Quando i suoi occhi nocciola intrecciarono quelli di Lyndon di un azzurro impressionante, si accorse che erano lucidi di felicità come se con quell' affermazione lo avesse appena salvato da chissà che cosa. A volte dimenticava che lui come lei era umano e come ogni umano pensava, chissà a cosa stava pensando. E se i suoi comportamenti erano dovuti in conseguenza a quelli di Selly? E se fosse veramente così? quindi ogni volta che le faceva male e perché si sentiva ferito?
<Non lo sei, non potresti mai esserlo>con quella semplice frase scateno in Selly un putiferio dentro, batticuore, fuochi d'artificio, farfalle, tremolio, ansia, paura, amore, tenerezza è così andando avanti ancora e ancora.
Le parole non gli uscivano, riuscì solo a baciarlo forte. Ma poi si fermò rendendosi conto di essere a scuola e in corridoio, guardata male da alcune ragazze. Pensandoci era la prima volta che la baciava davanti a tutti, di solito la derideva nonostante sapevano tutti tranne lei che lui era pazzo della sua piccola Selly da sempre. Per questo nessuno doveva avvicinarsi, ed era chiaro a tutti.
"Credo di amarti" disse un soffio che la fece incupire sentendo la sua stessa voce dirlo. Capì immediatamente di aver commesso un errore,non avrebbe dovuto dargli questa certezza. Non sapeva cosa provava realmente per lui, insomma c'erano giorni dove sembrava che senza di lui non poteva starci e dove avrebbe voluto non vederlo mai più. Il suo sguardo con cui la guardava doveva avergli trasmesso il suo scetticismo <Hai lezione vai> così andò in classe con ancora il suo sapere addosso, con ancora le mille emozioni e ripensamenti in corpo. Non aveva voglia di ascoltare la lezione, voleva lui.
Ma lui la voleva allo stesso modo come lei lo desiderava? Questa era la domanda del secolo.Da lontano intravide occhi verdi, Aron, si precipitò da lui che appena la vide sbianco e fece due tre passetti indietro.
-Per favore non voglio altri problemi- si affrettò a dire senza respirare. Stava palesemente bene se non fosse per un grande cerotto sulla testa ma niente di grave.
"Volevo solo sapere come stavi, e scusarmi del comportamento di Lyndon delle volte non lo capisco neanche io mi dispiace davvero tanto" disse davvero sincera, abbasso la testa in segno di gratitudine glielo doveva.
Senti una mano sulla spalla, alzo gli occhi ed era Lyndon, oh no. Per favore non sbraitare non sta succedendo nulla, i suoi occhi lo imploravano di non dire nulla.
"Ciao Lyndon per favore ci lasci da soli" disse Selly con un filo di preoccupazione per la sua reazione, insomma gli episodi precedenti non la facevano stare tranquilla si aggiungeva il fatto che sapeva benissimo che la calma non era il suo forte, per fortuna fece quello che gli aveva chiesto, però prima di andare via lancia un sorrisetto a Aron, che a quest'ultimo gli venne un tremito alla mano. La bionda era molto attenta hai particolari.
"Senti non voglio crearti altri problemi quindi ti lascerò in pace, ci tenevo a farti ancora delle scuse" disse sorridendogli amorevole lui contraccambio.
-Non preoccuparti non è colpa tua-bene quel che finisce bene.Non poco distante di li c'era Lyndon intento a fumare una sigaretta insieme a lui c'era anche il suo amico Zac, che non era nei paraggi da un po' , che fine aveva fatto? Rise, alla sua troppa curiosità. Si avvicinò ai due, Zac la saluto con un cenno della mano e poi si allontano.
<Allora di cosa avete parlato?> subito diretto all'obiettivo.
"Mi sono scusata niente altro" disse normalmente guardando le scale.
<Cosa avevate da sorridere?> il tono era impassibile per un attimo sembro quello dei primi tempi. Certo che era proprio stato attento. Spia bene.
"Ma...nulla" esita, quella domanda le aveva mandato un scossa negativa.
<Come nulla? Cosa è successo cazzo?> ok stava fraintendendo.
"Mi sono semplicemente scusata e questo ci ha portato a sorridere" giustifica.
<E allora perché cazzo hai esitato? Poi puoi sorridere solo me> era serio.
"Dai che sarà mai" disse ridendo, la sua gelosia la faceva ridere di gusto. Era bello. Mazza se lo era.
<Questo lo deciso io> la guarda con disappunto, lo stava irritando e infatti lei se ne accorge e si ricompone ritornando seria subito. Sbuffa e si passa una mano nei capelli biondi ondulati.
<Non voglio che ci parli più> continuo, guardando ogni suo movimento come per studiarla meglio.
"Ma quante storie..non succede nulla se ci parlo, non fare il capriccioso" lui la guardò in modo veramente orrendo, nel suo sguardo c'era un misto di odio e i suoi occhi diventarono più scuri, il celestino venne invaso dalla pupilla nera. Oh cazzo cosa aveva fatto.
<Te lo faccio vedere io il capriccioso> affermo tra il divertito e l'arrabbiato.
Si incamminò nel lungo corridoio, lasciandola lì da sola. Non capiva il senso di ciò. Cosa aveva in mente? Sicuramente niente di buono.
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SEI MIA CHE TU LO VOGLIA O NO (revisione)
Lãng mạn"CHI AMA VUOLE SOLO L'AMORE, ANCHE A COSTO DEL DOLORE." -Scordatelo, non sarò mai tua- urlò Selly. -Oh si che sei mia, sei mia più di quanto pensi, più di quanto la tua anima voglia accettare- rispose quasi in sussurro per poi baciarla. Selly una c...