Diciotto

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Un giorno come tanti, mentre stava per andare fuori a prendere una boccata d'aria fresca si ritrovo a origliare una conversazione che parve al quanto insolita, c'erano due ragazze a chiacchierare di un tipo strano che non solo a questa festa di cui si parla si era ubriacato come pazzo era totalmente sbronzo che sbraitava e diceva cose insignificanti alle orecchie della gente. L'altra aggiunse poi 'non ho mai pensato di poterlo vedere così vulnerabile e triste, chiunque sia stato a ridurlo così deve essere veramente parecchio speciale nessuno mai ci era riuscito' e l'altra di risposta gli rispose con tanto di labbruccio abbassato in espressione triste?
'povero ha avuto molte disgrazie e non ha mai trovato qualcuno che lo capisse veramente traltro è impossibile' Ma chi poteva mai essere? L'idea di Lyndon ubriaco fradicio si fece viva nella mente e istintivamente domandò alle due pettegole di chi si trattasse è la loro risposta non arrivò, arrivò soltanto una grossa risata. Ma sono stupide o cosa?
Gli prudevano le mani per il troppo nervosismo avrebbe volute spararle entrambe.

Strinse di più la presa sulla sigaretta ispirò così forte, che gli venne da tossire forte. Di solito non fumava ma quella situazione insostenibile, quello era l'unico modo di sfogarsi. Anche se una sigaretta che sfogo può avere sugli essere umani?

Il professor di psicologia entrò in classe senza dire niente, buttò tutta la sua roba sulla cattedra, afferrò il gesso e scrisse alla lavagna:
_{Dietro la maschera di ghiaccio che usano gli uomini c'è un cuore di fuoco}

"Perché reprime quello che si è? Non è poi così giusto per le emozioni che viviamo non creda professore?" Disse tutta di un fiato senza fare una paura, poi aggiunge "Perché deve essere così complicato?"
-Vedete perché la vita senza le complicazioni sarebbe troppo noiosa e chi sarebbe disposto a viverla?-  si rivolese a tutta la classe c'erano alcuni che lo guardavo scettici come per dire ma fa sul serio? E chi sembrava interessato. Riprese a scrivere alla lavagna però questa volta non era una frase ma bensì dei numeri. Psicologia può combaciare con matematica? Due materie completamente lontane tra di loro. In ogni caso non era in vena di concentrarsi sulla stranezza che era  quel uomo.
1-1=0  -Ce chi dice che questa sottrazione sia giusta, e chi dice che 1-1 fa sempre uno, quello che sto cercando di farmi capire che le cose tanto ovvie non sono poi così tanto ovvie, dipende dal punto da dove guardiamo c'è sempre un lato bianco e un'altro nero e sta a voi decidere quale scegliere per vivere la vostra esistenza sulla terra- Selly penso e ripenso alla lezione più volte come se quelle parole fossero un fitta nel suo cervello, tutto quel discorso centrava perfettamente con quello che stava vivendo. Calzava proprio a pennello.

Passano i secondi, minuti le ore e con loro anche i giorni. È la domanda sorge spontanea e di lui? Di lui non c'è traccia da nessuna parte,cercò di rintracciarlo ma il telefono era spento, sui vari social sembrava sparito anche lì. Voleva spaventarla? Beh ci era riuscito. Non c'è la faceva a non preoccuparsi,era troppo difficile mettere una pietra sopra sul passato e soprattutto su Lyndon.Tuttavia la sua preoccupazione passo in secondo piano concentrandosi sul da farsi per il compito di matematica. Il semestre stava per finire e doveva impegnarsi, si in cervellò cercando di essere il più possibile concentrata.

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Teresyna_
Questo capitolo doveva essere pubblicato domani, ma siccome parecchie di voi avete insistito lo messo per la vostra felicità, prima che me lo chiedete il prossimo lo metto domani contente\i? ☺️ E mi raccomando cercate di non reprimere le vostre emozioni, vivetele a pieno come meglio credete ve ne prego!

SEI MIA CHE TU LO VOGLIA O NO (revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora