Vetriquattro

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La vista si offusca, e non riuscì a tenere il controllo delle gambe che si ritrovò stesa a terra con tutti gli occhi puntati dopodiché più nulla. Buio totale.

Purtroppo quando si risvegliò da un lungo letargo si accorse di non essere dove doveva essere. Si guadò intorno, era rinchiusa in una specie di garage con al muro migliaia di foto con sempre la stessa ragazza, guadandola attentamente si accorse che era la stessa bimba dei suoi sogni, cresciuta. Perché quella bimba ormai ragazza era una persecuzione nella sua vita? Cosa centrava lei con Selly?
Non solo era vittima di uno psicopatico  ma anche di uno strano individuo che si divertiva a rapide la gente così dal nulla e senza motivo. Ma veramente non c'era un motivo per tutto ciò? Eppure sembrava tutto organizzato alla meglio. Sperava in qualcuno di buon senso gli spiegasse cosa succedeva.

-Oh finalmente ti sei svegliata bella addormentata- parlò una voce roca alle sue spalle, lei di scatto si girò verso di essa. Lo stesso ragazzo della sera precedente, un biondo riccio e aggiungerei anche stupido.
"C..cosa ..vuoi da me?" Disse titubante.

-Subito al dunque eh..ragazzina- disse,socchiudendo incuriosito gli occhi alla sommessa voce della piccola.
Era un suono gradevole, ma sospettava che Selly non dovesse esercitarlo molto.
-Allora ascoltami bene tu vuoi uscire viva di qui vero?- Selly sospirò al suono di voce inquietante e comprensiva del biondo. Non lo vedeva un killer, ma di certo non ci avrebbe giurato insomma era pur sempre uno che l' aveva rapita.
-Sperò  che tu abbia capito che qui non si scherza ragazzina- eh no, a questo credo che ci sia voluto un po' di tempo per incamerarlo. Ma ok.
-Conosci questa ragazza?- disse indicando una delle tante foto della rossa. Iniziava a non sopportarla, dai ma davvero era prigioniera per questa tipa?

"No chi è?" Dalla finestra del garage osservava il fiorire rigoglioso del giardino. Strano come il tempo cambi così radicalmente, ieri diluviava. Strana anche tu che ti metti a pensare al tempo in questa circostanza paurosa no? Eh si! Rido male.

-Ragazzina non mi prendere in giro che quella bella lingua che ti ritrovi la
taglio- la incitò a dire la verità, stringendole le mani e guardandola negli occhi per diffonderle più paura. Ma qualcuno lo interruppe, il portone si aprì e quest'ultimo appena entrato si accostò al sublime, avvicinandosi lo salutò e, scambiato qualche convenevole, sedette accanto a lui. Seduto lì da presso, chiese al biondo: -Allora?- l'altro era palesemente turbato, sicuramente quest'ultimo appena entrato era la testa di tutto questo avvenimento. Che fosse il capo..di che?
Di male in peggio, tutte e due la guardavano con uno stano ghigno sul volto che rendeva il tutto ancora più psicopatico e in surreale.

"Come posso dimostrarvi che questa ragazza non la conosco?" Chiese Selly inarcando le sopracciglia.
I due a detta, si guardarono negli occhi poi il biondo si alzò di scatto e sussurro qualcosa di incompressibile.
Un vivace rossore si diffuse sulle guance del capo, ma il modo in cui chino la testa faceva capire che non era affatto il capo di tutta quella strana storia. -Un'altra sconfitta- affermò il biondo con l'aria arrabbiata.
"Continuo a non capire.." sospirò Selly super esasperata e si guardò le scarpe con gli occhi pieni di lacrime, fece uno sforzo per mandarle dentro non voleva farsi vedere debole. Doveva essere forte sopratutto all'ora.

-La figlia del conte sta per unirsi in matrimonio con un nobile normanno, Lord Lucrez ha organizzato una grande festa in onore di questo sposalizio.Gira voce che sia stato indetto perfino un torneo in onore degli sposi. Giuly è la pupilla di Lord Lucrez. Maledizione dobbiamo fermarli- ascoltava la conversazione attentamente senza perdersi un dettaglio, sperando di capirci qualcosa ma sembrò addirittura impossibile. Nobile? Esistevano ancora i nobili? Senza dubbio parlavano in codice si allontanarono di un poco, li raggiunse un terzo ragazzo, erano appoggiarti allo schienale di una vecchia panchina. Tutti di bell'aspetto, si domandava il perché lei fosse li ,
cosa centrava in tutta quella storia.
-Sono passati molti anni e Giuly non è più una bambina..
-No hai ragione è una donna- concordò il più carino. Aveva la radice dei capelli neri, ma le punte bionde, uno shatush vecchio.
-Alberto è ancora una fanciulla in realtà- aggiunse il primo angustiato.
-Lord Lucrez non ha mai lasciato che lei decidesse qualcosa, quando è stata promessa in sposa a te era troppo piccola ed ora le cose sono cambiate- dopodiché si girarono tutti nella direzione di Selly e uno di loro disse sottovoce -state pensando quello che sto pensando io?- una grossa risata fuori uscì dalle tre bocche, che rimbombava nel grande garage immerso di auto e foto.
-Tutto il male che mi è stato fatto adesso io lo farò a te stupida ragazzina- sussurrò al orecchio di Selly, inarcò la testa al collo e la mordicchiò tirandole i capelli al indietro.
-Non dirmi che Lyndon ti ha ancora lasciata pura..- affermò con uno strano sorriso sulle labbra.
-Ricordati di chi stai parlando- ribattè prontamente qualcuno. A ciò il tipo che gli stava avvinghiato addosso si irrigidì d'istinto nell'udire quella voce ben nota, che vibrava di biasimo e sarcasmo.

SEI MIA CHE TU LO VOGLIA O NO (revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora