Il racconto parla in alcuni tratti dal punto di vista di Lyndon, fate distinzione tra questi, e spero sia stata brava anche se non sono abbastanza esperta a raccontare episodi erotici o scene d'amore come preferite chiamarle. Ovviamente se siete contrarie a 'queste scene' non leggete. In ogni caso buona lettura e non dimenticate di lasciare una stellina.
Per tutta la giornata è anche lì domani non fece altro che ignorarlo pretendeva delle spiegazioni che affinché non gli venissero date le cose non sarebbero cambiate. Lui sembrava essere intenzionato ad assecondare il suo comportamento, quindi se ne stava lì beata a godersi quella tranquillità che sperava durasse ancora per molto.
Mentre erano intenti a fare colazione lei e suo cugino, avevano programmato di andare al cinema e poi farsi un giro in città, ma poco dopo suonò il campanello e ovviamente Selly si precipitò ad aprire ansimante per la troppa corsa che quasi non cadeva sulle scale. Aveva indossato una gonna stretta a tubino con una maglia corta di cui si intravedeva la pancia piatta.
Spalancò gli occhi appena si ritrovo Lyndon in tutta la sua bellezza, si paralizzo nel vero senso della parola entrò in panico più totale.
"Ehm.. ciao Lyndon che ci fai qui?" Riuscì a dire in modo poco carino.
A un tratto senti un'altra presenza al suo fianco, era stata affiancata da Leonardo che non sembrava avere una bella cresta.<Buongiorno caro> disse piuttosto freddo al cugino della bionda.
<Buongiorno Selly mi dispiace averti fatto aspettare, so che il nostro appuntamento era circa un quarto d'ora fa> Che cosa significava questo suo comportamento?Interrompe la sua giornata, finge di avere un appuntamento con lei...una bella faccia tosta,non c'è che dire.
-Buongiorno, signorino Foster, si accomodi pure. Stavo per andarmene-disse in fretta Leonardo, si allontanò subito. Si conoscevano già?
"Non ho intenzione di stare un secondo in più con te, la direzione della porta è proprio dietro di te" sbottò lei.
<Avevate l'aria di chi si stava divertendo prima del mio arrivo è
così?> la guardò intensamente, e Selly rabbrividì di paura.<Delle volte dimentichi che sei mia> si sporse verso di lei con espressione minacciosa.
"Scordatelo, non sarò mai tua"urlò Selly.
<Oh si che sei mia, sei mia più di quanto pensi, più di quanto la tua anima voglia accettare> rispose quasi in sussurro per poi baciarla.
Cercò di mantenere le distanze, cosciente che ormai aveva già perso in partenza. Un potere su di lei mai visto.
Chiuse la porta, imprigionandosi nella sua stessa gabbia."Perché sei qui?" domandò mezza soffocata, era troppo vicino che sentiva il suo respiro contro le labbra e poteva contare le pagliuzze d'oro nel azzurro dei suoi occhi.
<Già te lo detto perché sei mia> disse con voce estremamente ferma e sicura.
<Adesso basta giocare> continuò con lo stesso tono,la caricò in spalla e si diresse nella stanza buia di Selly la trascinò sul letto. Non si ribellò, si lascio trasportare dai sensi ed all'istinto. Il respiro era veloce, contratto, ma in uno stato di trepidazione. Ogni tanto un tremito ma aumentava la curiosità ancora di più. Testa appoggiata allo schienale del letto.Silenzio.Voglie. Le labbra di lui, vellutate, vive, maliziose, mettevano a nudo ogni atomo della sua femminilità.
<Oh Selly>le disse in un sussurro, la bocca ancora sulle sue labbra.Un gemito roco, di gola. Cristo,era meravigliosa! Baciava come una ragazzina timida, alle prime armi ed era proprio così. Tuttavia percepì la voglia di una grande passione. La sentì aderire al suo corpo eccitato e ricambiare il bacio con entusiasmo.
I loro sguardi erano pieni e, muti, dicevano tutta la loro immensa emozione, che in nessun altro modo sarebbero riusciti a dire.
Con la stessa intensità quell'emozione si espandeva nel loro bacio. La lingua di Lyndon entrava piena di desiderio nella bocca di lei.
Quella forte emozione di sguardi e baci si prorogava a tutti i loro sensi e si sentivano dentro un'immensa, nuvola. Il loro desiderio, intenso vibrava forte in loro.Le pizzicò un fianco, gettò la testa all'indietro, in preda al piacere.
I capelli le ricaddero sulle spalle, come una chioma bionda di seta e lui vi affondò le dita della mano, mentre l'altra continuava a percorrerle il corpo.
<Ti voglio>
"Oh, si" ormai era travolta da quel piacere divorante, dimenticando di essere vergine in tutti i campi.
Selly si sollevò la gonna e allargando le cosce per lui. Era sensuale, nella sua innocenza.
Eppure, invece di affondare immediatamente dentro di lei, le dedicò un sorrisino ironico.
<Oh, no piccola.Ti voglio tutta nuda, sotto di me.>
Lei arrossì e si morse il labbro. Pareva preda di una battaglia interiore.
"Non..mi sono mai spogliata davanti a nessuno"
<Lo immaginavo togliti i vestiti e ti dimostrerò che non c'è nulla di indecente nella nudità non devi vergognarti>
Selly tornò a tormentarsi il labbro, come se stesse valutando la sua risposta. Poi, lentamente, si sollevò per sfilarsi tutti i vestiti. Quel semplice gesto parve terribilmente erotico, fatto da lei. Lyndon la fissò con occhi bramosi. Dio, se era bella!
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SEI MIA CHE TU LO VOGLIA O NO (revisione)
Romance"CHI AMA VUOLE SOLO L'AMORE, ANCHE A COSTO DEL DOLORE." -Scordatelo, non sarò mai tua- urlò Selly. -Oh si che sei mia, sei mia più di quanto pensi, più di quanto la tua anima voglia accettare- rispose quasi in sussurro per poi baciarla. Selly una c...