Ventinove

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Mentre dormiva beata e tranquilla, sì ritrovò sul gelido pavimento. Avrà fatto un brutto sogno? Probabilmente dal troppo muovermi sarà caduta? Si guardò intorno e non c'era nessuno. Perfetto ritorno nel mio adorato letto e mi posiziono per tornare a dormire. Appena mise in pratica quello che aveva pensato, sbuca dal nulla Lyndon che urla come un pazzo squilibrato <Sveglia dormigliona mia> ma? Si rende conto che sono le 7 del mattino? Che a mala pena mi reggo in piedi?

"Ma sparisci, ho sonno" non aveva voglia di vederlo normalmente, figuriamoci di essere svegliata in quel modo così assurdo. Ovviamente lui non demorde e continuò a disturbare il suo adorato riposo.

Sì scaraventò sul suo piccolo corpo facendogli  un fastidiosissimo solletico <Alzati, forza che c'è una sorpresa per te> Pensava veramente di addolcirla con una stupida sorpresa? Realmente ci credeva? Il suo nervosismo sale alle stelle.
"Allora ascoltami bene, oh ora mi hai stancato per davvero." Sospirò mettendosi a sedere sul letto contemporanea posandosi una mano tra i capelli biondi, per sbollire la rabbia. "Primo ti presenti a casa mia così dal nulla e non sei nessuno per poterlo fare. Secondo penso che tu abbia dei problemi seri per non capire che non basterà, una sorpresa del cazzo a farmi cambiare idea su di te, e su noi, e terzo e, ultimo punto,  il piccolo è inutile insignificante mostriciattolo sei sempre stato tu,sai perché? sei così povero che credi di renderti forte facendomi del male, costringi me ad amati ma la triste realtà e che tu sai in cuor tuo che mai nessuno potrà amarti di sua spontanea volontà.. dai insomma guardati sei un fallito e la conferma di tutto sono i tuoi genitori che hanno preferito darti via più tosto che avere un tipo come te affianco!" Sapeva che le parole potevano far male più dei schiaffi. È lei decisamente ci sapeva fare. Non lo degno di uno sguardo, forse per non guardare nei suoi occhi il suo mondo distruggersi a causa sua.
Credeva che dopo avergli lanciato quella bomba cattiva, che senza dubbio lo uccise, potesse ferire lei quanto lui, ma quella volta non fu così.

Perché trattenere di far male qualcuno? A cui non fa altro che farcene? Non c'era motivo per non farlo, lei non ne era mai stata in grado di farne ma da quel esatto momento decise di ricambiare con la stessa moneta. Ed non è sbagliato si convinse tra i sensi di colpa.

Delle lacrime solcò il suo piccolo viso senza poter far nulla per impedirlo. Si appoggiò al muro, il corpo scosso dai singhiozzi. Lyndon se n'era andato, forse per sempre o solo finché non fosse lei ad andare da lui, ed questo non fece altro che rompere di più in mille e mille pezzi il suo cuore. L'errore più grande di Selly e avare detto: Lui cambierà.

Sì immobilizzo lì, in mezzo alla stanza, quasi a un passo da lui. Era quello che voleva, non vederlo mai più, e allora perché il suo cuore si era appena tuffato nel vuoto?

SEI MIA CHE TU LO VOGLIA O NO (revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora