VIOLET'S POV
Lucas è come un fratello per me. Ha 17 anni, è maturo, intelligente, simpatico, estroverso.
Il ragazzo che ogni principessa sogna d'avere: capelli biondi, occhi blu oceano, viso perfettamente liscio, labbra carnose e rosee e per concludere in bellezza un fisico da vero modello.
Sua mamma ha fatto proprio un lavoro.È il cosiddetto ragazzo che ogni genitore vorrebbe per la propria figlia. Lucas ed io ci conosciamo da quando avevamo cinque anni.
I suoi genitori e i miei sono stati fin da subito buoni amici e questo mi portò a stringere amicizia con Lucky.
Lucky è diverso dagli altri ragazzi, lui mi comprende, sa cosa fare o dire per farmi sorridere.«Sveglia dormigliona» urla come se fossimo al mercato.
«hai sbagliato luogo, qui non c'è il mercato»
«è tardi Hazel» la sua voce riesce a mettermi in pace col mondo.
«buongiorno Augustus» "Colpa delle stelle" è riuscito a spiegare quello che potrebbe accadere a qualunque essere umano, forse compresa me.
«Sei bellissima anche così spettina e col pigiama, ti rendi conto?»
«dovrei prenotarti una visita dall'oculista. Ma non preoccuparti, si sistemerà tutto non devi aver paura» sempre la stessa storia.
«La colazione è pronta! Lucas ho preparato qualcosa anche per te» mia mamma con la delicatezza di un elefante spalanca la porta senza neanche bussare.
«la camera è mia. Dovresti bussare prima di entrare come una "pazza psicopatica"» la vendetta va servita lentamente.
Lucas non risponde. Rimane in silenzio.
«non ho fame. Stiamo uscendo» mia mamma esce finalmente dalla stanza e sto per entrare in bagno ma vengo bloccata da Lucky.
«vai a mangiare e sai perché devi farlo» mi intima quasi con tono minaccioso.
«io sto bene. Non ho bisogno di mangiare niente» provo a superare il suo corpo, ma con solo un braccio riesce a bloccare il mio tentativo di fuga.
«Violet non voglio farti ogni giorno sempre lo stesso discorso»
«basta. Sto andando a mangiare, non voglio sentirti fiatare» so che cerca di aiutarmi ma posso riuscirci anche da sola.
LUCAS' POV
Violet e il cibo sono due rette parallele, non si incontreranno mai. È da anni che provo in ogni modo di convincerla ma nulla da fare, ogni mio tentativo finisce nel wc (nel vero senso della parola).
La guardo mentre sorseggia il suo bel latte caldo. So benissimo che fra qualche minuto vorrà andare in bagno per "vestirsi". Oramai so i suoi trucchetti e non voglio farle capire nulla.
«ho finito, vado a vestirmi» io non me la bevo più. I suoi genitori nemmeno la controllano.
Prima che possa chiudersi in bagno a completare il suo finto teatrino, riesco a bloccarle la porta col piede.
«devo vestirmi» dice stizzita.
«non mi inganni. So che non ti vestirai»
«vuoi farmi da guardia? Cosa dovrei fare in bagno?» fingere è la cosa che le riesce meglio. Lei fa finta di stare bene, che ogni cosa andrà per il verso giusto quando invece sa che presto arriverà la sua ora.
«entra in bagno allora» ma non siamo più dei bambini. Non la vedo in intimo da secoli. Devo mettere un freno agli ormoni, potrebbero schizzare a destra e a sinistra. Devo solo trattenermi, non sono mica in piena crisi ormonale.
Ho rovinato i suoi piani. Riesco a leggerlo nei suoi occhi. Almeno le farò digerire quello che fino a un momento prima sarebbe potuto schizzare nel wc.
«non ti dovevi cambiare?» perché l'essere malizioso che c'è in me riesce a sorpassare l'essere educato e maturo?
«gli ormoni tienili a bada, ragazzo ormonale» adesso si prende gioco di me e dei miei poveri ormoni. Vorrei vedere lei se al mio posto non andrebbe nel panico.
Sbuffa. Mi guarda cercando di convincermi ad andare fuori ma non ho la minima intenzione di lasciarla sola.
Inizia a togliere la mini maglietta che usa per il pigiama. Inizio a sudare, sembra che nella stanza ci siano 40 gradi.
Ha un fisico mozzafiato e lei si lamenta, io le donne non le capisco.
Noto che ha il reggiseno nero di pizzo che le ho regalato l'anno scorso per il suo quattordicesimo compleanno.«che c'è?» forse ha visto che la fissavo troppo intensamente. Non riesco a staccarle gli occhi di dosso. «C-cosa?» mi dice, ero talmente assorto nel vederla spogliare che non mi sono reso conto di essermi imbambolato.
«il reggiseno» dico velocemente. Sono incantato dalla sua bellezza.
«devi continuare a guardarmi? Credo che adesso puoi benissimo andare fuori ad aspettarmi» mi vuole liquidare, questi trucchetti li conosco fin troppo bene.
Sbruffa nuovamente ma poco dopo sfila i pantaloni del pigiama e sento che le mie mutande si sono fatte più strette.
Perché a me? Cos'ho fatto?
Spero che non si sia accorta di nulla... spero.Ha un bel sedere. Il nuoto è certamente uno sport completo. Vorrei avvicinarmi ancora di più a lei. Prima che qualche ragazzo possa rubarmela devo fare una cosa. Siamo ormai abbastanza vicini da poterlo fare.
«Perché questo abbraccio improvviso?»
«sono i più belli» le batto un cinque sulla natica destra e inizia a riempirmi di pugni.
«ma che cavolo ti salta in mente? Sei un maniaco del cavolo» mi sembra strano che non mi abbia già rotto un paio di costole.
«ma da piccolo lo facevo sempre!» inizio a protestare. Non ho un alibi ma prendo tempo.
«e adesso hai diciassette anni non cinque» sbuffa, «questi giovani d'oggi non li riesco proprio a capire».
«scusa ma tu di quale categoria faresti parte?» chiedo titubante. Adesso mi ammazza.
«della categoria che presto spiccherà il volo in un altro mondo...» lo dice con tale naturalezza che lo fa sembrare persino un gioco.
Lei non fa parte di questa gioventù bruciata.
Lei non merita tutto ciò. Lei non ha fatto nulla di male per meritarselo. Perché non io? Forse così potrei cercare di rimediare alle bugie che sono costretto a dirle.Spazio autrice ☯️
Vi piace Lucas?😏
È proprio un bel ragazzo ma cosa nasconderà alla povera Violet?

STAI LEGGENDO
Gold lies
FanfictionQuesta non è una semplice storia come le altre. Non ci sono né bad boy né la solita ragazzina bruttina che guarda caso in realtà è la più bella del mondo. Questa storia è particolare e allo stesso tempo intrigante. Violet una quindicenne fragile, i...