E se...

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Cosa voleva dire con quelle parole?
"Uno come lui"...
che sapesse della vera natura di Edward?
No, era impossibile, cosa mai poteva saperne lui di quel genere di cose!
Non si erano neanche mai visti, come poteva sapere...
Eppure c'era qualcosa che non mi tornava...
per quale motivo era così insistente?
Sembrava volere a tutti costi darmi delle spiegazioni, ma spiegazioni di cosa?
Dopotutto si trattava di una ragazzata da liceali, mi aveva mollata di punto in bianco senza nemmeno il coraggio di dirmelo di persona, probabilmente perché troppo codardo da ammettere che non gli andavo più a genio.
Probabilmente aveva semplicemente deciso di tornare all'attacco perché aveva visto che frequentavo un altro, come fanno tutti i ragazzi quando vedono una ragazza fidanzata e stranamente tornano ad essere misteriosamente interessati.
Mi convinsi che era quello il motivo, non poteva essere altrimenti.

Tornata a casa trovai la Volvo nel vialetto di casa, ma di Edward nemmeno l'ombra, parcheggiai il pick-up e mi guardai attorno, era buio e le poche luci dei lampioni non permettevano una grande visibilità.
Era tornato!
Un morso allo stomaco mi prese alla sprovvista, lui era venuto per me e non mi aveva trovata, magari aveva anche provato a chiamarmi, ma a La Push non c'era campo (motivo per il quale inconsciamente o forse volutamente avevo deciso di trascorrere lì il pomeriggio) doveva essere su tutte le furie, avrei dovuto elaborare in fretta una buona scusa.
Guardai l'ora, doveva essere sicuramente stato trattenuto da mia madre per la cena, bene, avevo il tempo necessario per svuotare quanto più possibile la mente e allontanare da me Jake e tutto ciò che lo riguardava.
Inspirai profondamente, feci un grosso respiro e aprì la porta di casa, dal fondo del soggiorno spiccò la testolina buffa di Renée <<oh finalmente!!!>> e poco distante da lei in piedi accanto al camino c'era lui, sorridente e bello come il sole!
<<Guarda un po' chi è passato a trovarti!>> esortò con voce squillante mia madre, più euforica che mai.

Il solo vederlo mi fece battere forte il cuore e dimenticai ben presto tutto quello che avevo passato poco prima.
Mi morsi un labbro e lentamente mi avvicinai verso di loro, <<sei tornato!>> furono le uniche parole che riuscii a dire <<beh, meglio che vada di là in cucina, ho invitato Edward a restare per cena, spero non ti dispiaccia cara>> neanche il tempo di finire la frase che era sparita dietro l'angolo.
Accennai ad un sorriso scuotendo leggermente il capo e incontrai lo sguardo di Edward divertito allo stesso modo.
Dopo essermi assicurate che mia madre si fosse allontanata a dovere, mi fiondai tra le sue braccia e lo abbracciai fortissimo <<mi sei mancato!>> lui ricambiò il mio abbraccio e lo sentii inspirare a fondo il profumo dei miei capelli <<sei mancata tanto anche a me!>>
Mi prese il volto tra le mani e mi diede un bacio mozzafiato, difficile non lasciarsi andare, ma ricordando che non eravamo soli, mi scostai velocemente imbarazzata <<tranquilla, tua mamma è alle prese con la cena>> disse divertito, risi e mi vergognai ancora di più, mi sentii quasi una bambina <<scusa è che... devo ancora farci l'abitudine>>.


Edward pov

Rivederla dopo quasi una settimana era la cosa più bella che potessi desiderare.
Quanto mi era mancato il suo sguardo, il suo sorriso, il suo profumo!
Eppure, quando era lì tra le mie braccia c'era qualcosa di diverso <<Bella dove sei stata!? Ero in pensiero...>> eccola lì nuovamente intenta a mordicchiarsi il labbro inferiore così carnoso e invitante... che avrei dato per morderlo e assaporarlo, se non ci fosse stata Renée in casa le sarei saltato addosso, aveva un "non so che" di attraente.
Nonostante stesse in una larga felpa grigia, portava ancora il cappuccio, mi avvicinai e glielo abbassai, quei ciuffi ribelli neri erano tornati quasi del tutto castani, sorrisi ripensando a quando la vidi lì sulla spiaggia di Miami, la preferivo di gran lungo così al naturale.
Il martellare costante del suo battito cardiaco mi riportò alla realtà "<<Scusami Ed... non immaginavo minimamente che saresti tornato proprio oggi>> tentai di rassicurarla prima che il cuore le fosse direttamente andato in frantumi <<Ehi! La mia non è un'accusa, eri e sei libera di andare dove vuoi, senza darmi alcuna spiegazione!>> il suo battito cominciò a tornare al suo normale ritmo, quindi aggiunsi <<mi domandavo solo che fine avessi fatto, dato che non eri raggiungibile nemmeno al telefono e anche tua madre era in pensiero tutto qua>>
<<si hai ragione, mi spiace se siete stati in pensiero, sono uscita a fare un giro. Erano giorni che stavo chiusa in camera a studiare e oggi, data la bella giornata ho colto l'occasione per prendere una boccata d'aria fresca!>> la strinsi forte a me <<E dove sei stata? Hai un odore... diverso, dal solito intendo!>> la sentì fremere sul divano <<Mmm beh sono andata a La Push... sarà la brezza marina forse!>> disse prendendosi una ciocca di capelli tra le dita, e dopo averla annusata aggiunse <<Ed era questo il motivo per il quale il cellulare era irraggiungibile>>.

