<Che fai li impalata? Svegliati!> sollecitò Lyndon siccome non si era mossa.
Non voleva assolutamente ritornare su quel stupido discorso,era esausta, tanto per non cambiare.
"Non se ne parla" Sarebbe stato un vero disastro riparlare della sera precedente, le avrebbe fatto ricordare le brutte emozioni provate e, in quella circostanza non ne aveva voglia, e forse mai più ne avrebbe avuta.
"Ho bisogno di riflette, dovresti farlo anche tu." Ribadì Selly, pensando di trascinarlo via di lì con cattive maniere.
<A cosa devi pensare? A cosa?> le disse scrutandola serio, lei increspo la fronte.
Credevo fosse più intelligente..
"Sono successe troppe cose e io ho bisogno di capirci qualcosa per il mio benessere, tu non mi sei di aiuto quindi per prima cosa mi allontanerò da te; fidati farà bene ad entrambi!" Sospirò, un sospiro per esprimere la frustrazione, ansia e tristezza.
Desiderava essere capita al volo senza troppe chiacchiere, ma capì che in quella storia l'unica che poteva dare era soltanto e unicamente lei. Nessun altro. Nonostante Lyndon gli avesse preso gran parte di stessa, sapeva di avere ancora tanto da poter offrire a chiunque decidesse di amarla eppure la domanda momentanea era:Dopo tutto questo continuo prendere resterà qualcosa per me? Oppure non avrà scrupoli? Prenderà ogni parte di lei?<Prepara un bagaglio con le cose più essenziali> i suoi occhi occhi si sbarrarono interrogativi e, allo stesso tempo, brillare di una luce diversa.
Lyndon scattò in piedi come una molla, frapponendo di colpo distanza tra di loro, e la cosa gli piacque parecchio.
<Ora devi fidarti completamente di me> disse, incrociando le braccia al petto, capendo il suo non capirci effettivamente niente.La mente gli diceva di non farsi ancora abbagliare dai suoi strani modi, no. Era pur sempre una donna ferita, delusa e tradita in tutti i campi ma la curiosità di sapere dove la portasse era troppa, infondo lo aveva già perdonato donandogli, per l'ennesima volta il suo corpo e con esso anche l'anima. Tanto più male di così non si può si disse, quindi perché aspettare?
Ispezionando la camera, vide i vari abiti sparsi, li sistemo nella valigia che gentilmente Lyndon gli aveva preparato è così in batti baleno, tutto era pronto ma l'unica a non esserlo era proprio la sottoscritta. Non sapeva cosa aspettarsi, e non aveva neanche così tanta voglia di discutere, e porgli le mille domande, in realtà non voleva sentire il suono della sua voce arrogante, ne aveva fin su i capelli di lui, e del suo modo di fare. So tutto io. Tu sei mia e decido io per te. Era così confusa, si sentiva così spenta, lui la aveva ridotta così, ne era consapevole ma era un continuo contrasto con se stessa, era così dannatamente contraddittoria con quello che provava è quello che credeva giusto di dover fare. Voleva tutelarsi e poi ci andava al letto. Bah. Credo che non mi capirò mai, neanche io figuriamoci se lo possa fare qualcun altro.
La macchina era pulita, profumata e silenziosa. Era così silenziosa che Selly poteva sentire i respiri profondi di Lyndon. Il viaggio durò un'ora abbondante, nonostante il tragitto non fosse troppo lungo ci misero più del dovuto ad arrivare a destinazione. Erano le nove del mattino , il traffico ancora doveva sciogliersi nel centro della città. Lyndon venne ignorato tutto il tempo. L'unica volta che gli rispose, fu quando gli chiese se l'aria del finestrino che aveva appena abbassato gli dava fastidio. Lei aveva scosso la testa senza parlare.
Subito dopo essere arrivato nel parcheggio sotterraneo di una struttura, scese dall'auto e da gran uomo gli aprì la portiera. Insieme a Lyndon che gentilmente gli chiese come stesse. Questo era il suo modo di scusarsi? Quante personalità ha?
Selly lo seguì, salirono una rampa di scale, che la portò all'ingresso dell'edificio, al primo piano, dove c'erano delle segretarie dietro spessi vetri come quelli nelle banche. C'era un viavai incredibile, persone che entravano e uscivano."Cos'è questo posto?" La voce usci mozza, per aver parlato veramente troppo poco, anzi per niente.
<Capirai poi> la liquido velocemente, snervante era snervante, pure fin troppo. Ecco questo è Lyndon prima e gentile e carino, e poi ordina praticamente di fare silenzio; vorrei vedere lui in tutta questa faccenda.
Sempre più stanca. Si rallegrò pensando tra se e sè che sarebbe stato più facile del previsto svignarsela da quel luogo così affollato.• • •
Teresyna_
Oh che rottura di scatole questi "post autrice" e infatti sono la prima a non leggerli, ops sgamata😂😂
Però voi siete speciali, quindi sicuramente li leggete😂
Okay basta con le ciance, volevo dirvi che in questo periodo aggiorno di meno, dovete sapere che alterno momenti dove preferisco scrivere , e momenti dove preferisco leggere soltanto e aimè questo è uno di quelli. Ma vi prometto, che ritornerà presto la voglia di scrivere.
Ah e sono super aperta a ricevere consigli o qualsiasi altra cosa voi abbiate in mente. Baciiiiii cosmici a tutti💋💋
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SEI MIA CHE TU LO VOGLIA O NO (revisione)
Romance"CHI AMA VUOLE SOLO L'AMORE, ANCHE A COSTO DEL DOLORE." -Scordatelo, non sarò mai tua- urlò Selly. -Oh si che sei mia, sei mia più di quanto pensi, più di quanto la tua anima voglia accettare- rispose quasi in sussurro per poi baciarla. Selly una c...