Il suo posto segreto

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Salii in auto e non avevo ancora il coraggio di guardarlo negli occhi, ero troppo imbarazzata, lo salutai, ma continuavo a fissarmi le scarpe <<ciao...>> lui era calmissimo <<ciao Bella! ...ti va se facciamo un giro?>> mi chiese, io solo allora lo guardai timidamente, ero certa di avere il volto completamente in fiamme, e non riuscendo a parlare mi limitai ad acconsentire accennando col capo.
Il viaggio in auto non durò moltissimo, io non parlavo, non sapevo come iniziare un certo discorso con lui... avrei aspettato la sua mossa, mi limitai ad osservarlo di tanto in tanto e sembrava sempre più tranquillo... e menomale che Alice me lo aveva descritto sconvolto... se quello poteva essere sconvolto, non ho idea di come possa essere in situazioni peggiori... la situazione era troppo imbarazzante e per mettermi più a mio agio, accesi lo stereo e con mia grande sorpresa c'era l'ultimo cd dei Green Day, inevitabilmente un enorme sorriso mi si stampò sul volto e non potei fare a meno di alzare il volume quando passai alla mia canzone preferita, a quel punto lui mi parlò <<vedo che apprezzi molto la musica che ascolto!>> eccolo quel suo splendido sorriso che tanto mi piaceva, io sorrisi e iniziandomi a sentire meno imbarazzata risposi <<beh si, forse perchè stranamente ti ritrovi ad ascoltare un certo cd che a me piace tanto!>> poi sempre scherzando lui aggiunse <<comunque la prossima volta tranquilla, non chiedermi il permesso per accendere lo stereo, fa come se fosse tuo!>> che figuraccia, avevo acceso lo stereo senza chiedergli neanche il permesso... ecco che ritornavo rossa per l'imbarazzo <<vero, che maleducata, scusa non ti ho chiesto nemmeno se...>> ma lui che mi prese delicatamente la mano nella sua mi interuppe <<ehi, ehi... tranquilla, scherzavo!!! Puoi fare tutto quello che vuoi, non devi chiedermi mai il permesso>> fortuna che mi rilasciò subito la mano per cambiare la marcia, perchè alle sue parole, mi vennero certi pensieri... che se li avesse sentiti... sarei solo dovuta fuggire via... dovevo ancora imparare a pensare... "determinate cose" quando tra di noi non vi era alcun contatto... lui non doveva assolutamente sapere cosa pensa di tanto in tanto la mia mente perversa...
Dopo 5 minuti si fermò e pr tutto il viaggio non mi ero minimamente interessata al paesaggio, quindi non sapevo dove mi aveva portata, attorno a noi c'erano alberi, piante , era uno dei tanti boschi di Forks,mentre scendavamo dalla macchina ed io mi guardavo intorno per capire meglio in che posto mi trovavo , mi ritrovai di fianco ad Edward, che ogni giorno sembrava sempre più bello, i suoi occhi oggi erano totalmente verdi, mi ero persa ad ammirarli, quando lui mi riprese delicatamente per mano e a quel tocco gelido, per un attimo sobbalzai,lui mi sorrise e mi chiese scusa <<non devi scusarti... ma sai... devo ancora abituarmi..->> gli dissi <<lo so... ma ero curioso di sapere a cosa pensavi, eri così assorta nei tuoi pensieri...>> sorrisi e presi coraggio <<beh, sai potresti anche chiedere no? Invece di intromettermi nella mia testa>> lui mi sorrise sghembo <<si ma se te lo chiedo tu puoi anche alterare la risposta, invece quando mi intrometto ( e marcò questa parola come a farmi da caricatura ) so per certo cosa pensi... e poi così è più divertente!!!>> mi fece ridere quel suo modo di pensare, poi gli risposi <<beh osservavo i tuoi occhi, oggi sono verdissimi, come quando ti ho visto per la prima volta a Miami... e mi domandavo come funziona il cambiamento...>> intanto stavamo passeggiando lungo un sentiero e lui mi rispose <<beh... è una cosa un po' strana... in sintesi posso dirti che è un po' come gli occhi degli umani, che in base alle condizioni del tempo cambiano di sfumature... beh a me più che in base al tempo, cambiano in base al mio essere più umano o più...>> si interruppe, ma continuai io per lui <<vampiro?>> mi sorrise e poi riprese <<si vampiro... il colore verde che tu vedi è il colore dovuto al mio essere umano, ma quando non mi nutro per troppo tempo gli occhi iniziano a diventare dorati e poi... se sono molto arrabbiato o affamato... arrivano quasi al rosso...