CAPITOLO 9

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(parla Andrea)

Dopo la scoperta della sorpresa mancata da parte di Luca, decido di andare a fare un bagno per rinfrescarmi e gli unici intrepidi che vengono con me sono Matteo, Lip e Pietro, le altre scelgono di starsene sdraiate a prendere un po' di sole. Per entrare il solito rituale: il tuffo mano nella mano. Una volta dentro inizio già a sentire freddo, ma non mollo e inizio a nuotare con loro. A causa della bassa temperatura delle acque del lago decidiamo di uscire ben presto e ci andiamo ad asciugare al sole. Mentre ci asciughiamo, non mancano però le solite chiacchiere tra amici e così il tempo corre veloce, infatti il cellulare suona. È arrivato il messaggio di Luca che mi indica che è ora di partire.

Dopo aver convinto Elisa ad accompagnarmi, ci avviamo. Nel giro di poco siamo davanti alla scuola, ma di loro nessuna traccia. Pochi minuti dopo, vedo comparire due o tre macchine. Io e la mia amica capiamo subito quale delle auto è quella dei ragazzi: l'unica che andava a due allora.

Gli indichiamo allora un parcheggio che era libero, i ragazzi parcheggiano e scendono dalla macchina. Una volta scesi passiamo alle presentazioni di Elisa e dei suoi amici Pippo e Gigi.

Dopo le presentazioni del caso ci dirigiamo verso il lago, dove abbiamo lasciato gli altri che ci stanno aspettando. In poco più di 15 minuti siamo arrivati, ovviamente non siamo gli unici presenti, ma i pallavolisti riescono ad individuare in pochissimo tempo il nostro gruppo: il più casinista come sempre.

Li raggiungiamo e si passa alle presentazioni del caso, un po' più complesse di quelle precedenti dato il numero di persone presenti. Facciamo posizionare anche loro sui nostri asciugamani e gli spieghiamo che il programma della giornata era quello di godersi il lago fino alle tre, andare a prendere il pullman e tornare a casa. Ovviamente, essendo gli ultimi giorni di scuola, non si può rimanere a casa e infatti si torna solo per cambiarsi e per pranzare e poi si torna in giro. Sta volta si cambia giro, infatti abbiamo deciso di far vedere a Luca e ai suoi amici i posti del paese a noi più cari e per ognuno raccontare in gruppo alcune delle nostre vicende vissute lì: ci sarà da ridere.

Come previsto, la giornata procede al meglio tra le risate. Riesco anche a conoscere sempre meglio Luca, scoprendo lati di lui veramente fantastici, scoprendo anche il suo meraviglioso sorriso. Tra le risate, scattiamo anche qualche foto in ricordo di quella giornata passata tutti insieme. Luca è veramente un ragazzo simpatico, che sta agli scherzi e sia lui che i suoi amici sono riusciti ad integrarsi subito molto bene nel gruppo.

Le sei del pomeriggio arrivano fin troppo presto e con loro anche la partenza dei pallavolisti. Piuttosto dispiaciuta li saluto.

<<Alla prossima allora e state attenti alla strada>> mi vengono spontanee le raccomandazioni. Dopo essersi scambiati un bacio sulla guancia, salgono in macchina e partono alla volta di Cavalese.

Dopo averli visti partire, torno a casa e ripensando alla giornata passata insieme, scoppio a ridere da sola in mezzo alla via. Arrivata a casa, scopro di dover tenere Asia e Alice, perché da sole a casa. Non mi dispiace per niente: alla fine si tratta di dar loro da mangiare, lavarle e metterle a dormire, cose abituali per me.

Tra una cosa e l'altra rimane anche il tempo per rispondere ai messaggi di Luca, con cui, da quando lo conosco, mi risveglio e mi addormento.

I giorni passano, finisce la scuola ed inizia ufficialmente l'estate. Con i giorni si intensifica sempre di più l'amicizia che lega il pallavolista a me, tanto da arrivare ad offrirmi i biglietti per le final six di Firenze, lasciandomi libera di portare anche due amiche. Naturalmente non mi lascio scappare l'occasione e invito anche Giu ed Eli a patto che ognuna si paghi i propri biglietti. Scelgo loro due perché è stata la pallavolo a legarci così tanto e sono sicura del fatto che accettino con piacere l'offerta.

Organizziamo tutto al meglio: si parte due giorni prima dell'inizio delle gare per poter visitare la città, abbiamo trovato un ostello a poco prezzo dove staremo per tutto il tempo. Saremo spettatrici di tutte le gare della nostra nazionale, ma anche di tutte le altre nazionali: in quei giorni vivremo esclusivamente di pallavolo a livelli altissimi. Oltretutto i posti che ci siamo aggiudicate con quei biglietti sono veramente ottimi, infatti ci troviamo vicinissime al campo, dietro le panchine, in modo da vedere al meglio tutta la partita. La manifestazione si conclude sorprendentemente bene: l'Italia riesce ancora una volta a salire sul podio, riuscendo a prendere la medaglia di bronzo.

Durante il periodo delle gare, non ci è stato possibile vedere i giocatori fuori dal campo. Giustamente dovevano concentrarsi sulle partite, per giocare al meglio. Alla festa finale per la medaglia vinta però partecipiamo anche noi tre, invitate dai ragazzi. Siamo entusiaste perché grazie a questa opportunità possiamo conoscere quelli che da anni ormai sono i nostri idoli sportivi. Luca, Pippo e Gigi ci prendono e ci fanno fare i giri di presentazione: confusione in testa, solo confusione, un'infinità di nomi tra ragazze e mogli dei giocatori, preparatori e amici.

Ad un certo punto Luca, sapendo dell'ammirazione da me provata verso uno dei suoi compagni, decide di prendermi in disparte per presentarmelo bene e lasciarmi a parlare un po' con lui.

<<senti Andre, adesso ti presento l'unico giocatore che manca. So che non aspetti altro e quindi ho deciso di lasciarti un momentino sola con lui.>>

<<Nonono Luca, scherzi? Ce si sono felicissima di incontrarlo, ma da sola con lui potrei fare tante di quelle figure, lo sai che sono timida. Ti prego resta lì con me!>>

<<no non mi convinci, dai non ha mai mangiato nessuno, poi non preoccuparti delle figure tanto non sarà troppo lucido, perché stasera ha alzato un po' il gomito>>

<<ecco visto che non sarà troppo lucido, è meglio parlare un po' in un'altra occasione, in modo che si ricordi di me>>

<<sisi, va bene, come vuoi lo facevo per te io eh. Andiamo adesso che è lì.>>

Sembra che sia riuscita a convincerlo a non lasciarmi lì da sola con lui.

<<ehi ciao Luca, chi è questa bella ragazza che non l'ho mai vista>> è subito lui a parlare

<<ehi Kovar, vacci piano. Comunque è una mia amica e ci teneva davvero molto a conoscerti. Ecco lei è Andrea, Andrea lui è Jiri.>>

Accompagnata dalla timidezza gli stringo la mano, ma non faccio a tempo a girarmi, che Luca si è dissolto e mi ha lasciato come una cretina lì con Kovar.

Spazio autrice: ciao a tutti! Come va? spero tutto bene.. ecco a voi il capitolo che porta alla vera svolta della storia, ma cosa succederà ora? se volete scoprirlo basta aspettare il prossimo capitolo ;)     buona lettura a tutti, un bacione.

sempre mille grazie per le letture, mi fa veramente molto piacere:)

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