Ritorno a scuola

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"Summer has come and passed..." ecco che come ogni mattina suona la mia sveglia preferita con la bellissima wake me up, when september ends dei mitici Green Day, la band che più adoro. Prendo il telefono e vedo l'ora: sono le sei e trenta del mattino e non capisco il perché di quell'orario così assurdo dato che, per tutta l'estate non ho fatto altro che svegliarmi tardi. Quando mia madre bussa alla porta ed entra per assicurarsi che fossi sveglia
<< Ti vuoi muovere o farai tardi al tuo primo giorno di scuola!>>
dice ed io solo ora capisco che l'estate e le giornate al mare erano finite dato che da oggi ricominciavo ad andare a scuola...
<< Si ma' non ti preoccupare, ce la faccio!!!>>
mentre tra me e me pensavo che non avevo minimamente voglia di ricominciare un nuovo anno e di passarlo come i primi tre precedenti, ovvero come la classica amica di tutti, ma considerata una sfigata, un cesso o non so cos'altro dal resto degli studenti (e intendo quelli di sesso maschile ovviamente!).


Nel frattempo, mi ero preparata e avevo appena finito di fare colazione, quando per l'ennesima volta la voce di mia madre mi riprendeva
<< Bella ti muovi sì o no, vedi che se perdi l'autobus io a scuola non ti ci porto e tanto meno tuo padre, dato che dobbiamo andare a lavoro!>>
ed io scocciata per la consapevolezza che d'ora in poi avrei sentito le stesse lagne ogni mattina le risposi come sempre
<< Mamma, non ti preoccupare che ce la faccio, sono tre anni che lo prendo e non l'ho mai perso, poi sono appena le sette e l'autobus prima delle sette e un quarto non passa!!!>>


Detto questo lavo i denti, prendo la sacca con dentro giusto un paio di quaderni e qualche penna ed esco. Uscendo ripenso alla mia fortuna nell'avere la fermata dell'autobus proprio di fronte casa, altrimenti le urla di mia madre rispetto a quelle che fa normalmente ogni santo giorno, non sarebbero niente al confronto! Alla fermata come ogni anno ritrovavo tutti i miei vicini di casa, tra cui Emmet, che oltre al fatto che è un mio compagno di classe, è anche uno dei miei migliori amici, anzi di sesso maschile posso dire che sia l'unico!


Arriva l'autobus e saliamo, ovviamente ci sediamo vicini in modo da confabulare come ogni mattina
<<Mamma mia stamattina è stata una batosta svegliarsi>>
mi fa lui
<<A chi lo dici! >>
ridiamo
<<Certo che più sperduti di così non potevamo proprio stare...>>
mi disse con sarcasmo
<<Vero! Le scuole e i licei più vicini si trovano a Forks e noi da qui dobbiamo prima farci un viaggio in autobus lungo venti minuti se non c'è traffico, altrimenti raggiungiamo anche i quaranta per arrivare lì>>
e lui continuando il mio discorso
<< E non solo quello,una volta arrivati a Forks dobbiamo anche farci un quarto d'ora a piedi per arrivare a scuola. Che sfigati!>>


E così continuammo a parlare del più e del meno, o meglio a lamentarci. Era però anche vero che una volta arrivati fuori i cancelli poi ci mettevamo a perdere tempo con i nostri amici e molte volte entravamo alla seconda ora o addirittura marinavamo la scuola.
Alle otto, puntuali come un orologio svizzero, eravamo fuori i cancelli del nostro istituto e da lontano vidi quattro figure di spalle che riconoscevo troppo, troppo bene: erano le mie amiche e tra loro c'era anche la mia amica del cuore! Sembra ridicolo questo appellativo, ma non me ne sono mai vergognata, lei per me è davvero un amica del cuore, mi conosce fin troppo bene e mi è sempre stata vicina in ogni momento.


<<Alice!!!>>
urlai e le andai incontro la guardai per bene e notai che aveva decisamente cambiato look, non la vedevo da quando la scuola era finita perché purtroppo non abitiamo molto vicine e per motivi vari non avevamo mai avuto modo di incontrarci. Aveva fatto molti cambiamenti: la prima cosa che notai fu il suo nuovo taglio, decisamente sbarazzino corto e con tutte le punte alzate, non avrei mai e poi mai immaginato un tale cambio di immagine! Lei era la classica ragazza che amava portare i capelli lunghi, passava la piastra in continuazione e ogni giorno sfoggiava un tipo di acconciatura diversa e quando poteva (cioè quando io mi rassegnavo) sperimentava acconciature particolari anche su di me.

E poi all'improvviso sei arrivato tu... [Twilight saga]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora