CAPITOLO 19

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(parla Jiri Kovar)

Lo scherzo che io e Giulio abbiamo escogitato, purtroppo non va a buon fine in quanto lei ci rovina il tutto svegliandosi da sola senza che noi facessimo niente. Appena si sveglia, ci impiega più di cinque minuti per capire dove si trova e per orientarsi. Dopodiché guarda sia me che Giulio e ci da il buongiorno a cui entrambi rispondiamo con un'aria da bambini che tentando di mostrarsi innocenti, pur sapendo di non esserlo. Lei è talmente rintronata che non capisce niente e si mette a colloquiare con Giulio con la scusa di non conoscerlo. Non so se lo fa apposta o meno, ma mi isola, nel vero senso della parola, dal loro discorso girandosi completamente verso di lui, così io mi giro dall'altra parte e mi metto ad ascoltare la musica per rilassarmi e per spazzare via tutti quei brutti pensieri.

(parla Andrea)

Mi sveglio e, dopo essermi resa conto di dove ero, intraprendo una conversazione con lo schiacciatore che da lì a poco sarebbe diventato compagno di club di Kovar. Fino a che ad un certo punto Giulio mi dice:

<<guarda che per me Jiri si è offeso perché stai parlando con me e l'hai isolato>>

<<ma va, non sarà mica per quello, sarà stanco. Si sarà alzato anche lui presto stamattina>>

Rispondendo così finiamo la nostra conversazione e decido di accendere anche io il mio i-pod e di ascoltare un po' di musica.

Dopo circa tre quarti d'ora passano le hostess a comunicarci di spegnere qualsiasi tipo di dispositivo elettronico e di allacciarsi le cinture, per prepararsi all'atterraggio. Inizio a pensare che davvero lo schiacciatore di Macerata si sia offeso perché non mi ha più rivolto parola e neanche degnato di uno sguardo. I miei sospetti trovano conferma, quando alla mia richiesta di aiutarmi a tirar fuori il mio bagaglio a mano dagli appositi sportelli, me lo butta letteralmente in mano e si dirige velocemente verso l'uscita dell'aereo. Faccio finta di niente, pensando al fatto che sarei potuta andare a scusarmi con lui più tardi, soprattutto per chiarire il fatto che io non l'ho escluso dalla conversazione volontariamente.

<<Andre, dov'è Jiri?>> mi chiede il Vettori mentre si avvicina all'uscita dell'aereo dove mi ero fermata per aspettare tutti.

<<Luca, guarda non so. Mi ha passato la mia borsa e poi senza dire niente è sceso, sarà giù ad aspettarci.. ascolta io scendo a cercarlo se stai qui te ad aspettare gli altri>> gli rispondo prontamente io.

<<ok va bene, però non perderti anche te>> mi dice e parlando tra se e se aggiunge << e per fortuna che avevo detto a lui di tenerla d'occhio>>

Scendo dalle scale e lo trovo lì in disparte che fuma una sigaretta, girato verso l'aeroporto, in modo tale che io gli risulti alle spalle. Mi avvicino a lui.

<<senti, non so perché tu ti sia innervosito, ma se è per colpa mia, ti chiedo scusa. Si non avrei dovuto escluderti totalmente dalla conversazione, ma ti assicuro che non l'ho fatto con volontarietà. Allora?>> parlo a raffica e, fino alla fine delle mie parole, lo schiacciatore non mostra neanche l'accenno di un movimento. Alla mia esortazione si decide a girarsi e noto che la sua faccia è molto più rilassata rispetto a quella vista poco prima durante l'episodio del bagaglio.

<<no, scusa te Andrea, non avrei dovuto reagire così, alla fine non hai fatto niente di male, stavi solo parlando con Giulio, sono io quello che ha sbagliato e che ha avuto una reazione da bambino permaloso. Mi perdoni?>> la risposta, diciamo che mi sorprende non poco, inoltre noto che la sua faccia, mentre stava parlando, esprimeva sofferenza e dispiacere.

Mi faccio coraggio e come segno di pace gli lascio un bacio sulla guancia, dopo aver controllato di non essere circondata dai nostri amici.

<<e questo?>> mi blocca lui.

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