Risveglio

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Bella pov'

Era tutto così confuso, avevo un gran male alla testa, i ricodi erano confusi... chi sa se erano ricodi o se sogni... io in un bagno con due tipi che cercavano di violentarmi e poi una porta spalancata e una chioma bronzea... iniziavo a sentire un ronzio, poi misi a fuoco quei suoni e capii che erano parole, stavano persone nella mia stanza che parlavano... ma che dicevano? E che ci facevano in camera mia?

Tentai di aprire gli occhi, ma le palpebre erano così stanche e deboli che non ci riuscivo, poi sentii qualcuno appoggiarsi accanto a me e piangere... era Alice? <<o Bella... ti prego svegliati, è tutta colpa mia, e in più l'ultima volta che ci siamo viste eri così arrabbiata con me... non mi perdonerò mai tutto quello che è accaduto per colpa mia...>> parlava e piangeva contemporaneamente... mi feci forza ed aprii finalmente gli occhi, la vista era un po' annebbiata, mi girai e vidi Alice inginocchiata al mio fianco con la testa nascosta tra le braccia distese sul mio letto... le accarezzai i capelli tutti disordinati e le dissi <<stupidina perchè piangi? Non hai nulla di che scusarti!>> lei alzò la testa e mi guardò in lacrime, le accarezzai il volto e le asciugai le lacrime, lei prese la mia mano e se la fermò sulla guancia <<o Bella, mi dispiace, mi dispiace tantissimo!>>

Restammo così per un po', senza parlare, ci capivamo con lo sguardo... Poi iniziai a focalizzare lo spazio circostante... ma dove stavo? Non era la camera mia... e nemmeno quella di Alice, ma prima che potessi dire o fare qualcosa Alice si alzò e disse <<Bella aspetta un attimo... c'è una persona che ha bisogno di sapere che sei sveglia>> <<Cosa? Chi? Ma dove mi trovo?>> ovviamente non mi rispose e si fiondò subito fuori dalla porta, intanto mi ero seduta e iniziai a guardarmi intorno, mi trovavo in un enorme letto matrimoniale, ricoperto da un soffice piumone blu, più che in un letto enorme, mi ritrovai soprattutto in un'enorme camera da letto, due pareti (alla mia sinistra e difronte) erano completamente sostituite da immense vetrate e sulla terza parete vi erano due porte, una delle due era quella dalla quale era uscita Alice... l'altra era sicuramente del bagno... che fosse la camera di Jasper?? Dalla descrizione che me ne fece Alice poteva essere... poi notai alla mia destra, dopo la poltrona sempre tappezzata di blu come il letto, una vasta pila di libri e uno scaffale con centinaia di cd, guardai meglio e accanto all'enorme stereo c'era una copertina di un cd che conoscevo fin troppo bene, allora non era la camera di Jasper, ma quella di...

<<Posso?>> sentii bussare alla porta, ed una voce che conoscevo fin troppo bene ormai, mi chiedeva se poteva entrare... <<ehm... si...>> mi sistemai meglio, anche se ero alquanto imbarazzata di farmi trovare a letto... specie il suo letto... lo vidi, era la visione più bella del mondo, niente di meglio dopo un risveglio, aveva i capelli tutti disordinati, e portava gli stessi vestiti della sera prima,ma non portava la giacca, teneva solo la camicia bianca... solo che lo sguardo era così triste... non era il solito spavaldo di sempre... <<ciao...>> mi disse esitando... poi si sedette sulla poltrona accanto al letto, sulla quale era seduta Alice poco prima, risposi anche io <<ciao...>> lui mi guardò: questa volta senza sorridere, senza essere sfacciato, ero solo preoccupato, era totalmente assorto nei suoi pensieri... mi guardò e disse <<come... stai?>> ed io <<bene... giusto un po' di male alla testa, ma alla fine... bene... >> lui si alzò <<aspetta, chiamo mio padre che così ti da un occhiata>> gia... suo padre era il padre di Jasper, quindi era il famoso dottor Cullen, stava andando quando non so per quale motivo lo chiamai <<aspetta!!! ... Non andare>> lui si rivoltò verso di me e mi guardò... non parlava, non so con quale coraggio gli afferrai la mano che teneva a penzoloni lungo il fianco e lo afferrai, gliela strinsi forte e senza guardarlo gli sussurrai <<Grazie Edward... grazie per ieri...>> inevitabilmente si aprì il rubinetto che bloccava le mie lacrime, le avevo trattenute con Alice... ma con lui mi veniva così spontaneo piangere... era quasi liberatorio... gli lasciai la mano per asciugarmi il viso ormai fradicio mentre lui si accasciò sulla poltrona e si prese la testa tra le mani... era distrutto lo sentii parlare... era quasi un sussurro, ma lo riscii a sentire <<Bella, scusami, perdonami, sarei dovuto arrivare prima!!!>> mi faceva così male vederlo in quelle condizoni.. non avrei mai immaginato che potesse importargli così tanto di me... come con Alice, gli accarezzai i capelli <<Edward, sei arrivato giusto in tempo è questo l'importante... ti prego non starci così male... hai fatto fin troppo per me...>>

E poi all'improvviso sei arrivato tu... [Twilight saga]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora