CAPITOLO 27

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(parla Jiri)

Mentre mi avvicino a lei, sento il cuore battere sempre di più, ma ad intrattenermi c'è la piccola Alice, che non ha ancora smesso di parlare, anche se, non molto educatamente, non riesco ad ascoltarla perché sono troppo preso da Andrea. Lo spazio tra noi si è annullato. Appena mi vede i suoi occhi esprimono un misto tra gioia e dolore, al contrario dei miei che sono sempre più lucenti alla sua vista.

<<Ali, ma sei pazza? Dove sei scappata? Mi hai fatto spaventare eh!>> inizia subito a rimproverarla

<<sono andata da lui>>

<<dai vieni qui- e allunga le braccia per prenderla- che adesso lui deve andare a giocare>>

<<ok, ciao. Ti aspetto per la foto eh>> mi ricorda subito la bambina

<<solo se fai la brava e ascolti quello che dice Andrea e non scappi più, va bene? Me lo prometti?>>

<<va bene, a dopo>> faccio per andarmene, ma vengo richiamato

<<ehi, Kovar, grazie>> a parlare è stata Andrea che, più che con le parole, mi ringrazia con quei suoi occhioni che parlano. Me ne torno nel mio lato di campo e mi rimetto a fare riscaldamento il più concentrato e motivato possibile.

(parla Andrea)

Era andata da Jiri, ma perché? Perché proprio lui? E soprattutto perché l'aveva fatto? Dopo averla sgridata facendole capire che non si fa perché è pericoloso, noto che le altre due sono tornate dal bagno.

<<per fortuna che era Latina, vero?>> dico rivolgendomi ad Ale

<<perché? Chi sono?>> mi risponde

<<leggi sulle maglie>>

<<Lube, ops scusa non lo sapevo, io avevo capito Latina, ti giuro, non ho fatto apposta>>

<<si va be, fa niente>>

Inizia la partita, la squadra marchigiana esprime una pallavolo di poco migliore a quella veneta anche se il risultato dice 3-1 per la Lube. Durante la partita, quando Jiri era dalla nostra parte del campo ed andava in battuta, i nostri occhi si incrociavano continuamente, come attirati da una forza più grande di noi, non controllabile.

Dopo il saluto tra le due squadre, i piccoli festeggiamenti di rito e il defaticamento, come promesso ad Alice, lo schiacciatore ci raggiunge per fare una foto con noi.

<<Andre, Andre c'è il ragazzo che piace a te per fare la foto>> dice Alice, attirando la mia attenzione.

Divento subito paonazza all'affermazione di mia sorella, colore che si incrementa nel momento in cui i miei occhi e quelli dello schiacciatore si incrociano nuovamente. Per toglierci dall'imbarazzo, decidiamo di fare in fretta la foto e lasciamo andare lo schiacciatore a farsi la doccia.

(parla Jiri)

Questa si che era stata una bella sorpresa. Sono cosciente del fatto che lei non voglia creare una storia con me, ma la sua vista mi ha fatto bene, mi ha dato grinta e, per la prima volta dopo la volta in aeroporto, l'ho rivista: è ancora più bella. Avrà perso come minimo, dall'ultima volta, una decina di chili. Il suo corpo sta diventando sempre più bello. La testa, il carattere, i suoi occhi sinceri invece spero proprio non siano cambiati. Con in testa questi pensieri finisco di lavarmi e mi sistemo indossando la tuta della divisa della società. I miei compagni sono già tutti usciti, mentre io sto cercando l'uscita con meno tifosi possibili perché l'unica cosa che voglio fare stasera è raggiungere l'hotel e cercare di chiamarla in qualche modo: se non mi ha ancora sbloccato mi farò prestare il cellulare da qualcuno della squadra.

Sto passando per la palestra completamente vuota quando sento una voce.

<<come sempre stai cercando l'uscita migliore per evitare i tifosi eh? non sei cambiato per niente sotto questo aspetto..>> è lei. È Andrea. Che ci fa ancora qui?

(parla Andrea)

Se sono fortunata tra pochi minuti passerà di qui alla ricerca di un'uscita meno affollata di quella principale. Eccolo, è lui. È Kovar: adesso o mai più.

<< come sempre stai cercando l'uscita migliore per evitare i tifosi eh? non sei cambiato per niente sotto questo aspetto..>>

Lo vedo un po' spaesato, si starà chiedendo chi ha parlato o la motivazione per il quale quella persona sia ancora qui.

<<Andre>> dice riconoscendo la mia voce <<che ci fai ancora qui?>> e adesso che rispondo io? Utilizzerò una frase d'effetto, si quelle vanno sempre bene in queste situazioni.

Spazio autrice: buonasera a tutti cari lettori:) stavolta vi lascio con un po' di suspance.. cosa succederà tra i due?? ehhhh via con le stelline e con le letture che più aumentano, più aggiornoooooooo ;)

vorrei comunque ringraziare uno ad uno tutti coloro che leggono, che seguono o che semplicemente ci si sono imbattuti in questa storia, grazie perchè era nato tutto così, qualche anno fa ed ora ho avuto il coraggio ed il mezzo per pubblicarla. Lo so che certe parti sono infantili o scritte male, ma ci tenevo a pubblicarla così, perchè fa parte di me ed è molto importante..

oltre al mio sffogo personale vorrei ringraziervi ancora una volta eeeeeemi raccomnado mettete tantestellineeeee, un baciona la vostra autrice;)

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