Ventuno

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<Visto che tua madre non c'è stanotte verrai a stare da me> disse Lyndon con tono di chi non avrebbe accettato un no come risposta. Mosse un po' la mano in aria come per allontanare un mosca fastidiosa che le avesse appena ronzato accanto al orecchio,era così ogni volta che lui parlava odiava addirittura la sua voce, odiava tutto di lui più del sempre.

Ogni volta che rientrava in quella enorme villa una strana sensazione la assaliva,si girò in continuazione muovendo  i capelli che svolazzavano da una parte all'altra, in cerca di qualcosa che le facesse capire perché aveva quella strana sensazione che decifrasse paura? Improvvisamente gli passò agli occhi l'episodio del dondolo, e così continuando la immaginò proprio seduta sullo sgabello della cucina davanti a lei fissarla con espressione divertita, numerosi brividi le percosse il corpo. Erano talmente successe di quelle cose che quel episodio gli era passato in secondo piano.
"P-posso farti una domanda?" Disse in un soffio a Lyndon alle sue spalle che era intento a cercare qualcosa nei cassetti del soggiorno gli lancio un occhiataccia e le rispose un secco e antipatico no.
"Prima in questa casa abitava per caso..una ragazza dai capelli rossi?" Non si perse d'animo voleva sapere se fosse mai esistita questa ragazza, almeno che non stesse diventando pazza. Probabilmente.
Lui di scatto alzò la testa dai cassetti che un attimo prima sembrava stesse cercando qualcosa di veramente indispensabile, la sua espressione era sbalordita la sua bocca si aprì di poco ma poi subito la richiuse con la mano. Aprì e socchiuse le labbra per alcune volte, si capiva chiaramente che lo aveva colto alla sprovvista. Non sapeva rispondere? Strano per un tipo come lui, con la risposta sempre pronta.
Vorresti rispondere alla mia dannata domanda siccome vorrei andare a dormire cazzo? Aveva troppo sonno per affrontare qualsiasi discorso, figuriamoci per parlare di qualcosa di cui non gli interessava neanche perché dovrebbe interessarmi? Le ripeteva la sua vocina, beh forse perché continua ad apparirti nella tua vita? Manco fosse una madonna. Adesso era arrabbiata non voleva diventare pazza per questa storia doveva finire e basta e si disse che forse era meglio se ne stava nel suo.
<Tu..tu come fai a saperlo?> troppo tardi, dovevi tenere quella tua boccaccia zitta prima.
Cosa avrebbe potuto rispondergli? Che aveva delle allucinazioni? La avrebbe sicuramente rinchiusa in un manicomio come caso clinico grave.
"Ma tu devi rispondere alle domande sempre con altre domande?" Mai una cosa semplice con lui eh.
Sembrava titubate, inizio a martellare il piede sul parkè ripetutamente, ma nonostante questo non si scompose dalla sua espressione solita.
"Allora, abitava qui o no?" Determinata era determinata.
<Si ma per pochi giorni> sospirò guardando a terra continuando ad agitare il piede. Era nervoso.
"Ed ora dov'è?" Lui questa volta la guardò sgranando gli occhi ancora incredulo per quell'argomento, fece alcuni passi in dietro andando a sbattere contro un mobile di cui era appoggiato una statua minuta di valore senza farlo apposta udì un rumore forte cadere a terra. Oddio. Rotta in mille pezzi, serro la mascella e corse via al piano di sopra lasciandola da sola in quello enorme soggiorno chiuse gli occhi a vista di una altra scena farsi viva dentro di lei. Non voleva starci li tanto meno da sola. Lo chiamò a gran voce , ripete "Lyndon" una quindicina di volte non avendo risposta iniziò a cercarlo e aprendo tutte le camere una più grande è bella del altra.

Lo trovo nella penultima stanza steso sul letto a pancia in giù, ancora vestito e sulle coperte non ancora alzate. Incredibile come potesse essere così affascinate quel ragazzo anche in circostanze dove l'unica cosa che si sarebbe merito era un grandissimo calcio nelle palle e non di certo quei pensieri. Andò a stendersi al suo fianco, accarezzò i capelli corvino che quella sera sembravano ancora più corvino del solito, lo guardò con gli occhi socchiusi e lei ritrasse immediatamente la mano.
<Continua> sussurrò affermandogli la mano e rimetterla tra i suoi capelli neri.
<Mi piace> continuò con voce supplichevole, per farla continuare siccome non era intenzionata a muovere le dita.

Prima di sprofondare in sonno profondo si guardarono intensamente.

SEI MIA CHE TU LO VOGLIA O NO (revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora