-Sai non ho mica dimenticato, cosa hai combinato. Baciami poi ne parliamo-
A questa frase, Selly si irrigidì fece dei passi indietro, lui avanzava con lei.
La bacio con irruenza, quasi desideroso.
Un bacio che sapeva, di loro.
Si ritrovo suo tavolo seduta, con Lyndon che le tormentava il collo.
Una vera tortura. Baci umidi, e di tanto in tanto mordicchiava.
-Spero che resteranno per un po' -, la sua era sicuramente vendetta, doveva macchiarla. Aveva appena marchiato il territorio. Da chi? Manco esisteva il ragazzo, di cui aveva timore.
Selly rimase lì immobile senza fiato, con immensità di vuoto allo stomaco. Odiava quei segni. Si tocco il collo.
"Non avresti dovuto" disse senza pensarci troppo. La rabbia gli esplodeva nelle vene, correva veloce. Avrebbe voluto ucciderlo. Se solo fosse stata più forte.
-Non usare quel tono con me lo sai già cosa ti succede devo rinfrescarti là memoria?- lo guardava impaurita, lo imploro, no no ti prego.
Lui rise tanto da piegarsi con la testa all' indietro.
Trovava tutto ciò divertente, come biasimarlo. Poteva fare quello che voleva no?
Selly ricevette un piccolo schiaffo sul sedere che la fece sobbalzare è un sussulto uscì senza volerlo al che, lui, gliene diede un altro più forte di quello precedente.
Erano seduti uno difronte al altro, nessuno dei due era disposto a parlare così se ne stavano in silenzio.
Finito di mangiare, lyndon, sistemo i piatti sporchi nella lavastoviglie, lo lascio fare, nessun ragazzo le aveva mai fatto quel effetto sarebbe rimasta lì a guardarlo per degli anni era perfetto peccato che il suo aspetto fisico non rispecchiava la sua anima.
-Proponi come posso punirti- sobbalzo il modo in cui lyndon aveva rotto il silenzio, non gli piacque.
"Perchè...dovresti punirmi per qualcosa che.. non ho fatto?" ne aveva fin troppo di lui, e dei suoi giochetti era stufa.
-Non lamentarti, questa volta lascerò scegliere a te, avrai l'imbarazzo della scelta- provocandola ancora di più, nel avvicinarsi a lei. Lo sguardo freddo e serio, gli fece capire che lì non si scherzava affatto.
"Noo..e che non so, non sono esperta" la voce gli tremava, sembrava un passerotto smarrito.
"se vuoi posso farti tutti i compiti che vuoi" propose, senza emozioni.
Lyndon la osservo, in modo indescrivibile, corrugo le sopracciglia come per dire sei seria?
Poi rise, era in vena di ridere?
Guarda se doveva aver a che fare con un problematico, psicopatico, bipolare, violento, merdoso. E cos altro?
-Oh no non sei proprio vicina al tipo di punizione che volevo io- sospiro, quasi frustato. Ah lui è frustato?
-Ci sono tre opzioni sculacciarti penetrarti o entrambe decidi- da un espressione buffa, a super serio fu un attimo.
Non poteva averlo detto davvero?
Che bisogno aveva un ragazzo così bello e pieno di ragazze far una roba del genere?
La ragazza si sentì morire dentro, voleva scappare ma sapeva che lui l'avrebbe afferrata,quindi non era un idea plausibile.
-Dovresti decidere entro oggi non abbiamo tutto il giorno- era irritato.
Lei mosse solo il capo, non rispose, le parole gli morirono in gola. Si sentiva persa, spezzata ancor prima che lui gli torcesse un solo capello.
Lyndon si avvicinava, in modo cauto ma allo stesso tempo da falco.
Le distanze erano sparite, le sue mani sui fianchi della bionda, la spinse piano sul divano. A piccoli passi indietreggiando, tanto da caderci sopra.
In men che non si dica, erano sul divano stesi uno su un altro. Facevano la guerra con il solo sguardo.
In men che si dica, la situazione si capovolse, Selly stesa sulle ginocchia, i polpastrelli le accarezzavano il sedere coperto dal pantalone.
Bum.. Bum..
Uno schiaffo le fiondo i glutei, poi due,tre.
In mal modo lui, la scanso. Si reco in cucina, e poi di nuovo nel salotto.
Ritorno nel salotto, con un pacchetto di patatine. Mangiava beato e tranquillo, senza degnarla di una occhiata.
"Ha-i scel-to t-tu per me" spezzo quel silenzio assordante, era ancora tremante per l'accaduto, Lyndon era steso sul divano con le gambe accavallate se ne stava lì, manco fosse casa sua. Sembrava non aver sentito, o più plausibile fece finta di non sentirla.
Dopo poco se andò lasciandole un semplice bacio sulla guancia, continuava ad essere ancora più confusa.
L'indifferenza che gli aveva riservato la faceva sentire a pezzi ancora di più.
STAI LEGGENDO
SEI MIA CHE TU LO VOGLIA O NO (revisione)
Romance"CHI AMA VUOLE SOLO L'AMORE, ANCHE A COSTO DEL DOLORE." -Scordatelo, non sarò mai tua- urlò Selly. -Oh si che sei mia, sei mia più di quanto pensi, più di quanto la tua anima voglia accettare- rispose quasi in sussurro per poi baciarla. Selly una c...