•33•

37 2 0
                                    

VIOLET'S POV

La sala del meet and greet è addobbata con fronzoli e maschere d'ogni genere. La sala è così grande che potrebbe ospitare persino dei concerti. È arrivata la sera tanta attesa da tutti i partecipanti del viaggio studio.

La festa del ballo in maschera è la serata in cui ogni ragazza sogna di ricevere l'invito dal ragazzo da loro desiderato.
Tutti sono in pista a ballare tranne me, strano non trovate? Tutti ballano avvinghiati l'uno all'altro tranne me. Tutti felici della serata che trascorreranno col proprio amore tranne me.

Non sarei nemmeno dovuta venire, Toby e Spencer me l'hanno proibito. È l'ultima sera che passerò qui a Venezia e devo distrarmi, per fortuna ho la maschera e spero che nessuno possa riconoscermi.
La maschera veneziana che ho scelto è abbinata al vestitino che mi ha regalato Luke qualche giorno fa. Non mi ha più parlato dopo il nostro brutto litigio al contrario di Charls che si è scusato riguardo il suo comportamento da spocchioso e alla scommessa che ho dovuto accettare.

Mi sento così a disagio con questo vestitino, perché l'ho indossato.
Mi fa sembrare così grossa, ho bisogno di andare in bagno.

Sto per dirigermi verso l'uscita ma fallisco nel mio tentativo di fuga. Un ragazzo con lo smoking e una maschera bianca del film
"V per vendetta" mi blocca l'uscita.
Dalla camicia riesco ad intravedere il suo fisico scolpito e noto un bracciale al polso, lo stesso che guarda caso ho visto intorno al polso di Cameron. Ha un ciondolo ma non riesco a capire cosa ritrae.

Immagino già il suo solito sorrisetto stampato sul suo bel volto

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Immagino già il suo solito sorrisetto stampato sul suo bel volto. Sicuramente non ha capito chi si nasconde sotto la maschera e questo mi rincuora. Posso mostrare me stessa senza essere scoperta.
È così bello anche con la maschera che gli copre il viso, come riesce ad avere un effetto così rincuorante non riesco ancora a spiegarmelo.

«dove pensi di scappare?» nonostante abbia messo i tacchi, è costretto ad abbassarsi per arrivare alla mia altezza.

«tu saresti?» provo a cambiare discorso ma so già che dovrò rispondergli.

«non si risponde ad una domanda con un'altra domanda. Prima rispondi tu e poi rispondo io» lo sapevo, voglio vedere fin dove vuol arrivare.

«in camera»

«e come mai in camera?»

«signorino tocca a te rispondere alla mia domanda» puntualizzo.
So che è Cameron e potrei benissimo scappare senza alcun problema ma decido di non farlo.

«non ricordo più la domanda quindi... non ti diverti?» perché sono così ingenua, lui riuscirà sempre a fregarmi.

«non parlo con gli sconosciuti» ed è la verità. Mi inquieta parlare con persone che non conosco, mi mettono ansia.
Però lui non è uno sconosciuto, lui è semplicemente Cameron Dallas.

Gold liesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora