I giorni a venire passarono velocemente, l'invito di Edward a casa per il pranzo di Natale (con Renee che quasi non voleva più farlo andar via e mio padre che la guardava sempre più irritato, nonostante Edward gli piacesse) i pomeriggi passati in compagnia della sua famiglia e soprattutto il tanto atteso concerto. Stentavo a credere che i miei avessero acconsentito, dopotutto sapevano quanto fosse importante per me, era stato un po' come il loro regalo di Natale.
Ebbi il permesso anche perché il concerto era a Seattle, ci volevano solo 3ore e poco più per raggiungere il Tacoma Dome e le condizioni erano quelle di tornare in giornata, o meglio rientrare al termine del concerto.
Fu un'esperienza meravigliosa, assistere per la prima volta ad un live della mia band preferita con accanto il ragazzo dei miei sogni. Passammo una serata straordinaria, intonando assieme i pezzi che preferivamo e unendoci alla folla in delirio: "Decisamente il regalo di Natale più bello di sempre."
Mentre eravamo in macchina accingendoci a rientrare, ancora presa dall'euforia della serata, e intonando qualche motivetto non feci altro che pensare a tutto quello che mi era accaduto nel giro di pochi mesi, era tutto così irreale <<Bella dovresti avvisare i tuoi che stiamo rientrando, non teniamoli troppo sulle spine>> la voce di Edward mi riportò all'attenzione <<già hai ragione, i miei saranno in pensiero, data l'ora!>>.
Chiamai a casa per rassicurarli e dopo aver attaccato tornai a canticchiare osservando il paesaggio notturno sfrecciare velocemente attorno a noi.Edward pov
Erano le 4 del mattino e la macchina era parcheggiata nel vialetto di casa sua ormai da un po, dopo averla guardata per ore intere e ascoltato ogni suo racconto su ciò che aveva provato con questa esperienza, restammo un po' abbracciati ad assaporare l'adrenalina che era rimasta ancora viva in noi, l'avrei tenuta stretta a me per sempre, ma non era questa l'occasione.
Notai che stava per prendere sonno e prima di essere costretto a portarla in braccio nel suo letto (non che la cosa mi dispiacesse) e subirmi le occhiatacce del signor Swan, avrei fatto meglio a farla rinsavire.
L'accarezzai dolcemente una guancia <<Bella tesoro, credo sia ora di andare, stai per crollare dal sonno>> ma lei come una bimba capricciosa borbottò qualche protesta <<no dai, altri cinque minuti>> e così facendo mi si sistemò ancora più comodamente tra le braccia, ahh che avrei dato per accontentarla, era impossibile non volerla, non amarla anche mentre era così rilassata e indifesa <<mi dispiace Bella ma se non ti reggi nemmeno in piedi per il sonno, tuo padre cosa penserà nel vederti in queste condizioni? Pensaci, potrebbe pentirsi del permesso dato...>> a malincuore mi scostai e l'attimo seguente ero dall'altro lato della macchina pronta a sorreggerla mentre la tiravo fuori.
<<Si, hai ragione... è solo che stavo così bene e poi...>> esitò mentre salivamo gli ultimi gradini poco prima di arrivare dinanzi portone <<sai, oggi era il nostro mesiversario e... non fraintendermi, è stato magnifico passare questo giorno così, ma sai è stata più una cosa che abbiamo fatto per me, che per noi, avrei voluto dedicare del tempo a noi>> la capivo <<Bella era anche tra i miei di desideri, ma non potevamo fare ulteriori strappi alla regola, già abbiamo dovuto faticare per il permesso del concerto e se non fossimo tornati subito dopo sai i tuoi come l'avrebbero presa...>> le diedi un bacio casto e l'abbracciai teneramente regalandole uno dei sorrisi che più preferiva <<tranquilla, ti prometto che avremo del tempo da dedicare a noi e festeggeremo come si deve questo giorno importante>>.
Le diedi un ultimo bacio e la guardai sparire dietro la porta di casa. Naturalmente pochi minuti più tardi ero come mio solito in camera sua preso e meravigliato nell'osservarla dormire, ogni volta come se fosse la prima.
