VIOLET'S POV
Per l'intero ballo non ho fatto altro che pestare i piedi di Cameron, non sono un'ottima ballerina. Non sono buona a fare niente ma questa è un'altra storia.
È così bello far finta di essere un'altra persona, di essere qualcuno con una reputazione migliore ma se ci penso bene rimarrò sempre la stessa ragazza.
Cameron ha provato a offrirmi qualche drink ma per sua sfortuna sono astemia. Ha bevuto solamente un bicchierino e non ci siamo più avvicinati a quel bancone pieno di ubriaconi.
Sono contenta che non si sia messo a bere, mi ha esplicitamente detto che preferiva chiacchierare con me.Sono felice che l'abbia detto, non riesco a nasconderlo. Sorrido dal nostro primo incontro, penserà che sia una stupida ma non mi importa. L'unica cosa che mi mette in agitazione è il posto in cui mi ha portato.
Non sapevo nemmeno dell'esistenza di questo meraviglioso parco.Sono uscita poco dalla struttura ma non riuscivo ad immaginare di trovare un parco così simile a quello della mia città.
L'atmosfera è perfetta, siamo al buio, il silenzio regna fra di noi e la cosa più importante è che Cameron non può vedere il mio volto, noterebbe troppo la mia felicità.«ti piace qui?» spezza il silenzio che si era creato e adesso la mia ansia inizia ad aumentare.
«molto. Mi ricorda il mio parco» più lo guardo e più riesco a sentirmi a casa anche se non vorrei più tornarci. Tornerei nella mia città solo per rivedere Lucas il resto non mi importa.
«quale parco?»
«beh c'è un unico parco a Rosewood.
È abbandonato infatti non viene frequentato da nessuno tranne che da me e dal mio migliore amico. Quel parco è l'unico posto in cui posso stare in pace col mondo e con me stessa, riesce a rilassarmi.
Si sente solo il suono delle giostre quando c'è un po' di vento ma la maggior parte del tempo il silenzio domina in quel parco» mi sto esponendo. Mi sento a mio agio con lui ma allo stesso tempo in imbarazzo. Mi guarda a bocca aperta, lo sto annoiando devo piantarla, «scusa non volevo dilungarmi»«non fermarti. Sei riuscita a descrive così bene questo parco che mi sembra persino di essere lì. Ti prego continua, non fermarti» si alza dall'altalena e continua a guardarmi negli occhi senza mai staccare lo sguardo dal mio viso.
Adesso mi sento molto a disagio.«non vorrei annoiarti»
«non mi annoi» si abbassa fino ad arrivare all'altezza del mio viso. Alza un po' la maschera e mi bacia la guancia. Le sue labbra sono umide e morbide.
Le ricopre nuovamente con la maschera. È la prima volta che vorrei baciare un ragazzo. Non l'ho mai fatto e vorrei che accadesse con una persona speciale e Cameron in un certo senso lo è. Ma non posso baciarlo non ne ho il coraggio, mi prenderebbe per una sfrontata.CAMERON'S POV
Non so per quale motivo mi è venuto in mente di offrirle un drink, sapevo già che era astemia.
L'ho fatto semplicemente per prendere tempo, avevo bisogno di stare un po' solo con lei e credo di sapere dove potrei condurla.È così angelica, il suo movimento, la sua voce mi fanno venire voglia di sbatterla in quel divano in fondo alla sale, so che riuscirei a farle dimenticare persino il suo nome. Però non voglio che scappi via da me, non voglio approfittarmi di lei, non approfitterei mai di una ragazza che mi piace.
Questa sera Violet sembra diversa. Non voglio dire che prima era "strana" e che quindi non mi piacesse, al contrario mi piaceva anche quando faceva la scontrosa. È così dolce, non mi ha nemmeno rimproverato quando ero io a pestarle i piedi, si è scusata lei e a in quel momento non sono riuscito a trattenermi dalle risate.
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Gold lies
FanfictionQuesta non è una semplice storia come le altre. Non ci sono né bad boy né la solita ragazzina bruttina che guarda caso in realtà è la più bella del mondo. Questa storia è particolare e allo stesso tempo intrigante. Violet una quindicenne fragile, i...