CAPITOLO 38

394 16 0
                                    

<<io ti devo dire una cosa Jì – faccio un grande respiro e lo fisso negli occhi..– ti amo, Jiri Kovar. E non farmelo ripetere perché hai capito cosa ti ho detto. Adesso desidererei un bacio da te>>

Ovviamente non si fa ripetere l'invito due volte e si avvicina a me e mi bacia.

<<grazie, davvero. Adesso vado dagli altri un momento così li ringrazio e cerco di mandarli a casa>>

<<tranquilla sto qui io con Alice>>

Esco dalla stanza e mi dirigo verso la stanza dove si era piazzata tutta la mia compagnia. Li saluto ancora uno alla volta e li ringrazio per essermi stati così vicini. Riesco a convincere tutti ad andarsene tranne Eli e Giulia.

<<grazie per essere rimaste, davvero. Ho bisogno di voi.>>

<<noi ci siamo per qualsiasi cosa. Ricordatelo.>>

<<venite in stanza? Fra poco, tra l'altro, passa il dottore così mi informa sulle condizioni di Ali>>

<<certo, andiamo>>

Entriamo e ci sediamo intorno al letto di Alice mentre lei dorme beatamente. Il silenzio viene interrotto da Elisa.

<<gliel'hai già detto?>>

<<si, stanotte>>

<<e come ha reagito?>> chiede Giulia

<<meglio di quanto mi aspettassi>>

Sentiamo bussare e istintivamente ci giriamo verso la porta dalla quale entra il dottore. Mi alzo e lo raggiungo.

<<mi dica pure>>

<<allora, Alice sta bene. Abbiamo fatto tutti i controlli del caso e non ha niente. Ti volevo dire che già da domani potrà tornare a casa. >>

Mi accoccolo in braccio a Jiri dove mi addormento. Vengo svegliata poco dopo da Alice che, in complotto con lo schiacciatore, inizia a farmi i dispetti.

Quando sono abbastanza lucida mi vendico su Alice facendole il solletico.

Il giorno seguente portiamo Alice a casa.

Con me erano rimasti sia Jiri che le mie due migliori amiche. Al momento di varcare la soglia di casa ci fu un lungo momento di silenzio, interrotto solo dalle lacrime che continuavano a scendere.

Ad un certo punto, ancora sulla soglia della porta, Alice scappa a corse e va verso la sua stanza. Pur volendo non riesco a raggiungerla perché non riesco proprio a varcare quella soglia. Appena torno mi fa notare che si è appena legata al polso un braccialettino fine, che solitamente portava Asia.

<<così Asia, sarà sempre con me>>

<<certo tesoro>>

<<prendi la mia mano adesso>> mi porge la sua piccola manina che io stringo tra la mia e mi tira verso l'interno, facciamo un giro della casa insieme e poi ci fermiamo in salotto dove sono presenti anche gli altri.

Durante questi due giorni entra ed esce da casa un'infinità di gente. Chi conosceva i miei genitori, chi Ale e chi Asia.

Il giorno del funerale è arrivato. Io ho pensato bene alla cerimonia. Visto che il tragitto da casa mia e la chiesa è molto breve, ho deciso di farlo a piedi. A portare le bare non saranno i becchini bensì: per mio papà i suoi colleghi della croce rossa in divisa, per mia mamma i suoi vecchi compagni di classe, per Ale i suoi coscritti del paese e per Asia quelli della mia compagnia.

Mi vesto e vesto anche Alice, prendendo sia per me che per lei un paio di occhiali da sole per nascondere le lacrime. Per fortuna, in questi giorni ci sono Jiri, Giulia e Elisa ad aiutarmi.

Dopo la cerimonia e la sepoltura, passo una buona ora e mezza a salutare gente che era venuta a trovarmi.

Il mio ragazzo e le due mie migliori amiche sono lì accanto a me e ad Alice, in silenzio.

(parla Jiri)

Quando l'ho vista andare via dalla partita in lacrime con Jessica, la cosa mi aveva preoccupato, ma mai avrei potuto immaginare tutto ciò. Appena finita la doccia e letto il biglietto che Andrea aveva lasciato a Francesco, la chiamo e a parlarmi è Je, che mi spiega in poche parole quello che è successo. Chiamo subito Simo e partiamo verso l'ospedale. Entriamo e la vedo in fondo al corridoio, distrutta dal dolore che piange a dirotto. Appena mi vede mi viene in contro e mi prega di non lasciarla e così, fino ad oggi non mi sono ancora separato un secondo da lei. Il funerale è appena finito e noi siamo ancora al cimitero. Durante la celebrazione, Andrea mi ha chiesto di leggere una lettera che ha scritto lei.

Spazio autrice: lo so non sono troppo presente, ma sto cercando di fare il possibile per cerccare di pubblicare circa almeno un capitolo a settimana, in modo da non farvi attendere troppo, spero con tutto il cuore che mi possiate capire e che non mi ammazziate dopo quello che sta succedendo da qualche capitolo a questa parte..

Buona lettura a tutti e come sempre un'infinità di grazie ad ognuno di voi <3

Sogno o realtà?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora