Consiglio di ascoltare "Carry you home" di Zara Larsson. 🎶
☯️☯️☯️☯️☯️☯️☯️☯️VIOLET'S POV
Sto per imbarcarmi. Sudo e mi tremano le mani. Le stesse identiche sensazioni che ho provato quando sono atterrata a Venezia.
Ma adesso le mani tremano per un altro motivo:Cameron.
L'ho lasciato lì, addormento. Non volevo che soffrisse, o meglio dire, non volevo che soffrissi. Sarebbe stato letale dargli l'addio. Avrebbe visto la mia sofferenza e non voglio mostrami debole dinanzi i suoi occhi.Manca una persona, sono in fila per gli ultimi controlli.
«Violet non farlo» sento gridare da una voce familiare. Non può avermi già raggiunta. Istintivamente mi giro e lo vedo lì, intento a sorpassare le persone per raggiungermi.
È arrivato il mio turno. Immediatamente dò i documenti alla hostess ma non serve a niente, Cameron mi ha già raggiunta.
«Perché sei scappata in quel modo? Cos'ho sbagliato?» pensa che il problema sia lui.
Forse non ha letto il bigliettino.«Cameron devo farlo. Non è colpa tua ma mia. Mi dispiace se in questi giorni hai dovuto sopportarmi. D'altronde cosa potevi aspettarti da una pazza psicopatica»
«Violet cosa stai blaterando? Tu non sei una pazza psicopatica. Grazie a te ho ripreso a vivere. Il mio cuore sta cercando di rimarginare le ferite che gli sono state inflitte. Però non lasciarmi. Ho bisogno di te come tu hai bisogno di me»
Vorrei tanto andare lì, lo vorrei abbracciare così forte e non lasciarlo mai più andare. Non ho parole. Non faccio altro che peggiorare la situazione ma io volevo soltanto migliorarla.
«Violet io ti amo» le sue parole riescono a sciogliere il mio cuore di ghiaccio. Il mio cuore mi dice di rivelare i miei sentimenti ma il mio cervello dice che devo fare la scelta migliore per me stessa. Scappare è la scelta migliore per entrambi.
Il cervello continua a prevalere sul mio cuore.Prima però di lasciarlo lì senza una risposta concreta tento di fare la superiore.
«Cameron ricorda: l'amore è uno stupido sentimento. Ci rende deboli e ci offusca la mente» ed è con queste parole che lo lascio basito in mezzo alla folla.«questo è per te» tiene una busta in mano, una hostess me la consegna. Non la apro, almeno non ora. «ti troverò. Stanne certa» la sua voce spezzata riesce a riecheggiare nelle mie dannate orecchie. Non devo piangere, io sono forte.
Sto bene. Continuo a ripetermi. Sto bene.☯️☯️☯️☯️☯️☯️☯️☯️
Il mio parco è proprio come l'ho lasciato. Giostre che oramai non vengono usate da anni. Il cigolio dell'altalena risuona imperterrita nelle mie orecchie. Si sentono anche loro sole.
I miei non sono venuti nemmeno a prendermi in aeroporto. Tra tutti gli impegni di lavoro e qualsiasi altra cosa hanno di meglio da fare.
Ho dovuto prendere un taxi e il primo posto che mi è venuto in mente è stato il parco abbandonato. L'autista mi ha preso per "pazza", credo proprio che abbia ragione.
Chi mai vorrebbe andare a rilassarsi in un posto abbandonato se non io.Chiudo gli occhi. Provo a non pensare.
"L'amore è una debolezza".
Pensavo che non mi sarei mai potuta innamorare e invece poi è arrivato lui. Lui con la felpa nonostante i quaranta gradi, lui con la sua risata che ha saputo riscaldare il mio cuore di ghiaccio. Lui che cercava di farsi perdonare in qualsiasi modo ed io in cambio non ho fatto altro che peggiorare la situazione.Mi scoppia la testa. Ho bisogno delle pillole.
Apro la valigia e in un batti baleno mi fiondo sulle mie preziose pillole. Il barattolo è vuoto.
Completamente vuoto. Rabbia. Sto provando un enorme rabbia e scaravento la valigia lontano da me. Urlo, ma nessuno mi sente.Questo posto è stato abbandonato tanti anni fa, come me d'altronde. Potremmo farci compagnia a vicenda, si prospetta una vita da urlo. Nessuno sa di questo posto eccetto Lucas.
Avrebbe voluto essere qui con me ma sua nonna sta molto male e non mi è sembrato il caso di farlo scomodare.
Ha voluto sapere se stessi bene e come potete immaginare ho detto che sto benissimo.
Ha abboccato. Non volevo che andasse a finire così.Devo ritornare a casa. Ho bisogno di quelle maledette pillole. Meglio camminare, potrebbe farmi bene. Cammino, ho una destinazione ma non voglio raggiungerla. Vorrei ritornare lì a Venezia dove ho lasciato una persona importante, ma ormai è troppo tardi.
Non lo rivedrò mai più e forse è un bene.Le cuffie mi tengono compagnia. La musica mi porta in un altro mondo. Stranamente non canto, mi limito ad ascoltare le parole della canzone.
"Sometimes you need someone to carry you home"
Apro il pacchetto. Con mio grande stupore trovo un unicorno di vetro. Cameron non poteva farmi un regalo migliore di questo.
SKREE
Un colpo assordante mi travolge. Non so cosa mi stia succedendo. So soltanto che mi brucia la testa e istintivamente chiudo gli occhi.
Spazio autrice ☯️
Vi sta piacendo? Spero proprio di sì.
Credo che fin qui non ci siano stati dubbi sulla comprensione della storia... se doveste averne non esitate a chiedere.
Aspetto vostre notizie, buona giornata.☯️
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Gold lies
FanfictionQuesta non è una semplice storia come le altre. Non ci sono né bad boy né la solita ragazzina bruttina che guarda caso in realtà è la più bella del mondo. Questa storia è particolare e allo stesso tempo intrigante. Violet una quindicenne fragile, i...