>> <<capisco... ma io ho sempre visto sia te che Jasper con gli occhi normali... cioè i tuoi verdi e i suoi azzurri... cioè non capisco, come fate a scuola?>> sorrise <<bhe in effetti non possiamo gestire facilmente il cambiamento del colore degli occhi... e infatti siamo costretti a portare lenti a contatto per essere certi che gli occhi siano sempre dello stesso colore...>> mentre ero presa dal suo racconto, sbagliai a mettere un piede su un masso e scivolai, ma la prontezza di riflessi di Edward, mi fu d'aiuto e come altre volte precedenti mi ritrovai tra le sue braccia <<certo che sei proprio maldestra...>> io sorrisi imbarazzata.. <<si non posso farci niente... grazie... ora però posso scendere...>> lui sorridendo ancora disse <<meglio che ti porto io, perchè il sentiero continua ancora per un po' così, e non vorrei stare ogni cinque minuti attento a dove e come metti i piedi>> cercai di protestare ma invano, poi aggiunse <<se chiudi gli occhi forse è meglio!!!>> non riuscii nemmeno a chiedergli il perchè, che iniziò a correre, ma ad una velocità sovrannaturale, correva addirittura più veloce, di quando correva con la macchina, ma stranamente non avevo paura, anzi era un emozione sorprendente, ti dava adrenalina, solo ogni tanto mi sembrava di finire contro un albero, ma non sarei mai potuta cadere, mi sentivo al sicuro tra le sue braccia.
Non feci in tempo a rendermi conto che lui poteva aver sentito tutto dato che mi teneva tra le sue braccia, che mi fece scendere <<eccoci arrivati!>> disse, lo guardai, e rimasi sorpresa nel vederlo senza fiatone e senza minimo accenno di stanchezza <<dove... siamo?>> lui si ricompose la giacca e mi disse <<questo è il mio posto segreto, ci vengo spesso quando ho bisogno di stare da solo, qui non ho bisogno di nascondermi, posso essere me stesso>> mi guardai intorno era una splendida radura, faceva anche più freddo, visto che ci trovavamo più in alto e si poteva ammirare ancora la rugiada che faceva splendere i fiori come fossero diamanti <<è incantevole!>> riuscii a dire, ma lui mi prese nuovamente per mano e mi portò verso una sporgenza dalla quale si poteva ammirare un paesaggio mozzafiato, poi mi guardò negli occhi e mi tremarono le gambe quando con una mano mi sfiorò il viso e mi disse <<Bella... tu sei incantevole!>> a quelle sue parole non potei fare a meno di abbassare lo sguardo, ogni volta che mi faceva un complimento diventavo di mille colori per l'imbarazzo... non ero abituata a certe lusinghe... poi specie se a farmele era Lui... quello splendido ragazzo che al mio sguardo sembrava sempre troppo irreale...
Mi distolsse nuovamente dai miei pensieri e per distrarmi mi disse <<vuoi vedere una cosa ancora più bella??>> <<si!>> non feci in tempo a rispondergli che mi prese nuovamente tra le sue braccia, ma stavolta mi fece aggrappare alle sue spalle, e dopo una breve corsa iniziò ad arrampicarsi su un albero, fortuna che non soffrivo di vertigini, almeno quello, poi dopo aver trovato un ramo abbastanza massiccio da poterci reggere entrambi, mi fece scendere e ci sedemmo io ero senza parole <<wow... è... è... è magnifico!!! Non mi sembra vero...>> e lui sorridendomi <<questo è il mio mondo, questa è la mia realtà, nel mio mondo è tutto vero!>> ero ancora a bocca aperta, ci trovavamo non so a quanti metri da terra e c'era una vista spettacolare, mi sembrava di possedere il mondo, lo guardai e cercando di non fare movimenti azzardati mi voltai verso di lui <<Edward è bellissimo!!!>> lui mi sorrise <<sono felice che ti piaccia!>>
Restammo li così per un po',senza parlare, eravamo troppo presi ad ammirare il paesaggio che ci circondava.
Ritornammo nella radura e ci sedemmo nel prato ora asciutto, il sole brillava alto e col suo calore aveva scaldato tutto ciò che prima era ancora umido, <<Edward... dovremmo...>> lui mi sorrise e poi come se sapesse di cosa volevo parlare continuò la mia frase <<parlare di noi??>> abbassai timidamente il capo e gli risposi <<ehm... si...>> lui stava per rispondermi quando mi suonò il cellulare era un messaggio , lo lessi velocemente era di Alice, mi avvisava che aveva detto a mia madre che restavo a pranzo da lei... gia, chi sa che ore erano, stando con lui perdevo la cognizione del tempo... fortuna che non avevo la minima fame, avendo fatto colazione a ora di pranzo.
Dopo essermi scusata con Edward, lui riprese <<in effetti non dobbiamo parlare molto... non devi spiegarmi niente>> non capivo <<come?>> lui mi sorrise <<Beh... sai ho anche un ottimo udito... e mentre ero sotto casa ad aspettare la sentenza di Alice... non ho potuto fare a meno di ascoltarvi parlare...>> rimsai stupefatta <<cioè sei capace anche si sentire ad una lontananza simile???>> <<ehm si !>> presi coraggio e dopo un lungo respiro dissi <<Beh allora, dato che hai sentito... non ti devo ripetere le motivazioni per il mio comportamento di stamattina...>> <<no, non devi ripetere nulla, anzi devo semmai chiederti io scusa, forse ieri ti ho detto così tante cose insieme... e non hai retto il colpo...>> sorrisi <<fa niete... ormai la bomba l'hai sganciata!>> mi venne spontaneo fargli un occhiolino, poi lui lentamente mi accarezzò la mano e dopo un po' me la riprese e mi disse <<non mi chiedi altro??>> mi venne un colpo al cuore <<co-cosa?>> lui mi sorrise e poi disse <<se stiamo insieme..!>> ok era certo tra non molto il mio cuore sarebbe esploso a furia di battere all'impazzata, non parlai, non ce ne era bisogno, tanto poteva ascoltarmi, visto che mi teneva per mano <<ehi calmati, se fai battere così forte il tuo cuore... per me è dura starti così vicino, comunque se proprio deve esploderti te lo chiedo una volta per tutte>> <<chiedermi cosa...>> <<Bella, vuoi essere la mia ragazza?>> mi sentii soffocare, quando ero con lui certe volte dimenticavo addirittura di respirare <<Bella amore, ti prego respira!>> tornai in me, non poteva essere vero, nulla di quello che accadeva, attimo per attimo, mi sembrava vero poi esplosi <<oddio!!! Si, oddio come mi hai chiamata?>> stavo sognando? Mi aveva veramente chiamata amore? Cercai di alzarmi per ricompormi, ma le mie gambe erano così molli che non feci in tempo al alzarmi , che crollai adosso ad Edward che invece era rimasto ancora li seduto. Nel cadergli addosso, finimmo distesi, io su di lui, tra le sue braccia, lui era immobile sotto di me, ma sembrava abbastanza tranquillo <<scusa ti ho fatto...>> ma non mi lasciò finire <<Bella, tu anche se vorresti, non potresti mai farmi del male...>> e scoppiammo a ridere, beh in effetti non aveva tutti i torti sembrava essere fatto di marmo, pensai e risi tra me.
Eravamo ancora distesi l'una sull'altro ed eravamo rimasti li a fissarci entrambi senza parlare, dinuovo la stessa situazione, dinuovo l'atmosfera che si creò quella mattina in auto fuori casa mia, senza accorgermene mi stavo avvicinando sempre più alle sue labbra che diventavano sempre più invitanti, ormai mancavano pochi millimetri, ma Edward ribaltò la situazione, facendo finire me sotto di lui, e sentire il peso del suo corpo sul mio era una cosa tremendamente eccitante, iniziavo a desiderarlo troppo, lui mi sfiorò il volto con un dito e poi mi disse <<Bella perdonami... non posso! Non ancora...>> una fitta al cuore mi pervase <<come non puoi...>> intanto mi aiutava a rialzare <<Bella non hai idea di quanto è difficile per me controllarmi, starti vicino è una cosa che desidero e non sai quanto, ma è anche una cosa difficile da sopportare, specie quando si ci mette il tuo cuore che batte all'impazzata... per non parlare del tuo sangue che sembra essere sempre più invitante... Bella non voglio perdere il controllo, non voglio rischiare di morderti!>> che egoista che ero, pensavo solo a me stessa mentre non capivo lo sforzo che faceva lui, a quel punto gli presi il volto tra le mani e lo guardai negli occhi <<Edward io ti amo, e so che quando ti sentirai pronto la cosa verrà da se... ma>> divenni rossa in volto <<è una tortura dovermi trattenere...>> lui mi sorrise <<a chi lo dici! Bella non hai la minima idea di quanto io ti desideri!>>
Erano le 18:00 e mi ritrovavo nella mia stanza a sognare ad occhi aperti, Edward mi aveva riportata a casa... pensare che non avevo nemmeno pranzato... ma con lui la fame mi passava, con lui era come vivere in un sogno, era come vivere in un altro mondo.. e in effetti era così.

E poi all'improvviso sei arrivato tu... [Twilight saga]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora