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Ha ragione lei, la testa di Lyndon era tormentata da i mille incubi più cupi e neri che potessero esserci. Ma in verità quella non era altro che le conseguenze ai mille errori.
Aveva sbagliato e Lyndon ne era consapevole, ma di certo non era intenzionato a lasciarsela scappare.
Lyndon trovò la porta del bagno aperta ed entrò. I suoi sensi furono improvvisamente invasi da un profumo alla vaniglia. Si acquattò leggermente, è un sibilo sfuggi dalle sue labbra.
Inalò profondamente, abituandosi alla deliziosa fragranza che riempiva l'intera casa. Poteva sentire L'odore dell'acqua e dell'umidità, e capì che era nella vasca da bagno. Il suo profumo sarebbe stato più forte, con l'acqua che riscaldava il suo corpo e, non poteva nemmeno avere un cedimento momentaneo, doveva restare lucido.
Inalando di nuovo profondamente, con la mente che vorticava e fantasticava all'idea di lei nuda, andò sulla porta da bagno. Guardo dentro e vide Selly nella vasca, concentrata su un libro. Lei non lo vide, non notò lo strano individuo in piedi lì vicino. Lo meravigliò la sua bellezza. I capelli corti biondi, erano legati da una molletta in cima alla testa, e le spalle delicate si intravedevano dalla schiuma del bagno.
Aveva un viso bellissimo, E Lyndon indietreggiò con il fiato mozzo. Potevano passare giorni, anni ma gli faceva sempre lo stesso effetto. Senti per l'ennesima volta,qualcosa: il bisogno di proteggerla.<Salve> disse dolcemente.
Selly fece un salto quando sentì la voce, lasciando cade il libro nell'acqua schiuma. Afferrò l'asciugamano, si alzò goffamente, riuscendo a non far vedere troppa pelle nuda mentre si alzava
e lo guardava ad occhi spalancati. La testa le diceva di gridare, ma la bocca era troppo secca per poterlo fare.Lyndon alzò un sopracciglio quando senti la sua paura si rese conto che gli piaceva.
<E tutto ok, bimba non voglio farti del male> disse dolcemente, e tese le mani verso di lei, i palmi verso l'alto.
"Fuori" riuscì a sussurrare.
Che fa adesso? La preziosa? Non è di certo la prima volta, che la vedo nuda.
Lyndon la fissò negli occhi. Per lui era facile controllarla con uno sguardo, fu sbalordito quando i suoi occhi nocciola evitavano il suo sguardo.
<In questo mese ci siamo persi più di tre volte e, questa non è una di quella!> disse duro,osservandola. Da subito voleva fargli capire le sue intenzioni, assolutamente non gli avrebbe permesso di andare altrove, senza di lui, solo l'idea di lei lontana da lui lo uccideva, figuriamoci con qualcun altro.
"Non di nuovo, per favore" prego lei, trattenendo l'asciugamano.
<Di nuovo?> urlo quasi. Si girò e torno nella stanza. Le sue parole lo fecero infuriare e sentiva la sua rabbia crescere. Lottò per riprendere il controllo di sè, è dopo poco era lì in piedi, calmo, ad aspettarla.
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SEI MIA CHE TU LO VOGLIA O NO (revisione)
Storie d'amore"CHI AMA VUOLE SOLO L'AMORE, ANCHE A COSTO DEL DOLORE." -Scordatelo, non sarò mai tua- urlò Selly. -Oh si che sei mia, sei mia più di quanto pensi, più di quanto la tua anima voglia accettare- rispose quasi in sussurro per poi baciarla. Selly una c...