Capitolo Bonus

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PROLOGO UFFICIALE DI MAI PIÙ TUA , SEQUEL DI SEI MIA CHE TU LO VOGLIA O NO.

-E difficile da spiegare ma è giusto che tu sappia esattamente come siano andate le cose..- la signora Hanna, non che madre di Selly, sembrava intraprendere un discorso filosofico in un pomeriggio come tanti, dove erano intenti a stare sul divano con un bel the caldo tra le mani.
Selly in risposta mugolo disinteressata, non era la prima volta che iniziava un discorso di questo genere ma non lo aveva mai portato a termine; quindi non la prese così tanto in considerazione.
-Selly ascoltami- furente la signora ci riprovo, ma ricevette soltanto una occhiataccia dalla figlia maggiore quindi penso che forse lei non era ancora pronta o che addirittura non voleva sapere quello che c'era da sapere.
Si arrese all'istante, o perlomeno così fece intendere.

Il tanto adorato film, di cui Selly ne era completamente rapita venne bloccato bruscamente. Dopodiché il display dava nessun segnale, maledisse il mal tempo o chiunque gli avesse fatto salutare il segnale.
Imprecando si alzò dal divano e si diresse in cucina, nel tradito gli cadde la tazza con ancora un filo di the all'interno, e si accorse che quella decisamente non era la sua giornata. Quando una giornata deve essere no, lo è anche stando chiusa in una gabbia. Come si dice, la mala sorte arriva dovunque.
Sbuffo e raccolse i pezzettini di vetro, attenta a non tagliarsi.

In seguito senti delle voci ovattate che provenivano dalla sala pranzo, quindi contenta si recò in tutta fretta lì. Pensando stupidamente che forse era rinviato il film di poco prima.

Appena piombata li, si accorse che era un antico filmino in bianco e nero.
C'era un bimba più tosto tranquilla seduta sul prato morbido accanto a quel che era un altalena, più in là intravede invece un altra bimba uguale alla prima, che correva avanti indietro come una forsennata.
Una di quelle bambine che speri non incontri, altrimenti, sarebbero capaci di farti venire il mal di testa solo a guardarle.

Era carino guardare quel video, infondo riviveva momenti di cui ricordava ben poco.
Sua sorella gemella la raggiunse, e la abbraccio.
Giuly era la più emotiva delle due, mentre l'altra era apatica e scorbutica preferiva non avere affetti di questo genere. Ma forse non lo voleva realmente.

Per Selly essere legata in quel modo così assurdo a un altro individuo era una cosa strana, le sembra quasi di essere legata con le forze. Lei amava essere libera. Non avere legami, significava non aver problemi a dover far attenzione a non deludere qualcuno..ma purtroppo c'erano e se ne doveva fare una ragione.

Ancora un altro filmano, questa volta erano in casa. In una grande Villa, la telecamera non è effettivamente molto chiara, chiunque stava facendo il video non sapeva affatto realizzarlo o non era capace a star fermo, ma non se ne curo molto.
Dal quel poco che si vedeva, c'erano una donna è un uomo al piano superiore sembravano discutere, capì che quelli erano i suoi genitori.

Una bimba era tra la ringhiera cercava di riprendere il pupazzo che era caduto tra le scale, e nel recuperarlo cade. Non una caduta normale, scivola per le scale.
I genitori ancora intenti a litigare, non si accorgono della bimba, dopodiché il filmato si blocca. Evidentemente chi lo stava facendo, corre in soccorso alla bimba.

Quella bimba era chiaramente Selly.

Giuly ancora al suo fianco la stringe forte, per confortarla di qualcosa che ormai era troppo distante da quella che era ad ora la sua realtà.
Nonostante trovava inutile quel filmino, decise di starsene in silenzio.
Infondo era lì, viva e vegeta, non capiva il senso del perché così tanto rammarico per una cosa passata.
-Quella caduta ti sembrerà banale..invece non è così- la voce era bassa, era quasi un sussurro. Sembrava dolce, come l'arcobaleno dopo la pioggia, solo le cose erano l'inverso.
In questo caso, era l'arcobaleno prima della tempesta.
La quiete prima di un fulmine a ciel sereno.

-Quella caduta, ti ha portato a dimenticare tutto quello che avevi vissuto tempo a dietro, e non solo.- la difficoltà gli si leggeva in viso, Selly quasi provò pena per la madre.
-A fatto in modo che qualsiasi cosa vivessi in avanti, lo avresti dimenticato, ed quello che successo. Per questo non ti ricordavi di Leonardo, e nemmeno di Lyndon non che tuo futuro è legittimo sposo.-
Solo a sentirlo quel nome, le sue gambe gli sembrarono fatte di gelatina che di lì a poco sarebbero divenute gocce al suolo.
-Come Giuly era la promessa sposa di un grandissimo Lord, però poi le cose sono decedute, nessuno di voi due ha rispettato i patti e quindi questo a scatenato una guerra tra le due possenti famiglie. Quella di Lyndon e dell'altro lord- il suo nome sembrava quasi impronunciabile, alla signora Hanna solo a nominare il nome del altro attentissimo lord gli faceva ribrezzo. Selly la poteva comprendere esattamente.
E quello che gli succede ogni volta, che sente il nome di di.. quel viscido.

Dopo un lungo respiro, che assomigliava quasi di liberazione continuò: -Ecco perché Lyndon pretendeva te, ecco perché tutti quelli non si avvicinavano a te, perché tu eri e sei la sposa di uno dei figli più potenti al mondo! - lo disse con una tale tristezza, si leggeva inquietudine nei suoi occhi.

(...)

"Tutti ci facciamo male, ragazze. È inevitabile...questo è il peso da portare per esistere"

SEI MIA CHE TU LO VOGLIA O NO (revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora