CAPITOLO 17

407 12 0
                                    

Il nostro programma inizia già il giorno dopo e prosegue per tutta la settimana. Io dal mio lato ci sto mettendo tutto l'impegno possibile perché voglio raggiungere un bel traguardo almeno stavolta. Nel mio lato della camera girano solo creme e cremine per i dolori e per i lividi. Dopo ogni allenamento, mattutino o pomeridiano che sia, mi faccio una bella doccia congelata negli spogliatoi della palestra in modo da tornare a casa già rinfrescata. La prima settimana porta con se i suoi buoni risultati, infatti riesco a calare di quattro chili. Matteo, ma soprattutto io, siamo al settimo cielo. Questo ottimo risultato mi porta ad affrontare la nuova settimana sempre più entusiasta. Questa nuova settimana le gambe e tutto il corpo rispondono meglio e riesco anche ad uscire con la compagnia qualche sera.

Nel frattempo quel qualcosa che c'era tra me e lo schiacciatore di Macerata si stava intensificando, grazie a messaggi e addirittura chiamate.

Due giorni e sarebbe arrivata la vacanza con gli azzurri e le due mie amiche. Matteo, dimostrandomi molta fiducia, decide di lasciarmi nelle loro mani per quella settimana. Decide di farmi riposare per 7 giorni, con l'unica promessa di fare una corsetta, come le nostre pomeridiane, ogni mattina verso le 8. Mi chiede questo in modo tale che il mio corpo non si disabitui all'attività, visti gli ottimi risultati. Infatti alla fine della seconda settimana i chili persi complessivamente erano 7.

La destinazione della nostra vacanza sarebbe stata la magnifica Sardegna e ci saremmo arrivati con l'aereo, prendendolo tutti a Orio al Serio.

Due sere prima della partenza, come tutte le sere che sto a casa, mi chiama Jiri. Questa volta avevo una richiesta da fargli, che non centrava niente con la vacanza.

*****CHIAMATA

A: buonasera, Kovar

J: buonasera, Andrea. Allora dimmi cosa ti affligge così tanto.

A: dai stupido. Ascolta io e Eli volevamo fare un regalo a Giu, visto che fa gli anni..

J: e io che cosa centro?

A: appunto, visto che sono i suoi diciotto, volevamo farle qualcosa di speciale. E allora volevo chiederti se esistesse un biglietto o abbonamento particolare per vedere tutte le partite che si vuole dei mondiali.

J:ah, ascolta, ti dico la verità, non lo so però, domani posso chiedere a Mauro e poi ti faccio sapere.

A: magari, grazie

J: quindi la fate venire tutta sola in Polonia..

A: pota si, i suoi le pagano il viaggio, la compagnia il biglietto e l'hotel.

J: ah bell'idea.

A: davvero lo credi?

J: si. Però tu adesso, una volta per tutti mi dici che cosa vuol dire quel POTA che dici sempre, in ogni situazione e in ogni momento.

A: (scoppio a ridere) scusa Kovar, non rido per te è che POTA non ha un significato e va bene in qualsiasi occasione, a seconda di quando lo usi, prende significati diversi. È complicato.

J: eh si, e faccio finta di aver capito dai. Ma adesso parliamo un po' di noi.. contenta della vacanza?

A: scherzi? Sono al settimo cielo..

J: preparato la valigia?

A: ahahahah che domande, ovvio che no.

J: mm bene allora ricordati di mettere dei completini intimi da urlo

A:stupido, guarda che lascio giù

J:va bene, va bene. Almeno uno però, ti prego

A: ma a te cosa te ne frega che tanto non lo devi neanche vedere

Sogno o realtà?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora