CAPITOLO 33

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La professoressa, però mi richiama dicendomi che alla porta volevano me. Così, alzando la testa noto che non è il bidello, bensì un fioraio. Non capendoci nulla mi avvicino alla porta.

<<mi hanno incaricato di consegnare questo mazzo di margherite alla signorina Andrea, immagino sia lei. Giusto?>>

<<si, io sono Andrea>>

<<eccole – disse porgendomi il mazzo di fiori- e tanti auguri>>

<<grazie mille>>

Non ci stavo capendo più niente. Avevo gli occhi di tutta la classe puntati addosso e io non riuscivo neanche ad immaginarmi chi potesse avermi mandato delle margherite. A rendermi tutto più chiaro fu il bigliettino: "un giorno mi dissi: io non mi sento come quella rosa che vogliono tutti, mi sento più come quella margherita lì. E diciamocelo chi sarebbe lo scemo che va a raccogliere una margherita quando ha la possibilità di avere la rosa? Lì per lì non ero riuscito a risponderti come si deve, perciò adesso ti dico che è vero che tu non sei una rosa, ma una margherita. Ma ti dico anche che io quella margherita l'ho raccolta e che la raccoglierei altre mille volte. E sai perché? Perché tu sei fragile e bellissima e allo stesso tempo fortissima e fredda.. le rose piangono per un unghia rotta, tu invece no. Tu sei forte. Tu non piangi mai. E quando piangi tremo, quando piangi è come se ci fosse un terremoto o una burrasca. Con questo voglio solo dirti che nonostante i tuoi difetti tu sei perfetta per me. E ricordarti che in un campo di rose io me ne fregherei e continuerei a scegliere la margherita. Sei importante Andre <3 tanti auguri tesoro"

Nel leggerlo mi vengono gli occhi lucidi, ma mi ricompongo in fretta in quanto la professoressa, per niente sensibile, continuò a fare lezione.

ANDRE SMS: "e che dire se non grazie? Davvero GRAZIE, mi ha fatto davvero piacere questa sorpresa e poi il biglietto.. fantastico! J peccato che tu non possa essere qui oggi, mi piacerebbe averti qui"

JIRI SMS: "di niente piccola capra, la MIA piccola capra! Sappi che anche a me piacerebbe tantissimo essere lì con te a festeggiare questo giorno importante, ma gli allenamenti me lo impediscono L TANTI AUGURI CAPRETTA"

ANDRE SMS: "grazie mille ancora PIPPA J"

Le ore a scuola passano abbastanza velocemente e la campanella dell'ultima ora suona. Come tutti i giorni esco abbastanza in fretta per riuscire ad andare a prendere il pullman che mi riporta a casa, ma vengo chiamata da una voce fin troppo familiare che proviene dal fondo del corridoio del mio piano. Mi giro verso il punto da cui veniva quella voce e noto che c'è Jiri in piedi con una margherita e un pacchettino color argento. Gli corro letteralmente in contro e gli salto in braccio lasciandogli un bacio sulla guancia.

<<ma non dovevi essere ad allenamento, Kovar?>>

<<se non mi vuoi torno a Macerata eh!>> disse facendo il labbruccio

<<nah, ti preferisco qui con me>>

<<anche io lo preferisco, mi sei mancata. E adesso baciami come si deve, per favore.>>

Dopo il bacio mi porge la margherita che unisco al mazzo che mi ha fatto recapitare in classe e il pacchetto argento. Lo apro: contiene una scatolina tipica di collane, braccialetti o cose del genere. Cose costose e non adatte a me. Inizio a rallentare le mie azioni per preparami a qualsiasi cosa ci possa essere dentro e soprattutto per riuscire a controllare la mia reazione in caso non mi dovesse piacere il regalo per non offendere lo schiacciatore.

Quando apro la scatolina noto che al suo interno non contiene nulla di tutto ciò.

<<tranquilla sapevo che le collane e i braccialetti non fanno per te che al massimo indossi quelli portafortuna in filo, ma volevo creare un po' di suspense..>>

Dentro la scatolina c'era un biglietto: mi aveva regalato un tatuaggio, che avrei potuto fare solo fra qualche mese, in quanto le prenotazioni erano piuttosto a lunga scadenza.

<<sempre il solito – gli lascio un bacio a stampo- grazie davvero, per tutto. E poi a farmi questi regali tu sei tutto pazzo, ti sarà costato un patrimonio. Voglio pagarne almeno la metà perché così avrai sicuramente dovuto spendere una somma esagerata.>>

<<non ci penso nemmeno, questo è il mio regalo per te.- mi lascia un bacio a stampo- Se te l'ho fatto vuol dire che me lo sono potuto permettere. E non pensare ai soldi, pensa a come ti starà un bel tatuaggio sulla pelle.>>

<<tu sei pazzo! Grazie davvero per il regalo. Sappi che sei davvero importante per me JIRI>> sottolineo volutamente il suo nome di battesimo con la voce perché penso proprio sia la prima volta da quando lo conosco che lo faccio.

<<mi hai chiamato Jiri per caso?>> dice sogghignando

<<chi io? Non ho neanche parlato, è tutto dentro la tua testa schiacciatore>> dico mettendomi a ridere e facendogli la linguaccia

<<anche per me sei importante mostriciattolo!>>

La nostra conversazione viene interrotta dagli altri. Appena mi giro noto che Jiri non è solo: ci sono anche Giulio, Simone, Luca e Pippo (si può immaginare il motivo della presenza degli ultimi due). Vengono tutti e quattro a farmi gli auguri e poi ci dirigiamo insieme ad Elisa e Giulia a pranzo all'hotel dove alloggiano.

Spazio autrice:  lo so che sono stata assente e ho aggiornato solo ora, ma mi ero presa finalemente una vacanza da più di due anni che non la facevo, quindi eccomidi nuovo qui presente percontinuare questa storia, come sempre buona lettura  ed un grosso bacione a tutti :)

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