CAPITOLO 20

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Ho appena finito di pulire ciò che ho sporcato in cucina che riesco a capire che i miei amici stanno arrivando dal casino che fanno.

<<Andre, siamo qui>> sento urlare da Elisa

<<sedetevi pure, io arrivo subito>>

Mi asciugo le mani, tolgo il mollettone che mi ero messa in testa per raccogliere i capelli e raggiungo gli altri al tavolo. Appena finiamo di pranzare, lascio gli altri a sparecchiare e lavare i piatti e mi fiondo in camera a mettermi il costume. Dopo pochi minuti scendo con indosso il costume, un paio di pantaloncini, una canottiera, il mio salviettone in mano e una piccola sacca con dentro una bottiglietta di acqua e la crema solare. Visto che gli altri si sarebbero fermati in casa un momento, mi faccio spalmare la crema sulla schiena da Giulia prima di partire.

Una volta in spiaggia, distendo la mia salvietta e poi vado fare una piccola nuotata. Di ritorno, mi risciacquo dall'acqua salata del mare sotto le docce della spiaggia e poi mi distendo a prendere il sole. Inutile dire che mi addormento dopo poco tempo.

Più tardi, fortunatamente, ci pensano gli altri a svegliarmi. Ci dirigiamo tutti insieme a fare una partitella a beach. Partitella che la mia squadra, composta oltre che da me anche da Pippo, Giulia, Giulio e Matteo, perde. Per nostra fortuna non si era scommesso niente, ma dalla faccia del palleggiatore e di Jiri devo preoccupami. Noncurante mi dirigo verso il mare con tutti gli altri ma, quando l'acqua mi arriva alle ginocchia, sento arrivare da dietro qualcuno che corre. Non faccio a tempo a girarmi per vedere quello che sta succedendo, che vengo travolta da due omoni che mi trascinano in acqua con loro. Trattengo il respiro e mi tappo il naso finché non torno a galla.

<<brutti stronzi, sappiate che me la pagate>>

<nono questa era la punizione per i perdenti, e se non mi ricordo male tu hai appena perso. O sbaglio?>> si appresta a rispondere il palleggiatore

<<io? Non ho mica perso, ho lottato con onore e alla fine la mia squadra ha fatto meno punti di voi. Ma questi sono solo dettagli..>>

<<hai perso! Non cercare scuse, cara>> mi rimprovera scherzosamente Jiri

<<te stai zitto Kovar, che di certo non hanno vinto proprio grazie a te eh>> rispondo mentre inizio a correre per l'inevitabile reazione che avrebbe avuto lo schiacciatore marchigiano. Mentre scappo mi avvinghio alla schiena di Giulio chiedendogli aiuto, ma nemmeno l'aiuto di Giulio riesce a togliere dalla mente a Jiri il suo obbiettivo: prendermi per distruggermi!

A causa della mia poca resistenza alla risata, non riesco più a scappare e vengo "catturata" da Jiri.

<<Kovar basta, ti prego. Non ce la faccio più, hai vinto te.>>

<<mmm, bene iniziamo a ragionare un pochino.. quindi cosa devi dirmi adesso?>>

<<non so, prova a suggerire te>> dico ridendo ancora

<<potresti dire, per esempio che sono troppo bravo a giocare a pallavolo e che prima hanno vinto praticamente solo grazie a me. Poi potresti continuare dicendo che..>> non lo lascio finire perché riesco a liberarmi dalle sue braccia e corro verso la spiaggia. Lì riesco a scappargli per un centinaio di metri, quando mi placca come nel rugby e mi trascina a terra dove inizia a farmi rotolare tra la sabbia e a riempirmi di questa in ogni dove: quando si è deciso a lasciarmi andare avevo i capelli che erano composti più da sabbia che da altro e il costume che era stato riempito talmente tanto che la misura del mio seno si era raddoppiata. Per pulirmi sommariamente mi fiondo in mare e poi, vista l'ora torno in casa e mi faccio una bella doccia. Con me tornano anche Elisa e Giulia, mentre i ragazzi rimangono soli in spiaggia.

