Capitolo 25

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<Si scusa ma per passare il tempo sono scesa in spiaggia a prendere un gelato e ho fatto tardi..> dissi ridacchiando.
<Tranquilla, che facciamo adesso?> chiese lui
<Film?> proposi io. Senza fare storie scosse la testa in segno di approvazione.

Sto film era noiosissimo. Vedevo Filippo che seguiva ogni pezzo molto interessato quindi decisi di continuare a guardarlo.
Appoggiai la testa sulla sua spalla, decisi di chiudere gli occhi, solo per far riposare le palpebre.

Pov's Filippo (Finalmente😏)

Questo film non era interessante, lo stavo seguendo solo perché pensavo piacesse a Ginevra.

Si era addormentata sulla mia spalla.
Era bellissima quando dormiva.
Avevo voglia di baciarla ma so che avrei fatto più casini di quanto già ne abbia.
Mi dispiace che continui a stare appresso a Benjamin. Lui non la merita. È troppo per uno come lui. Mi stava già sulle palle quel ragazzo.

All'improvviso bussarono alla porta. Ginevra continuava a dormire e io non sapevo che fare. Cercai di spostarla per andare ad aprire ma in quel momento le squillò il telefono. Tutta assonnata rispose e ad un certo punto sgranò gli occhi. Disse solamente <Si,Si, Adesso ti apro..> si alzò dal divano e andò verso la porta.
<Era ora, sono 10 minuti qua fuori.> disse una voce maschile prima di entrare nella casa. È lui pensai.
<È lui che cazzo ci fa qua?!> chiese alzando la voce il tipo tatuato.
<Benjamin, abbassa la voce per favore.> disse Ginevra abbassando la testa.
<Ginevra non dirmi di abbassare la voce. Cosa cazzo ci fa lui qua!?> urlò lui.
G:<È qua perché ero sola a casa e volevo della compagnia! Tutto perché tu, mio fratello e quella che dovrebbe essere la mia migliore amica avete altro da fare anzi che stare con me, sono da quando è arrivata Eleonora che passo il pomeriggio a casa da sola! Dato che lui è il mio unico amico ho chiamato lui. Contento?!> urlò diperata.
B:<Non scaricare la colpa a me perché io sono quello che ha meno colpa! La colpa è di tuo fratello. Lui dovrebbe stare con te, non io!>
G:<Non sto scaricando la colpa a nessuno Benjamin lo vuoi capire?! Sei tu che hai iniziato ad urlare come sei arrivato a casa!>
B:<Secondo te come dovevo prenderla vedendo uno sconosciuto in casa?>
G:<Lui non è uno sconosciuto e se non ti sarebbe interessato di me avresti fatto finta di nulla! Ho ragione Benjamin?!>

Assistevo alla scena ma non sapevo come rispondere. A quel punto la porta si aprì e la figura di Federico entrò dentro alla casa dicendo <Ragazzi smettetela, vi si sente da fuori! Quale è il problema?!>
B:<Il problema è questa sottospecie di ragazzo qua presente!> disse indicandomi.
F:<Oh, modera i termini se sei incazzato puoi evitare di prendertela con tutti.>
B:<Io ti distr...> disse prima di essere bloccato dall'amico. <Se ti vedo in giro ti spacco la faccia hai capito?!> continuò lui.
G:<Benjamin hai idea del casino e della scenata che stai facendo?!>
B:<Ginevra zitta che la causa di tutto questo sei tu! Non provare a difenderlo!>
F:<Benjamin datti una calmata! Vieni fuori con me.>

Ginevra aveva gli occhi lucidi. L'amica andò a consolarla ma lei si allontanò e si chiuse in camera. Rimasi qua, da solo. La ragazza era uscita dalla porta d'ingresso per andare dai due ragazzi. Mi avvicinai alla porta della camera di Ginevra e lei mi fece entrare.

Pov's Fede

<Benjamin datti una calmata, altrimenti qua non risolviamo nulla.> dissi io con tono calmo.
B:<Le cose si risolverebbero se quel cazzo di bastoncino si levasse da mezzo ai coglioni.>
F:<Benjamin che problema hai? Prima stai con lei, poi la abbandoni per andare con Sabrina (La finta bionda), poi le fai sta scenata... che cosa hai in mente Ben?!>
B:<Forse dovrei ricordarti quello che stai facendo tu con lei! Da quando è arrivata Eleonora non le parli quasi mai Fede!>
F:<Questo non è vero!>
B:<Fede andavate in maneggio tutte le mattine INSIEME. La sera andavate al mare INSIEME. Cenavate INSIEME. Facevate tutto quanto INSIEME... adesso? Adesso stai con Eleonora che probabilmente per te è più importante di Ginevra.>
Rimasi zitto, aveva ragione. Non me n'ero mai accorto. Poverina immagino come si senta.
B:<Eleonora la colpa è anche tua! Sei la sua migliore amica, ma alla prima occasione di andare con un ragazzo l'hai mollata! Adesso è sola, starà piangendo -ormai sa come è fatta- e tu sei qua ad ascoltare questa conversazione nella quale non c'entri nulla.>
Eleonora abbassò lo sguardo, consapevole che quello che aveva detto il mio amico era vero.
F:<Ben ascolta hai ragione, abbiamo commesso tutti degli sbagli. Dobbiamo rimediare.>
A quel punto si aprì la porta e...

Un bellissimo stronzoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora