del letto.
Benjamin non sembrava più lo stesso.
Dopo che ci siamo detti quelle parole non ha più parlato. Ha lo sguardo cupo ed assente.

Iniziavo a sentire sonno ma avrei dovuto far compagnia a Benjamin, ogni volta che chiudevo gli occhi mi appariva l'immagine di Duke coricato nel box, Federico che piangeva, la siringa.. e ovviamente scoppiavo in lacrime.
Sto pomeriggio ho dormito benissimo. Non so perché, eppure stare con la testa su un lettino e il culo su una sedia non è il massimo. Forse è la presenza di Benjamin che mi fa stare tranquilla.
Tutto questo mi fece ricordare Filippo. Era da un po' che non lo sentivo. Era sparito non so dove.
Presi il telefono e composi un messaggio...

*Fine Flashback*

<Ginevra cosa vuoi per pranzo?> disse Federico con lo sguardo fisso sulla strada.
La sua voce mi risvegliò dai pensieri.
<Come volete, io non ho molta fame.> dissi continuando a guardare fuori.
F:<Ginevra qualcosa la devi mangiare, stai mangiando poco ultimamente..>
G:<Tranquillo Fede..>

Si fermò al centro commerciale vicino a casa nostra, mi venne in me la sera in cui sono uscita con Filippo e Benjamin è venuto a prendermi.
Una parte di me era felice perché sapevo che lui era geloso di Filippo, l'altra parte era furiosa perché lui poteva spassarsela con Sabrina ma io non posso uscire con un mio amico.

Rimanemmo in macchina solo io e Benjamin.
C'era un silenzio imbarazzante.
Io cercavo una stazione alla radio che trasmettesse un po' di musica per poter spezzare un po' questa situazione.
Non trovai nulla di interessante allora spendi la radio.
<Perché hai spento la radio?> disse lui acido.
<Non c'era nulla di interessante e l'ho spenta.> risposi pacata, cercando di controllare il mio istinto omicida che cresceva verso di lui.
<Io stavo ascoltando.> continuò.
Non risposi e accesi nuovamente la radio.

<Ho preso dei panini e delle bottiglie di birra va bene?> chiese fede entrando in macchina passandomi la busta.
Nessuno rispose. Io visto che non dovevo mangiare nulla sono stata zitta dato che la domanda non mi riguardava.
<Certo che mi potresti anche rispondere eh..
Dovrei essere io quello incazzato con te non il contrario.> disse freddo Federico.
Nessuna risposta da parte di Benjamin.
Mio fratello accese la macchina e partí.

Arrivammo a casa. Un brivido mi percorse la schiena pensando che Benjamin qua dentro aveva gia scopato con due ragazze.

La casa era come l'avevamo lasciata.
C'era silenzio. La cosa inquietava parecchio.
Sentivo qualcuno piangere però non capivo chi fosse.

Federico e Benjamin sono andati in cucina.
Mi avvicinai alla porta di Eleonora per ascoltare meglio. I singhiozzi venivano da lì.
Non ci pensai due volte e bussai.
<Chiunque tu sia io non merito nè la tua visita nè la tua amicizia!!> urlò con la voce spezzata.
Abbassai L maniglia ed entrai.
<Gin... che ci fai qua?> disse lei sorpresa.
<Sono venuta a scusarmi.> dissi
E:<Ginevra ma di cosa ti devi scusare sono andata a letto con Benjamin, ho tradito Federico e ho fatto del male a te. Adesso tu vieni qua a scusarti con me?>
G:<Mi scuso con te perché non sarebbe successo tutto questo se io fossi stata meno cogliona e ti avessi fatto entrare in camera quando me l'hai chiesto.
Stavo così male e non avevo voglia di parlare con nessuno. >
E:<No no no, non hai nessuna colpa. Io sono stata stupida a non capire che tu avessi bisogno solo di un po' di tempo da sola senza nessuno in mezzo. E io ho reagito così pensando di fartela pagare in qualche modo ma adesso l'ho pagata io.> disse per poi scoppiare a piangere.
G:<Senti, io ti perdono perché so come sei fatta, non so se adesso Federico possa ritornare con te perché è davvero furioso per questa cosa. Comunque vada io sarò sempre con te..> dissi per poi abbracciarla forte...
<Grazie> sussurrò lei alla fine...