Poco dopo fu pronta la cena, Renèe si trattenne in soggiorno con noi per un po', e non parlava di andarsene, volevo restare un po' da solo con Bella, ma sembrava davvero non esserci il modo. Vidi l'ora, erano ormai le 23:00 non potevo trattenermi oltre, non avrei dato un buon esempio <<Beh, direi che si è fatta ora di andare! Grazie per la cena signora Swan>>.
Bella mi accompagnò alla porta, guardandomi con aria triste e leggermente imbronciata, sembrava un cerbiatto indifeso, <<devi proprio andare?>> mi disse quasi bisbigliando, non volendosi far sentire da sua madre.
La presi per mano <<vieni qua>> e la tirai fuori casa, il battito del suo cuore aumentò, diede un rapido sguardo alle sue spalle e dopo essersi accertata che Renèe fosse andata su in camera, parve tranquillizzarsi.
La strinsi forte a me, avevo bisogno di sentirla tra le mie braccia, avevo bisogno di sentirla mia... Tutti quei giorni senza di lei, avevano scombussolato il mio autocontrollo, e in più avevo uno strano presentimento, come il timore di poterla perdere da un momento all'altro, certo era assurdo, pensai che fosse dovuto solo alla sua mancanza nei giorni precedenti, ma la strinsi ugualmente ancora più forte.

<<Oh Edward>> mi bisbigliò Bella e mentre con una mano la trattenevo lungo la schiena, con l'altra le accarezzai il viso, scostandole qualche ciocca ribelle per poi poggiare le mie labbra sulle sue.
Doveva essere un bacio casto, ma i suoi battiti e il suo corpo caldo mi fecero eccitare e non poco, la spinsi contro il muro e mentre con una mano la stringevo forte, premendo sempre più il mio corpo al suo, con l'altra le tenni forte il viso, cercando avidamente la sua lingua.
Il contatto mentale con lei fu la fine, mi desiderava, come io desideravo lei, certo non c'era bisogno di leggerglielo in mente, le sue mani erano avvinghiate a me, mentre con una mi toccava il torace con l'altra mi stringeva i capelli.
Passammo diversi minuti a baciarci, ma il rumore dell'auto del signor Swan che rientrava da lavoro, mi fece tornare in me.
Ci staccammo immediatamente, Bella con viso totalmente avvampato, mi salutò e sparì subito in casa prima di avere un confronto col padre.
Risi tra me e me, era adorabile!
Salutai educatamente Charlie mentre scendeva dall'auto, certo che non fosse riuscito a vederci, dato che eravamo nascosti dalla siepe avanti all'ingresso e poi mi diressi verso la volvo.
Sarei voluto passare in camera di Bella, a vegliare su di lei come mio solito, in quei giorni di assenza, mi era mancato farlo, ma per quella sera era meglio fermarsi lì, fissai la mia erezione premere sotto i jeans scuri, ero decisamente troppo eccitato e scombussolato per i miei standard.
Sospirai, le sarei sicuramente saltato addosso ed ero certo che non mi sarei riuscito a fermare. Un ultimo sguardo al secondo piano, lì dove si era appena accesa la luce della sua camera, e poi andai via.

Tornato a casa mi fiondai sotto la doccia, <<dannazione!>> imprecai dando un pugno contro la parete del bagno, l'erezione non andava via, altro che doccia fredda, avevo bisogno di una cascata ghiacciata per placare i miei bollenti spiriti, maledetta resistenza da vampiri!
Non ero il tipo che ricorreva all'autoerotismo, tantomeno se ero impegnato in una relazione, ma mentre l'acqua mi scorreva lungo la schiena ero lì a fissarmi, sbuffai leggermente irritato, c'era un solo modo per farla andar via. . .
Chiusi gli occhi, presi il membro rigido tra le mani e iniziai a sfregarlo, prima lentamente e poi sempre più con foga.
Immaginai Bella ovviamente, lì sotto la doccia con me, timida e impacciata, così come piaceva a me.
Era lì che mi fissava, mordicchiandosi il labbro inferiore mentre con una mano scendeva lungo il mio petto, osando proseguire oltre gli addominali e inoltrandosi giù dove non batte mai il sole. Immaginare le mani di Bella là, dove mai aveva osato, mi scosse tremendamente;
il pene tra le mani fremeva ad ogni sfregata, mancava veramente poco, la immaginai coi capelli bagnati e una canotta bianca totalmente fradicia e i suoi seni pieni che s'intravedevano sotto il tessuto ormai trasparente, ecco che fecero capolino anche i suoi capezzoli inturgiditi, desiderai ardentemente toccarli, immaginai di farlo e di sentirli sotto i polpastrelli, immaginai lei gemere vogliosa mentre lo facevo e un gemito rimbombò tra le pareti della doccia!
Riaprì gli occhi espirando l'ultimo fiato di piacere e fissai frustrato i residui del mio seme che venivano trascinati via dall'acqua corrente.


Angolo autrice:
Dunque, capitolo alquanto piccantino... cosa ne pensate di questo edward che si lascia trasportare fin troppo dalle emozioni? :)
Cosa succederà ora tra Edward e Bella dopo l'arrivo di Jake?
Fatemelo sapere in un commento e se vi è piaciuto e vi va, lasciatemi una stellina !
Alla prossima settimana, vostra
Greengirl89 :*


E poi all'improvviso sei arrivato tu... [Twilight saga]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora