CAPITOLO 26

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Stavo studiando diritto, ma dopo la notizia la concentrazione se ne stava andando. La mia testa aveva iniziato a 'viaggiare' perché era davvero tanto che non andavo più a vedere una partita e ne avevo veramente voglia, qualsiasi squadra fosse. In qualche modo arrivo alla fine dell'argomento da studiare e mi preparo per andare a fare un giro con gli altri della compagnia. Era solo giovedì, ma non si poteva stare rinchiusi in casa, un semplice giretto, ma si doveva fare.

I giorni passano abbastanza veloci e sabato partiamo appena dopo pranzo, in modo da riuscire a passare per l'hotel e lasciar giù le cose e magari anche riposarsi un momentino. Il viaggio è piuttosto tranquillo: si ride e si cantano le canzoni dello zecchino d'oro insieme alle due piccole che, contro la nostra volontà hanno monopolizzato la radio con i loro cd. Verso le quattro raggiungiamo l'hotel e io mi faccio una doccia, mentre le altre si riposano un momento. Alle cinque, ci incamminiamo verso il palazzetto che si trova a cinque minuti a piedi di distanza. Nell'uscire notiamo che c'è un pullman piuttosto grande nel parcheggio dell'hotel, che pensiamo sia dei giocatori di Latina, visto che è l'hotel più vicino al palazzetto, ma non andiamo a controllare perché non abbiamo tempo.

Entriamo e, mostrando i biglietti, un ragazzo ci porta ai nostri posti: Alessandra aveva preso i biglietti per le tribune d'onore, quelle che sono appena dietro i giocatori.

<<ma eri cosciente di aver preso questi posti?>> chiedo ad Ale

<<non sono mica stupida, certo che lo sapevo>> mi risponde

<<ecco i vostri posti>> ci mostra il ragazzo

<<scusi, per il bagno? Dove possiamo andare?>> chiede prontamente Alessandra

<<è appena lì dietro>>

<<ah, grazie mille>>

Appena ci sistemiamo sulle nostre sedie, Ale e Asia vanno in bagno e io rimango lì con Alice.

<<Andre, ho fame, mi dai i biscotti?>>

<<solo due però eh, perché hai già fatto merenda>>

<<va bene>>

<<adesso li prendo>> li cerco e appena li trovo ne prendo fuori due e glieli porgo <<tieni>>

Ma appena alzo gli occhi dalla borsa noto, con molto stupore che Alice non c'è più. Più spaventata che mai, mi alzo di scatto e inizio a cercarla. Guardandomi attorno noto che la squadra avversaria a Verona, non è Latina, ma la Lube e, di conseguenza, questo vuol dire che c'è anche Jiri. La mia testa non ha tempo di pensare a lui: devo trovare Alice. Per mia fortuna, sento la voce dello speaker: "attenzione coi palloni, c'è una bimba in campo, ora ben protetta dal nostro avversario Jiri Kovar"

Era andata in mezzo al campo, appena torna mi sente.

(parla Jiri)

Stavo facendo riscaldamento con il pallone, quando mi sento tirare per i pantaloncini. Noto che a fare ciò è una bambina, con una faccia non del tutto nuova.

<<ehi, piccola, come ti chiami?>> dico mostrando uno dei miei sorrisi più belli, adoro i bambini

<<Alice>> mi risponde per niente spaventata

<<e cosa ci fai qui? Lo sai che è pericoloso?>>

<<davvero? Però dovevo dirti che te sei il ragazzo che piace a mia sorella, sai?>> mi dice con una vocina tanto dolce

<<ah, ma non so neanche chi sia>>

<<lei si, mi ha fatto vedere chi sei quando giocavi alla tele vestito di azzurro e poi parla sempre di te con Giu e Eli e ha anche una foto con te che bacia sempre prima di fare la nanna>> a quella descrizione capisco perfettamente chi è sua sorella e capisco anche il perché quella faccia non mi sia nuova: lei è la sorella di Andrea. Le sorrido e la invito ad indicarmi dove è sua sorella così la riporto da lei.

<<Alice, adesso mi fai vedere dove è seduta tua sorella? Così ti ci riporto.>>

<<ok, però mi prometti che dopo fai una foto con me e con lei? Perfavoreeee>> mi chiede facendo il labbruccio.

<<va bene, però solo quando è finita la partita perché se no quell'uomo lì- dico indicando Alberto Giuliani- si arrabbia eh>>

Così, da rannicchiato alla sua altezza, mi rialzo e la prendo in braccio. Nello stesso momento sento la voce dello speaker dire: "attenzione coi palloni, c'è una bimba in campo, ora ben protetta dal nostro avversario Jiri Kovar"

Mi avvio verso il luogo dove sta, in piedi e veramente preoccupata, Andrea che si trova dall'altra parte del campo, nelle tribune d'onore.

Mentre mi avvicino a lei, sento il cuore battere sempre di più, ma ad intrattenermi c'è la piccola Alice, che non ha ancora smesso di parlare, anche se, non molto educatamente, non riesco ad ascoltarla perché sono troppo preso da Andrea.

Spazio autrice: ecco a voi un altro capitolooooo, ormai siamo arrivati ad un nuovo incontro tra i due: succederàqualcosa finalmente o no?? chi lo sa, lo potrete scoprire nel prossimo capitolo che, se raggiungiamo tante stelline e letture potrei pubblicare addirittura domaniiiii ;) buona lettura e tanti bacioni per voiiiiii <3

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