(parla Jiri)
Mi ha appena detto che è incinta. Non è possibile ha sempre avuto il ciclo. Io non sono pronto per fare il papà. Appena me lo ha detto non ho neanche avuto il coraggio di guardarla, non ho parlato. Mi sono vestito e me ne sono andato. Ho preso la macchina e guidando senza una destinazione precisa mi ritrovo a parcheggiare davanti alla casa di Simo. Ho le lacrime agli occhi. Non so che cazzo ho fatto. L'ho lasciata sola adesso che avrebbe un bisogno infinito di me. Adesso che è lontana anche dalle sue migliori amiche che non possono venire a consolarla. Scendo, suono e davanti a me trovo Alice che mi salta in braccio.
<<perché piangi Jiri? >> a sentire le sue parole accorrono anche i miei due amici.
<<Ali, tutto bene. Vai a giocare un momentino>>
<<cosa è successo? Dov'è Andrea?>> chiede alquanto preoccupata Jessica.
<<è a casa. Ti prego raggiungila. Stalle vicino. Io ho fatto una cazzata madornale, ma non sapevo cosa fare. Non so cosa fare. Ti prego va da lei>>
<<si Jiri, a lei e ad Alice ci penso io, tu riprenditi e metti le idee in chiaro. – si gira verso il suo uomo – e tu Simo fallo ragionare. Ciao a tutti>>
Dopo che le due se ne sono andate Simone inizia a parlarmi.
<<cazzo hai fatto Jiri?>>
<<l'ho lasciata lì da sola. Mi ha detto che è incinta e io me ne sono andato. Cazzo>> e tiro un pugno al muro.
Così ci troviamo a parlare di quello che ho appena combinato mentre Simone mi medica la ferita che mi sono procurato sulla mano a causa del pugno al muro.
(parla Andrea)
Apro la porta a Jessica e la abbraccio. La serata passa piuttosto tranquilla mentre cerco di spiegare ad Alice cosa vuol dire essere incinta. Dopodiché Jessica la mette a dormire e con lei vado anche io a dormire. Mi sdraio dalla sua parte perché è lì che c'è tutto il suo profumo. La notte è piuttosto tormentata e non dormo un granché, ma il giorno dopo sono di turno al lavoro e quindi, porto all'asilo la piccola, faccio un po' di shopping con Jessica e poi vado a lavorare. In tutto ciò evito del tutto Jiri. Probabilmente anche stanotte starà da Simone.
Quando torno a casa noto che la macchina parcheggiata sotto casa non è quella di Jessica, bensì quella dello schiacciatore.
Sono le undici e quindi Ali dovrebbe dormire già, quindi ci sarà un tu per tu tra me e lo schiacciatore. Apro la porta e lui è lì dietro, come se mi stesse aspettando.
<<ti ho preparato un bagno caldo>>
<<grazie>>
C'è freddezza nelle nostre parole. Siamo distaccati. Entrambi.Quando esco dal bagno lui si è addormentato sul letto. Gli rimbocco le coperte e poi vado a dormire sul divano. Non voglio dormire con lui. La mattina, quando mi sveglio trovo un suo bigliettino: "Ali l'ho portata io, io sono ad allenamento. Buona giornata"
Vado a fare la spesa e quando torno preparo il pranzo per noi due. Quando arriva Jiri, io ho già finito di mangiare e sono seduta sul divano a guardare la tele. Non ci parliamo quasi neanche. Nel pomeriggio lui va agli allenamenti e io al lavoro. Stacco solo per andare a prendere Alice e la porto a casa dove sta con Jiri la sera. Io torno a lavorare e finisco solo verso mezzanotte. A dormire sto ancora sul divano. La mattina prima di andare ad allenamento mi accorgo che Jiri è seduto davanti a me e mi fissa. Appena si accorge dell'ora se ne va. È sabato e quindi l'asilo è chiuso e al lavoro è il mio giorno libero. Alice mi scongiura di andare a vedere l'allenamento così mi metto d'accordo con Jessica e ci troviamo fuori dalla palestra. Quando entriamo noto che Jiri mi guarda sorpreso, ma poi torna a concentrarsi sull'allenamento. Alice è già presa dagli allenamenti.
<<non vi parlate ancora?>>
<<niente, stamattina era seduto davanti a me a fissarmi, ma poi se n'è andato>>
<<oggi a pranzo andiamo fuori tutti insieme, così non fate respirare tutta quella tensione ad Alice, dai>>
<<grazie Jessica>>
Finito l'allenamento andiamo a pranzo tutti insieme e poi passiamo il pomeriggio al parco a giocare. La sera dobbiamo arrangiarci ancora noi, ma è giusto così. Mettiamo a letto la piccola insieme e poi ognuno per la sua strada. La mattina dopo..
Spazio autrice: ed ecco a voi il mio regalo di Natale per voi <3 spero vi sia piaciuta eeeeeeee oltre ad augurarvi buona lettura, vi auguro anche un serenissimo Natale da passare con i vostri cari <3
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Sogno o realtà?
FanfictionAndrea è una ragazza di periferia di ormai diciotto anni. Lei non è la classica bella ragazza e per questo soffre. Fortunatamente ha delle amiche vicino a lei che le vogliono bene e la aiutano con la sua autostima. Un giorno però la sua vita viene c...