Solo sotto la doccia mi accorgo che ho tutta la schiena e il culo bordeaux: mi sono scottata. Appena esco corro in camera delle altre due al piano di sotto e gli faccio vedere il mio corpo. Dopo una loro sonora risata mi spalmano la crema che allieva le scottature. Aspetto lì che loro si vestano, consigliandole, e poi loro mi seguono di sopra per consigliarmi a loro volta. Visto che la sera saremmo usciti, loro decidono di indossare un vestitino e dei tacchi. Io dalla mia, essendo scottata non riesco a mettermi i jeans lunghi, così mi tocca mettermi un paio di pantaloncini in tessuto che mi stanno un po' larghi, in modo tale che non mi diano fastidio a causa della scottatura. Sopra mi metto una canottiera fucsia e poi un cardigan grigio. Scarpe indosso le solite e per i vestiti sono apposto. Mi manca solo il trucco, ma per quello devo aspettare che lo schiacciatore liberi il bagno.

<<kovar, cavoli, sei peggio delle donne. Mi serve lo specchio per finire di sistemarmi. Muoviti ad uscire.>>

<<arrivo, sto uscendo>>

Non fa a tempo ad avvisarmi che me lo trovo davanti agli occhi con addosso solo una salvietta. Tento di non mostrargli ancora una volta il mio imbarazzo e così, prendo i trucchi e vado in bagno, lasciando la porta spalancata, in modo che se gli fosse servito qualcosa poteva entrare senza farne su tante. Inizio mettendomi un po' di fondotinta a coprire i brufoli che, inesorabilmente, continuano a comparire sulla mia faccia, poi prendo la mia matita e la passo nell'interno dell'occhio, un filo di mascara e sono pronta. Mentre traffico con i miei trucchi chiacchiero anche un po' con lo schiacciatore. Appena anche lui è pronto scendiamo e ci aggiungiamo a Luigi e a Pippo ad aspettare tutti gli altri. Una volta pronti tutti ci dirigiamo verso il centro del paese e ceniamo in un ristorante che i ragazzi avevano prenotato. La serata passa velocemente e dopo aver fatto anche un giro per le viuzze della città, siamo tornati a casa. Qui abbiamo concluso la serata con un bel film in compagnia nel salotto della villa. Fortunatamente questo era piuttosto grande, tanto da farci stare tutti: chi sui due divani separati, chi sui pouf. Io mi sistemo su uno dei pouf solamente dopo essermi attrezzata di occhiali da vista.

<<ahahah non ti avevo ancora visto in versione secchiona>> mi deride Luca

<<ehi, non sfottere. Non ci vedo da lontano, e poi parli proprio tu.>> gli rispondo a tono.

<<che scemo, Luca. Stavolta te la sei cercata proprio eh>> gli rinfaccia l'amico Pippo.

Inizia il film, ma, dal momento che non mi entusiasma più di tanto, inizio a guardarmi intorno e noto che le mie due amiche si sono sedute, o meglio sdraiate sopra Luca e Pippo: c'è del tenero tra le due coppie.

Di quella sera non mi ricordo più niente, facilmente mi sono addormentata.

Al mio risveglio però mi ritrovo nel letto vicino allo schiacciatore di Macerata che già sveglio sta leggendo un libro. Dall'odore che emana posso capire che ha appena finito di fumare una sigaretta e che è appena rientrato nel letto.

<<buongiorno dormigliona>>

<<giorno si, ma buono no. Non è mai buono quando devo svegliarmi>> rispondo mettendo il broncio.

<<ah, così neanche il risveglio con me accanto non può farlo diventare buono?>>

<<mi dispiace, ma no neanche quello..>>

<<e quello invece?>> dice indicando il mio comodino.

<<noooo, dai. Mi hai portato su la colazione? Grazie anche se a me il caffè non piace..>> gli dico scherzosamente avvicinandomi a lui per dargli un bacio sulla guancia per ringraziarlo. Appena gli lascio il bacio, faccio per scendere dal letto e per mangiare almeno la brioche che mi aveva portato, ma Jiri mi blocca prendendomi il braccio.

<<che c'è Kovar? >>

<<sai, dopo quel bacio prima di partire, tra noi non c'è più stato niente e che questa tua vicinanza alla mia faccia, ehm insomma si dai, mi ha fatto venire voglia di baciarti>>

<<e se io mmm diciamo, non volessi?>>

Spazioautrice: ciaoa tutti!  ecco a voi anche questo capitolo, non posso fare altro che ringraziarvi immensamente come sempre e augurarvvi buona lettura ;)

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