Dodici

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"Dannazione mia madre" urlo Selly di punto in bianco. Spiegata la situazione, lui gentilmente l'accompagnò a casa.

In auto l'unica cosa che spezzava il silenzio tra di loro era lo stereo, non vedeva l'ora di arrivare, quella strana tensione era insopportabile.

Arrivata a casa si senti sollevata.

Cerco di fare il meno possibile rumore, ma inutile dirlo che non era servito a nulla, si ritrovo sua madre al sobbarco incazzata nera, iniziò a fargli una bella ramanzina,
erano passate esattamente sette ore, da quando l'aveva avvertita di tornare a casa, ma lei aveva la testa da un altra parte per ricordarlo in tempo.

Di giustificarsi, non gli potete passare nemmeno minimamente per la testa perché la signora Hanna, non la fece neanche respirare.

Certo che giornata di merda.

Maledetto Lyndon e i suoi dannati, occhi che ti mandando in tilt guarda che mandando te pure in tilt.

E continuavano così per un po' le voci nella sua testa, per poi sprofondare in un sonno profondo.

Il sole batteva leggero sulle lenzuola del piccolo letto, a una piazza di Selly.
Un lamento le fuori uscì, per poi ascoltare suo fratello Frank urlare qualcosa, con qualcun altro non aveva voglia ne di alzarsi ne tanto meno di sentire quel baccano appena sveglia.

Una voce maschile attiro la sua attenzione, è così in batti baleno si alzò si lavò è tutto. Indossò dei pantaloni attillanti neri con una maglia del medesimo colore. Di fretta scese le scale per scoprire chi gli aveva dato un buongiorno del genere.

Dopo una giornata come quella precedente, aveva addirittura timore di uscire da quella porta. Voleva e sperava in una giornata tranquilla .

-Ciao Selly certo che ti ricordavo bella ma ora...sei proprio wow- la guardò dalla testa ai piedi come un pervertito. Quel volto gli era nuovo,chi era?

"Ehm...grazie ma..tu chi sei?" era parecchio imbarazzata, si domandava del perché sua madre avesse fatto entrare un tipo così, a proposito di sua madre dov'era finita? Proprio in quel momento doveva sparire? E se era da sola in casa? Panico.

-E Leonardo nostro cugino- disse il suo piccolo fratellino, dalla voce tanto sottile e dolce che quasi quasi lo avrebbe definito un dolce al cioccolato. Aveva fame e questo la portava a pensare e fare paragoni stupidi.

-Verrà a stare da noi per un po', dormirà nella stanca con Frank- sbuco dall'altra stanza anche sua madre.

"Cosa?..io ho un cugino?" Sbotto Selly.

Sua madre gli aveva sempre detto di non avere pareti e ora dov'è sbucato questo? Lo sapeva non era il massimo dell'accoglienza ma non c'è la faceva
ad avere un ragazzo in casa.

-Che entusiasmo- disse con sarcasmo il cugino, si fermò a osservarlo un po' aveva dei capelli castano scuro gli occhi dello stesso colore una pelle bianca, è un fisico asciutto niente male.

"Così dal nulla nasce un parente tra altro anche parecchio cresciuto eh mamma tu al riguardo cosa dici? Avete i super poteri o cosa?" era terrorizzata all'idea di dover affrontare il suo passato dove giravano troppi segreti

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"Così dal nulla nasce un parente tra altro anche parecchio cresciuto eh mamma tu al riguardo cosa dici? Avete i super poteri o cosa?" era terrorizzata all'idea di dover affrontare il suo passato dove giravano troppi segreti.

-Ci sono cose che saprai al momento giusto- disse irritata Hanna dopo che si fu incamminata all'uscita del abitazione. Ah fantastico scappa come una ragazzina. Era contenta che sua madre andò via, tanto non gli importava di saperne di più.
In tanto c'era ancora il suo cosiddetto cugino a fissarla smarrito. Povero lui non c'entra niente con tutto quello.

"Come ti chiami?" la domanda più infantile che ci sia, ma è sempre utile per iniziare una conversazione.

-Cosa?- rispose, suo cugino, con un strano ghigno sul volto.

"Il tuo nome? Non ci sentì?" alzando un tantino la voce, e usando un tono beffardo.

-Leonardo e tu sei Selly la scorbutica lo so- oh ora anche le battute, simpatico. Ma proprio per niente.

"Sei italiano?" cercò di essere gentile ma gli risulto alquanto difficile.

-Yes chica- un italiano che risponde in spagnolo non è il massimo ma ok.
Farai finta di niente,dimentichi qualcosa? No..si la scuola cazzo. L'unica responsabile la sua vocina.

"Devo andare" prese un cornetto al volo e si diresse a scuola dove tutto era perfettamente come il giorno prima. Niente di nuovo. Soltanto noia.

Le lezioni proseguirono normalmente senza nessun problema a parte uno che si fece la pipì addosso perché il prof non gli permise di andare in bagno al quanto imbarazzante, ma anche parecchio divertente. Povero.

<Hey dove vai tutta sola?> eccolo.

"Da te" sussurro lei arrossendo era stata dolce per una volta, troppo cioccolato gli faceva male.

<Menomale perché io stavo facendo lo stesso> si avvicinò e la bacio con trasporto. Non ti fidare! Non ti fidare!
Non la lasciava in pace, non gli lasciava vivere quel momento così intenso. Sembrava un'altro, da un giorno al altro. Una persona può cambiare così facilmente è all'improvviso? Aveva fatto dei gran passi avanti e di questa cosa era orgogliosa perché lei era la ragione del suo cambiamento, nonostante questo c'era qualcosa che non la convinceva al cento per cento.

"Ah? Non stavi andando a scopare con qualcuna delle tue troie?" forse era questo il pensiero che non riusciva a farla stare tranquilla? O altro?

<No>rispose secco sorridendo.

"E lo farai ne prossimi giorni?"aveva quasi paura di una sua risposta.

<Vuoi che lo faccia?> incurvo un sopracciglio, sembrò deluso.

"Questo puoi deciderlo solo tu no?" voleva provare a se stessa che non era cambiato realmente, e con questa domanda sicuramente lui sarebbe caduto nella sua trappola. Non si fidava , e come biasimarla chi si sarebbe fidata? Di certo non voleva comportarsi come una cieca.

Nel suo viso traspariva delusione come se si aspettasse altro, ormai lei aveva imparato a leggere i suoi occhi.

<Già> disse a bassa voce come per non farsi sentire.

Era veramente deluso o così sembrava agli occhi di Selly, che si stava torturando le dita delle mani.

Voleva di nuovo quelle labbra sulle sue, ma quello che voleva di più e che lui fosse finalmente solo suo.

"Io non voglio essere solo una delle tante per te, non voglio" disse in un sussurro continuando a torturasi le mani, trovando questo movimento molto interessante infatti lo guardava. Ma che interessante, tu stai sfuggendo allo sguardo di Lyndon. Eh si, era proprio così. Si era liberata di un peso, ma gli costò molto.

• • •
Teresyna_
L'arrivo di Leonardo porterà altri guai? Cosa gli risponderà Lyndon? Vedremo, intanto volevo ringraziare tutti siete gentilissimi è carinissimi. Vi auguro di passare una bella giornata baci cosmici 😂💋 Ah l'appuntamento è tra due giorni.

SEI MIA CHE TU LO VOGLIA O NO (revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora