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VIOLET'S POV

Vengo svegliata dal suono di una voce melodiosa.

So a chi appartiene ma so già di essere in un sogno, un bellissimo sogno dal quale non voglio più svegliarmi.

I farmaci mi fottono il cervello.
Dovrei smettere di prenderli.

Devi smettere. Non hai scelte!

Sento però qualcuno che mi stringe la mano, a quel contatto sento di doverla stringere più forte.

Lucas è qui accanto a me.

Apro gli occhi, sto letteralmente stritolando la mano di Cameron.

«tu cosa ci fai qui?» mi guardo attorno, questa non è la mia stanza.

«shh, stai tranquilla. Hai bisogno di riposo, non devi parlare. Ti ho portato nella mia stanza subito dopo che sei svenuta Siamo in camera mia e tranquilla so cosa stai pensando ma non ti ho fatto nulla per cui tu potresti arrabbiarti» dice sorridendomi.

Ha previsto il mio pensiero, bene. «non aveva pensato a...» mi guarda e so benissimo che non ci sta credendo, «si okay lo ammetto, forse avevo pensato qualcosa ma non hai fatto nulla. Comunque come sono finita qui?»

«sei svenuta e ho chiesto alle tue guide se potevo portarti in camera. Loro non potevano dire di 'no' al sottoscritto e ti hanno lasciato sotto la mia protezione» mi pare logico. Come avevo atto a non pensarci. Guide incoscienti.

«grazie per quello che hai fatto ma non devi preoccuparti. Non mi conosci, non sono nessuno per te, quindi grazie ma me ne torno in camera mia» provo ad alzarmi ma non mi sento le gambe e cado fra le sue braccia.

Pappa molle devi mangiare.

«a me non crea problemi. Non mi sarei mai offerto di aiutarti se non mi fossi stata simpatica» dice accarezzandomi la testa.

So benissimo che è una celebrità, mi starà prendendo in giro. Vediamo dove vuole arrivare il signorino Dallas, sono molto curiosa.

«e inoltre a quest'ora mi avresti urlato contro. Quindi tu stai male» dice guardandomi.

«che ci vuoi fare, ho problemi di bipolarismo. Ho bisogno bisogno d'affetto» dico scherzandoci, anche se in realtà ho bisogno di molto affetto.

Non sono fredda. Forse ai suoi occhi lo sono e molto ma non è come pensa.
Se non mi ispirano le persone non ho voglia di scherzaci o di fare amicizia, per questo mi rinchiudo nel mio mondo.

Vedo che si avvicina e tenta di abbracciarmi.
Io mi scanso.

«lasciati andare. Devi stare tranquilla non ti succederà niente con me» quando lo dice mi convince così tanto che gli salto addosso e lo abbraccio. A quel tocco mi sento più libera, più leggera.

Lo stringo forte a me, come avevo fatto il giorno prima. È un abbraccio diverso, più intimo.

Inizia a scendere qualche lacrima. Hanno scelto di scendere nel momento meno adatto.

«sicura di stare bene?» mi dice alzandomi il mento.

«sto bene» dico abbassando lo sguardo.
Tutti che mi pongono la stessa domanda ma tutti ricevono sempre la stessa risposta.

CAMERON'S POV

Lei non sta bene.

Lo leggo chiaro nei suoi occhi.

Ha lo sguardo perso.

Sembra come se stesse per impazzire o iniziasse improvvisamente a gridare da un momento all'altro.
Invece sta in silenzio come se tutto andasse bene.

Non so il motivo ben preciso per cui mi sono offerto di farle compagnia ma con lei mi sento a mio agio.

È diversa dalle altre ragazze.

Sono una celebrità e non tendo a fare molta amicizia.
Questo accade perché non so se le persone che mi circondano stanno con me perché sono io, o perché sono "Cameron Dallas".

Non capisco perché proprio lei.

La fisso e lei evita il mio sguardo, come se avesse paura di quello che potrebbe succedere.

«non mangio mica» le dico ridendo. Non mi risponde, sarà assorta nei sui pensieri.

Si stacca dall'abbraccio e si distende nuovamente nel letto. È così tranquilla e beata.
Adoro i suoi capelli, mi rilasso a toccarli.

Inizio ad attorcigliarli nelle mie dita e lei mi guarda con sguardo interrogativo ma non ci faccio molto caso.

«Cam?»

«Violet?»

«che ore sono?»

«quasi l'ora di pranzo. Perché devi prendere la pillola?» chiede scherzando. Potrebbe fare l'investigatore, sarebbe perfetto.

«allora tu vai a mangiare ed io me ne ritorno nella mia camera» mi alzo lentamente dal letto, voglio evitare di cadere nuovamente.

«Okay per l'ora di pranzo ti lascio libera ma più tardi ti vengo a prendere»

«non posso, devo andare allo zoo con il mio gruppo»

«andiamo insieme» sentenzio dal nulla.

«mi continui a seguire?» chiede ridendo.

«io seguire te? Figurati, anzi la tua amichetta biondina me la potresti presentare»

«fanculo tu e la biondina. Hai la bocca, puoi andare benissimo a parlarle. Non mi aspettare perché non verrò con te. Chiedi alla "biondina"se ti vuole fare compagnia» dice acidamente e sbatte la porta prima di uscire dalla stanza.

Okay potevo evitare di farla innervosire.
Si innervosisce facilmente.

Ma chi se ne frega. Posso avere tutte le ragazze di questo mondo.

Farò conoscenza con la biondina.

Non me ne faccio niente di una così testarda e bipolare.

Spazio autrice☯️
Hola... ecco qui il nostro bel Cameron Dallas.

Gold liesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora