Ventidue

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L'indomani mattina fu svegliata dai passi di Lyndon, nella stanza attigua alla sua;evidentemente si preparava per andare chissà dove. Corse subito col pensiero alla notte precedente, e alle scene strane vissute. Il suo viso contratto in una smorfia dolorosa,era quindi uscito dalla sua camera, sbattendo la porta dietro di se. Lei l'odiava troppo forte, e forse era reciproco.

Nel dare sollievo al proprio corpo contuso, Selly si immerse in un bagno caldo. Poi si vestì e sì trucco con cura. Sapeva esattamente quello che avrebbe fatto e decise di assettare  tutto. Dopo tutte le umiliazioni che le aveva inflitto non poteva più guardarlo, non c'è l'avrebbe fatta a stare con qualcuno come lui, aveva messo in conto che sarebbe stato difficile star lontano dall'unico amore della sua vita ma pensò che avrebbe avuto tutto il tempo di ricominciare ad amare la vita.
Doveva trovare solo il modo di andarsene da lì,prima di andare in cerca di una soluzione si fece un breve giro del lungo corridoio; in fondo intravide dei pezzetti di vetro e leggere gocce di sangue accelero il passo affrettandosi poi ad entrare nella stanca accanto con la porta socchiusa, c'era Lyndon intento a dare pugni e calci a un sacco di boxe. Tornò subito indietro non gli era sembrata assolutamente una buona idea interromperlo però volentieri sarebbe rimasta lì a spiarlo per un po' senza farsi vedere ovviamente. Nel incamminarsi senti un tonfo madornale, involontariamente corse nella direzione dove poco fa c'era Lyndon ebbe difficoltà a focalizzare il tutto,  lui disteso a terra con la testa appoggiata al muro con in mano una foto, angosciante, si accovacciò accanto a lui ed era lei. Cazzo. Lei. La ragazza delle apparizioni, ritratta con un sorriso a 360gradi. Milioni di domande avrebbe voluto porgli ma capi che non era il caso. Appoggio la testa sulla spalla di lui, per fargli capire che non era solo, porto la sua mano sulla sua, per farsi sentire ancora di più.
<Vattene via> urlò. Ebbe una reazione bestiale, si alzò di scatto e gli indicò con la mano destra  la direzione della porta.
I suoi occhi erano rossi,non per un pianto ma dalla rabbia. Con quest'ultima cosa successa,confermò l'idea di non poterci stare insieme.
"Volevo solo alleggerire il tuo dolore" la voce della ragazza fermo Lyndon, la sua espressione era cupa come il temporale che andava preparandosi. Erano fermi uno dinanzi all'altro, non riusciva a mettere in atto quello che si era imposta, sentiva che lui aveva bisogno di lei tuttavia i loro sguardi stavano facendo una vera e propria guerra, erano pieni di odio ma nonostante ciò non erano intenzionati ad andare oltre senza loro.

<Fallo!> ringhiò tra i denti. Le sue labbra assunsero un piega amara.
Ben consapevole di essere stato troppo avventato nel dirlo, possedeva la presunzione di essere il reverendo degli altri confratelli. Quanta pazienza ci vuole.
"Come?" Gli rispose tralasciando il suo tono di voce è tutto, mise per primo il suo stato d'animo ci teneva per davvero ad alleggerire il suo dolore. Era  disposta anche a prenderselo tutto purché di saperlo felice.

Con ancora i guantoni gli tolse alcune ciocche di capelli che le ricadevano sul piccolo viso, un bacio rude nasceva nella loro bocca le lingue sembravano prendersi a pugni, con quel bacio aveva espresso tutta la sua sofferenza. Era soffocante ma anche uno di quelli da far girar la testa.
<Ogni tuo respiro d'ora in avanti e mio.
Volevo dirtelo> le sorrise e alzò le spalle per minimizzare. Si tolse i guantoni e indosso una fascetta al polso sanguinante.

"Cosa hai combinato mostriciattolo?" disse strofinandosi la faccia con la manica.

<Sembrava strano che non facessi domande> scosse il capo notando il nomignolo che gli aveva dato.
<Il mostriciattolo qui sei tu> battè tre volte il pugno su un grande mobile dopo poco lo aprì e estrasse in fretta il cerotto che mise al taglio sul  braccio.

"Sembrava strano che stavi per rispondere a una mia domanda" era un po' stordita, così rimase ancora un attimo a guardarlo. Il parkè schizzava a ogni suo passo sotto i suoi stivali. Faceva rumore. Troppo.

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Teresyna_
I prossimi capitoli a detta mia saranno fantastici, ci ho messo veramente tutta me stessa, mi ci sto impegnando parecchio e quindi io mi aspetto lo stesso da voi. Non copiate, perché potrei veramente farvi arrivare una grossa querela.
Vi invito a lasciare una stellina!
Auguri🕊🌿

SEI MIA CHE TU LO VOGLIA O NO (revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora