CAPITOLO 14

436 16 0
                                    

Le dieci arrivano velocemente e io e lo schiacciatore salutiamo i bambini e ci dirigiamo all'ostello dove, in momenti separati avremmo dovuto fare una doccia.

Entriamo in camera dopo esserci liberati della maggior parte della sabbia possibile. Ci dirigiamo entrambi verso il bagno.

<<ascolta, te adesso stai qui con loro, io faccio la doccia e poi se vuoi la fai anche te, ma in tempi separati>>

Gli altri quattro ridono e io mi chiudo in bagno. In tempo di record, esattamente dieci minuti, sono fuori dalla doccia e in accappatoio e asciugamano in testa, senza pensarci esco dal bagno.

<<oddio, è vero che ci siete anche voi, prendo i vestiti e torno a cambiarmi in bagno, scusate>> dico rossa in viso. Senza riuscire ad impedirglielo però Jiri entra sotto la doccia e così sono costretta a vestirmi nella stessa stanza in cui lui si stava facendo la doccia, ovviamente completamente nudo. Mi vesto il più veloce possibile e inizio a pettinarmi i capelli.

<<Andrea, mi passi l'asciugamano per favore?>>

Eccoci, lo faceva apposta a mettermi in imbarazzo. Esce dalla doccia e si avvicina a me che, tentando di rimanere impassibile continuavo a pettinarmi.

<<puoi anche vestirti, eh>> cerco di farlo velocizzare

<<sai, i miei vestiti sono un po' pieni di sabbia, dovrei andare a sbatterli un po'>>

<<esci dal bagno, sulla destra c'è il terrazzo>>

<<ma mi vedrebbero tutti li fuori, mi vergogno>>

<<ma vaffanculo, kovar>>

Esce e va a sbattere i vestiti per togliere ancora sabbia. Nel frattempo finisco di sistemarmi i capelli e esco dal bagno tornando dagli altri. Dopo dieci minuti è pronto anche Jiri e, dovendo liberare la camera chiediamo ai tre di tenerci le valigie nelle loro macchine. Essendosi fatte le 11, ci restavano solo poco meno di cinque ore da trascorrere con loro. le trascorriamo così, tra una chiacchiera e una battuta, senza andare in qualche posto in particolare, stando tra di noi.

<<ehi, ragazzi, sono già le 4:30, noi dobbiamo andare in stazione>> avvisa Elisa

<<già, dai andiamo, così ci ridate le valigie e ci incamminiamo verso la stazione>> aggiungo io

<<ma che scherzate? Vi ci accompagniamo noi alla stazione, e senza obbiezioni>> dice Luca, accorgendosi anche che io stavo cercando di rifiutare.

Come sempre, io mi ritrovo in macchina da sola con Kovar e gli altri sono in macchina con Luca. Prima di partire verso la stazione però, lo schiacciatore si fa stranamente serio.

<<senti, Andrea, a me piacerebbe rimanere in contatto con te. Si insomma.. dai hai capito>> stavolta era lui quello in difficoltà.

<<cioè, vorresti il mio numero, sostanzialmente?>>

<<mi piacerebbe molto, e magari anche venirti a trovare>>

<<ok, va bene passami il cellulare che te lo salvo>>

Mentre parte mi passa il suo cellulare e gli salvo il mio numero con il nome di "montagnina" .

<<con che nome ti sei salvata?>>

<<non te lo dico Kovar, dovrai scoprirlo>> rispondo facendogli la linguaccia

<<va bene, allora sarò io a salvare il mio numero sul tuo cellulare>>

<<va bene, ma niente cagate. Giura!>>
<<giuro>>

Arriviamo anche noi in stazione e mi sfila il cellulare dalle mani. Digita qualcosa e me lo ridà.

<<ecco, salvato.>>

Inutile chiedere come si era salvato, non me lo avrebbe mai detto.

Scende e mi prende le valigie. Faccio per incamminarmi verso i binari della stazione, ma mi ferma prendendomi per il braccio. Mi tira verso di se e si avvicina, anche troppo. Inizio a diventare rossa in faccia e a quanto pare lo diverte.

<<non ridere>>

<<sto sorridendo solo perché mi fa piacere che la tua faccia cambi colore a causa mia>>

Le ultime parole le pronuncia veramente vicino alle mie labbra e infatti, le nostre labbra si toccano e con delicatezza si socchiudono, lasciando che le nostre lingue si incrocino.

<<sai mi mancherai, dormigliona>> mi confessa

<<e allora vienimi a trovare>> lo stuzzico

<<se potessi>>

<<come se fossi rinchiuso in carcere>>

<<mmm, però ho una settimana di vacanza tra due settimane>>

<<dai andiamo, se no il treno non lo prendo più>>

Sembriamo una coppia, ma in realtà fra noi ci sono stati solo due baci e niente di più. Poi c'è l'età di mezzo e il fatto che io non sia una gran bellezza, e questo mi pesa sempre, in ogni momento e molto.

Spazio autrice: buonasera a tutti, questo capitolo è un po' più corto degli altri, ma prometto di aggiornare o domani o al massimo lunedì. approffitto dell'occasione per augurare a tutti voi una serenissima Pasqua e una buona lettura :)

Sogno o realtà?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora