Quarantuno

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{Per chi non si ricorda vi invito a rileggere il capitolo ventitré,
baci piccoli unicorni.}

Il tempo volava, tanto da non accorgersi che stava per spuntare il sole. Per Selly restare lì nelle braccia di Antonio, era come respirare area pulita. Sentirsi viva,senza preoccupazioni, gli era mancato da morire. Per quel attimo di sollievo gliene sarebbe stata grata, per l' eternità.

A un tratto cadde il silenzio più assoluto,senti dei passi lontani. Qualcuno stava correndo, e quando si ritrovò Leonardo davanti a se, impallidì. Aveva l'aspetto stanco, come se avesse corso dal Italia fino a lì,
ma la sua espressione era una delle più cupe che poteva esserci, la fissò dalla testa ai piedi più di 10 volte come se non fosse sicuro, che lei veramente fosse li. E poi si lasciò andare il respiro che aveva trattenuto -Oh Selly stai bene, grazie a dio- disse scollando le spalle, come per togliersi un grandissimo peso.
"Perché dovrebbe essere il contrario?" Disse Selly, confusa.
Lo vide riprendere fiato e con la voce mozza, sussurro a mala pena di dover stare lontana da Lyndon, che non avrebbe neanche immaginato di cosa era capace di fare. Perché ora? Perché me lo dici ora e non prima? Stupido bastardo gli avrebbe voluto urlare, scagliandosi contro di lui ma poco dopo si senti sollevare da terra, e poi, cominciò a spostarsi nel buio.

Lyndon raddrizzo le spalle e andò verso di loro, fermandosi a un metro di distanza. La gola si chiuse, quando vide Leonardo, riferirgli qualcosa, qualcosa di veramente oscuro o per lo meno così a lui apparve. Era preoccupato, gli occhi di Selly luccicavano, si sarebbero potuti vedere anche da un miglio di distanza, ma ormai erano diventati di un nocciola spento.

Iniziò tutto quel maledetto giorno, Selly era disperata e gli si leggeva in faccia, quindi decisi di raccontarle tutto, portandola in un posto, che le avrebbe fatto capire tutto alla perfezione ma purtroppo la fortuna, non è mai stata dalla mia parte un'auto di grossa cilindrata, ci sorpassa il che sembrerebbe normale se non fosse per il fatto che ci bloccò la strada, e purtroppo io quel auto la conoscevo bene, sapevo già, chi erano, è cosa volevano, quindi in fretta e furia li raggiunsi, nascondendomi dietro la loro auto così da non permettere alla mia adorata Selly di vederci.
-Vedo che l'hai trovata- disse Leonardo, soltanto con il tono di voce che sentii mi fece aumentare il mio strato di rabbia, ma feci un profondo respiro e cercai di calmarmi il più possibile, mentre il mio pugno si chiudeva forte lungo i fianchi, e le unghie mi entravano nella pelle per la troppa impazienza di ucciderlo.
<Non la devi neanche guardare>lo minacciai, con la voce è soprattutto con lo sguardo ma a lui sembrava non fargli effetto. E infondo lo capivo, era un ragazzo innamorato, se mi avessero portato via Selly avrei fatto la stessa cosa, se non di peggio; ma di certo fingersi suo cugino non era stata al quanto una buona idea.
-Lei era mia, era la mia promessa sposa- i suoi occhi era infuocati dalla rabbia,si perdevano nei miei. Senza dubbio lui era il più temuto, di tutti i tempi, era il figlio prediletto del grande Lord Lucrez, ma ovviamente contro di me, avrebbe perso chiunque soprattutto quando centrava lei, la MIA lei.
<A giusto perdendo lei, tuo fratello ti ha preceduto sposandosi Giuly in modo che ereditasse tutta la ricchezza di tuo padre, e lasciandoti marcire nella povertà,non che tu non lo fossi già prima> sputai il boccone più amaro che poteva esserci, ne ero consapevole per lui era una vera e propria pugnalata alle spalle. Soddisfatto della mia risposta, girai le spalle e tornai in dietro ma lei era scomparsa. Quel bastardo, aveva messo in atto il piano più stupido che avesse mai fatto, rapirla non sarebbe bastato per portala via da me. Nessuno mai ci sarebbe riuscito.

È allora in quel preciso momento, quel verme, era davanti alla sua adorata a raccontargli chissà quale storia inventa.
Un urlo isterico lo fece svegliare dai suoi pensieri, e si guardò alle spalle e poi davanti a se.

Andando contro a quanto il suo cervello stava rivivendo,si ritrovò improvvisamente Selly sulle sue spalle.
Non doveva assolutamente sapere la verità, in mano a qualcun altro. Doveva scoprire la loro verità, dalla sua bocca. Unicamente sua, in modo che le cose non venissero travisate.

• • •
Teresyna_
I nodi stanno venendo al pettine, che ve ne pare?
Ovviamente i ricordi di Lyndon li ho scritti in prima persona, perché mi sembrava giusto far così, ma se per voi non va bene sono pronta a modificarla.
Mi avete detto che stavo trascurando la storia, è per la vostra unica e immemorabile felicità ho deciso di farvi questo piccolo regolo; prima che vada per l'ennesima volta in vacanza.
Ah e mi raccomando siate FELICI!!!
💋💋🦄

SEI MIA CHE TU LO VOGLIA O NO (revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora