Nell'immagine: possibile ricostruzione di un Lararius.
Longino, era in ginocchio davanti al Lararius*, senza troppo dar conto del freddo mattutino e del vento che gli accarezzava con insistenza i corti capelli. Con le mani congiunte e il volto rivolto a terra, pregava i Lares familiares*, interrogandoli su varie questioni, quelle che a lui stavano più a cuore. Primo fra tutti chiedeva loro in merito al suo figlio maggiore, partito per la leva ormai da tre anni. Dallo stesso tempo Longino, tutte le mattine, chiedeva agli dei protettori della sua famiglia di sostenerlo e preservare la sua vita, affinché potesse far ritorno a casa alla fine dei dieci anni obbligatori.
Molti giovani soldati morivano per Roma, e per loro era solo un onore. Anche Longino era fiero di suo figlio, del sui operato, e lo avrebbe esaltato come un eroe se fosse morto. Ma prima che un ottimo cittadino romano era un padre. Non poteva neanche immaginare il dolore che si provava nel perdere un figlio, e mai avrebbe voluto provarlo.
Pregava poi per i suoi affari, affinché tutto andasse sempre per il meglio. Avevano avuto momenti di vera magra, ma negli ultimi mesi le cose andavano per il meglio. Però non bisogna mai abbassare la guardia perché i tempi bui erano sempre alle porte, in attesa di coglierli impreparati. Lui ne sapeva qualcosa e per questo preferiva prevenire che curare.
Per ultimo, ma non meno importante, chiedeva agli dei familiari aiuto con la sua unica figlia femmina. A volte la sua intraprendenza e voglia di trasgredire le regole lo preoccupava, e neanche poco. Le fanciulle di quell'età erano più docili e ubbidienti, o almeno era così che erano state cresciute le donne fino a quel momento. Sua moglie, che comunque era una donna dalla personalità molto forte all'interno della domus, non aveva mai fatto nulla di inappropriato.
Perciò era solito chiedersi come lui, un uomo di sani principi, legato al mos maiorum, avesse dovuto avere la sfortuna di ricevere una figlia così fuori dal normale. Che cosa aveva fatto per portare su di sé lo sfavore degli Dei? Ancora non era riuscito a capirlo. All'inizio l'aveva reputata proprio una punizione divina, probabilmente dovuta a qualche suo errore passato. Con il tempo aveva iniziato, almeno in parte, ad accettare la diversità della figlia. Non sarebbe mai riuscito a capirla del tutto, perché andava contro tutto ciò che lui riteneva giusto, ma non la condannava più.
In fondo che colpa ne aveva lei se gli Dei l'aveva creata con quelle caratteristiche? Incolpare sua figlia perché era ribelle sarebbe stato come prendersela con il lupo perché era nato predatore. Aveva cercato di educare la figlia secondo i suoi criteri, ma quando aveva capito che quella era la sua natura, non aveva potuto fare altro che arrendersi.
La sua indole autoritaria spesso la faceva da padrona e cercava di imporre alla figlia le sue regole. Ma, puntualmente Castria faceva di testa sua. La parte più rigida e conservatrice di Longino pensava di aver fallito con Castria. Ma quando vedeva quanto era bella e forte e non poteva non pensare che ciò fosse abbastanza. Era tutto quello che un buon padre doveva desiderare.
Ormai a preoccuparlo non era più il suo carattere, che pur secondo lui necessitava dei cambiamenti, bensì era il suo futuro. Quale uomo l'avrebbe presa con sé dopo aver compreso chi era veramente? Ormai era abbastanza grande, anzi molte altre sue coetanee erano sposate da qualche anno. Trovare marito per la sua figlia ribelle non sarebbe stato molto facile, e da mesi si stava tormentando per la difficile scelta. La maggior parte degli uomini, come lui, preferivano delle donne più conformi alla società. Perciò aveva iniziato a guardarsi intorno e alla fine solo un nome gli era sembrato il più idoneo.
Sapeva già che Castria non avrebbe preso bene la sua decisione ma lui si sarebbe imposto, ad ogni costo. Su quello non avrebbero accettato repliche. Era il pater familias* ed era lui che prendeva le decisioni per tutta la famiglia. A volte trovava quel ruolo molto difficile e sapeva che probabilmente Castria lo avrebbe odiato.
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Ave Caesar
Historical Fiction#In revisione #COMPLETA Primo volume del ciclo Romae: ogni storia sarà autoconclusiva perciò non sarà necessario leggerle tutte e nell'ordine da me stabilito. Anno 114 d.C., sotto il principato del Divo Traiano, all'ombra dell'Anfiteatro Flavio si...