CAPITOLO 6

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Il giorno seguente, essendo il 2 Giugno e quindi la festa della Repubblica, non vado a scuola e mi accordo con Elisa e Giulia per trovarci. Ci ritroviamo, come al solito, al bar di fronte alla palestra dove ci alleniamo. Come promesso mi porto dietro la macchina fotografica dove sono presenti tutte le foto e i video della serata precedente. Ovviamente loro non sono ancora a conoscenza del mio incontro post partita per mancanza di tempo, ma ovviamente lo sapranno ben presto. Mi preparo e per le sei mi avvio a piedi verso il nostro bar, dove ad aspettarmi trovo già le atre due che iniziano subito a colpevolizzarmi per il mio sottilissimo ritardo. Comunico subito loro che da lì a poco ci avrebbero raggiunto anche Mara, Elena, Matteo, Filippo detto Lip e Pietro. Così decidiamo di aspettare loro per prendere l'aperitivo, ma non sprechiamo tempo e iniziamo subito a chiacchierare. Come mi aspettavo, lasciarono libera parola a me che iniziai a raccontare un po' la serata, ma nel momento in cui stavo per dar loro la notizia del mio incontro arrivarono anche gli altri. Mi interruppi velocemente e salutai gli altri, cercando di far capire a Eli e Giu che avremmo finito il discorso più tardi. Purtroppo il mio tentativo fallì nel momento in cui Eli mi incitò a continuare con il racconto. Un po' vergognandomi, come mio solito, raccontai del mio incontro molto rapidamente cercando di non suscitare troppo la loro curiosità. Ovviamente, il mio comportamento suscitò l'opposto di quello che avrei voluto e fui sommersa dalle domande e costretta a raccontare tutto per filo e per segno interrotta di continuo dai gridolini delle ragazze e dalle inevitabili battute dei ragazzi. Dopo ben un'ora di racconto riesco, con anche l'aiuto di Matteo, a cambiare l'argomento del discorso, spostandolo dalla mia giornata a quella di Mara e Elena.

<<Ricordati che mi devi un favore, compagna di banco eh>> Matteo si fa riconoscere subito e sottolinea prontamente il fatto di avermi aiutato.

<<Sisi, sai quanti ne devi tu a me! :-P>> mi defilo velocemente dal discorso, anche perché altrimenti avrei dovuto accompagnarlo da qualche parte oppure gli avrei dovuto pagare da bere.

Mentre si chiacchiera, c'è chi beve e chi mangia, mi suona il cellulare. Senza farci caso, lascio che sia proprio quel cretino di Matteo a leggerlo.

<<Dai Matteo, dammi il cellulare, dopo te lo lascio ancora. Magari è mia mamma e le serve qualcosa con Asia e Alice.>>

<<Tranquilla Andre, è un certo Luca che dice di aver finito solo ora gli allenamenti e che è molto stanco. Perché non gli dici che andresti volentieri a fargli passare la stanchezza?>>

<<Smettila stupido, sai che quello posso farlo solo con te>> con Matteo mi sono abituata a tutto e durante i mesi passati con lui ho anche imparato a rispondere a tono. Ho imparato a scherzare e fare battute, anche spinte con lui, anche perché, come la maggior parte dei ragazzi, ha in mente solo quello. Mi piace questo mio lato scherzoso e che non si tira indietro davanti ad una battuta.

Finalmente Matteo mi lascia il cellulare e così rispondo a Luca. La nostra conversazione spazia molto nel tentativo di conoscerci meglio a vicenda. Tra una nota vocale al quanto disturbata dai ragazzi, una foto di tutti noi e domande e risposte il tempo passa.

Spazioautrice: ciaoa tutti!  Come state?spero tutto bene :)

Spero riusciate a sopportare ancora un po' , ma vi giuro che nei prossimi capitoli qualcosa di un po' movimentato succederà ;)  buona lettura a tutti voi :)

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