Un raggio di sole trapassava dalla piccola finestra di camera sua, la piccola Selly ebbe difficoltà ad abituarsi alla luce si affrettò a prepararsi per non far tardi anche questa mattina come tutte le altre.
Mentre camminava beata, nei corridoi della scuola con la testa chinata nella borsa per cercare, l'mp3, andò a sbattere contro qualcosa o per meglio dire contro qualcuno, fatalità.
Sbadatissima e stupida Selly.
I suoi occhi si persero dentro a certi occhi così fantasticamente smeraldo. Aveva due pietre al posto degli occhi.
Alto 1,85 circa, il suo viso si colorò di un rossore pomodoro.
Le regalo un sorriso amorevole, e sempre n modo amorevolmente disse -
-Dovresti fare attenzione, fanciulla-
E quel nomignolo non fece altro che farla arrossire ancora di più, si sentì le guance in fiamme tanto che pensasse che li a poco scoppiasse un incendio.Non poté ribattere che, venne afferrata in modo brusco, dal suo perseguitare che, guardava il ragazzo sconosciuto in modo inquietante, e di risposta l'altro, alzo le mani a segno che non stava succedendo nulla.
Come è possibile che tutti sembravano in dovere di dovergli dare delle spiegazioni per tutto?
Chi era? Sto cazzo.La trascino fuori dal edificio, in un modo veramente poco consono.
Nel retro della scuola, regnava il silenzio, erano tutti a lezione. La situazione si metteva di male in peggio.
La presa sul braccio era salda, e Selly non riusci neanche a pensa un secondo di darsi alla fuga.
Con una tale violenza, la sbatte al muro, e con altrettanta violenza, la baciò bruscamente, facendogli sentire tutta la sua rabbia.
Le mani di Lyndon si muovevano a ritmo di bacio, sul tutto il corpo della bionda. In mossa felina, la sua mano, si ritrovo nei pantaloni. Dopo aver slacciato il bottone, le dita giocavano con le piccole labbra.
Lei terrorizzata, immaginando le sue intenzione, tremante disse
-No, no ti prego noo- , ma questo parve eccitarlo ancora di più, tanto da infilargli un dito all' interno.Cercò di percuoterlo, ma contro il torace di lui i suoi movimenti erano troppo deboli.-Mia, solo mia- sussurrò a denti stretti, era un tuono, a ciel sereno. Dopo di che lui, gli lancio uno sguardo omicida e lei si lascio a un crollo emotivo, stesa a terra, i mille dubbi nella testa, si sentiva usata, si sentiva solo un piccolo è inutile mostriciattolo proprio come lui la definiva.
Lyndon andò in cerca del ragazzo, doveva dirgli di star lontano e non avvicinarsi mai più alla sua preda, è così fece.
Dopo poco ritorno con la stessa espressione, con cui l'aveva lasciata. Non era cambiato niente.
Appena lo vide si chiuse ancor di più a riccio, la testa sulle ginocchia per difendersi.
La prese per un braccio e così facendo era costretta ad alzarsi.
Gli occhi di Lyndon, da un blu spettacolare erano inghiottiti della sua stessa pupilla, nera. Erano completamente neri.
Sembrava posseduto, non era in sé. Si sarebbe capito da lontano.
Gli schiaffeggio entrambe le guance.
Uno, due.
Non gli bastava mai?"lasciami basta" non gli importava se l'avrebbe schiaffeggiata ancor di più doveva fare qualcosa per se stessa, Nel mentre sperava che qualcuno la sentisse per correrle in aiuto.
Moralmente era a terra, pensò che non c'è la avrebbe fatta a superare anche questa.
-Ora andiamo a casa tua senza obiettare- sputo tuoni, duri. Parole semplici che in realtà di semplice non avevano niente
"Ma ci s-ono i miei ge-genitori" sperava di fargli cambiare idea.. ma falli miseramente.
Dopo un lungo viaggio in macchina, tormentato dal silenzio, Entrarono in casa dove c'era la madre di Selly ancora in pigiama, nel salotto
intenta a fare yoga.Ma tu guarda, che madre strana mi ritrovo.
Appena si accorse della loro presenza, sobbalzo e il suo viso sbianco.
-Cosa ci fai a casa a questo ora? E chi è lui?"-quasi balbettó, la signora Hanna era strana forte.
-C'era l'assemblea oggi è sua figlia se ne era completamente dimenticata e poi ehm.. sono il suo fidanzato piacere di conoscerla signora cara- inventò Lyndon, di risposta ebbe un espressione di stupore. Forse non credeva a Lyndon.
Fidanzato.. Fidanzato. Selly lo fulmino con lo sguardo, poi sorrise, un sorriso finto ormai lo sapeva fare bene. Passava più tempo a fingere che a essere se stessa.
Nessuno se ne accorgeva? O facevano finta?
-oh
non sapevo avessi un ragazzo- orgogliosa, sua madre gli lascio una pacca sulla spalla destra.-Certo che hai scelto bene, è così bello che sembra un robot- aggiunse per poi ridere insieme a Lyndon.
Arie, lui già si dà arie, perché non aiutarlo a darsene ancora di più no?
Selly non poteva crederci, che sua madre aveva creduto a una cosa del genere.
- dai, Vi lascio da soli- parlo ancora la signora Hanna, per incamminandosi al piano di sopra.
-ah e ovviamente tu puoi restare qui a pranzo se ti fa piacere- aggiunse poi quasi urlando per farsi sentire.
"Come ti è saltato in mente?"
Una selly arrabbiatissima, si avvicino pericolosamente a quel che doveva essere uno stronzo.Si uno stronzo di cane. Avete presente?
Gli punto il dito contro sul petto più volte tipo come se lo volesse bucarlo.
Non ebbe il controllo del suo corpo ormai era la rabbia a parlare e a fare soprattutto.
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SEI MIA CHE TU LO VOGLIA O NO (revisione)
Romance"CHI AMA VUOLE SOLO L'AMORE, ANCHE A COSTO DEL DOLORE." -Scordatelo, non sarò mai tua- urlò Selly. -Oh si che sei mia, sei mia più di quanto pensi, più di quanto la tua anima voglia accettare- rispose quasi in sussurro per poi baciarla. Selly una c...