Avevo diverse idee su come passare quella data importante, ma non potevo proprio farmi nemico il padre di Bella, avrei dovuto attendere qualche altro giorno per poterla avere nuovamente tutto per me.Bella Pov
Era il 31 Dicembre e come ogni vigilia di Capodanno passai la mattinata in centro con Alice, la nostra era ormai una tradizione: colazione e omeglio brunch a Port Angeles e poi passeggiata lungo il corso. <<Non mi sembra vero che questa sera passeremo la vigilia insieme!>>la voce squillante di Alice riecheggiava lungo le vie della cittadina <<Si è vero! Io stento anche a credere che abbiamo dei ragazzi con cui passarlo, Alice è tutto così assurdo, non mi sembra vero, è come se stessi facendo un lungo sogno da cui non riesco e non voglio svegliarmi>> lei mi sorrise <<Non devi svegliarti, è tutto vero Bella, ed è magnifico!Questa volta abbiamo delle valide ragioni per cui ringraziare l'anno passato e per accogliere il nuovo che verrà!>> Aveva proprio ragione, dovevo essere grata per il dono che mi era capitato tra le mani, la storia con Edward, vampiro o no, era la cosa più bella che mi fosse capitata, oltre agli splendidi amici che mi ritrovavo, e sapere che anche loro, Rose ed Emmett compresi erano al corrente di ciò che erano lui e la sua famiglia era grandioso.
Non avrei mai potuto escluderli dalla mia vitae solo pensare di dover rinunciare ad una parte di vita mi rattristava. <<Sai,sono proprio felice che anche Rose ed Emmett sappiano.>>
Ci bastò uno sguardo per intenderci al volo <<Si,è vero! Mi fa solo strano immaginare quel gorilla di mio cugino,l'ha presa meglio di quanto immaginassi, mi sa che non ha ancora le idee chiare>> <<Gia!Forse anche lui crede sia tutto frutto dell'immaginazione!>>
E tra una risata e una battuta scherzosa proseguimmo lungo la strada.Mancavano poche ora allo scadere dell'ultimo giorno dell'anno e i preparativi a casa Cullen erano ormai ultimati. Esme aveva provato più volte a dissuadermi dal darle una mano, ma io e Alice insistemmo, dopotutto eravamo diventate "di casa" oltre al fatto che praticamente passavamo più ore del dovuto lì che non nelle nostre abitazioni.
Per L'occasione I Vampiri della famiglia si erano nutriti a dovere nei giorni precedenti, per poter appagare gli sforzi culinari delle donne di casa e rendere il gran Cenone il più appetitoso possibile.
Poco prima delle 21:00 andammo di sopra a cambiarci e per l'occasione eravamo tutti in tiro, a partire dai padroni di casa, Esme elegantissima in un abitino lilla, per non parlare di Rosalie che aveva deciso di sfoggiare uno dei suoi ultimi acquisti con Alice, un lunghissimo abito nero che solo a guardarla mozzava il fiato, sorridendo tra me e me pensavo a quanto Fosse Fortunato Emmett a stare con lei, dopotutto se era la ragazza più popolare dell'Istituto un motivo c'era eccome!
Io invece fui costretta da Alice ad indossare un abitino verde e nero che avevamo comprato insieme quella mattina, naturalmente non era nulla in confronto a loro.
Mentre scendevo le scale non potevo che ammirarle estasiata e con me erano sicuramente d'accordo i loro rispettivi compagni,vestiti a loro volta in eleganti mise.
Dall'altro lato della stanza c'era Jasper che aveva indossato gli ultimi abiti regalatogli da Alice, che lo guardava adulante mentre svolazzava intorno alla tavola imbandita nel suo abitino viola. Mentre la osservavo divertita non prestai attenzione all'ultimo gradino che una storta alla caviglia mi fece barcollare, ero certa che in pochi secondi mi sarei trovata a ruzzolare per terra, ma non fu così <<tranquilla non succederà mai se sarò presente io>>e il profumo di Edward mi invase le narici.
Le sue braccia mi stringevano forte, e i suoi occhi dorati mi osservavano teneramente, ogni volta che lo vedevo perdevo un battito,era sempre come se lo vedessi per la prima volta in tutto il suo splendore. Era magnifico e tremendamente elegante, la giacca gli donava, i effetti tutta la sua famiglia era uno splendore.
Sembravano usciti fuori da un set cinematografico per quanto fossero perfetto.
Mi si avvicinò all'orecchio e mi sussurrò dolcemente <<Bella sei incantevole questa sera!>> Arrossiiimmediatamente, delresto era inevitabile: ogni gesto, ogni frase, ogni cosa cheriguardavaEdward e me, mi rendeva una perfetta imbambolata, non ero abituata ariceverecerte attenzioni, non lo ero mai stata.
La serata trascorse magnificamente, brindammo allo scoccare della mezzanotte,giocammo, raccontammo storie, ridemmo fino allo sfinimento per poi ritirarci ognuno nella propria stanza. Esme e Carlisle erano dei genitori moderni e non fecero alcun problema quando ciascuno di noi andò a chiudersi in camera.
Passai le prime ore del nuovo anno distesa tra le braccia di Edward sul suo grosso letto e per la prima volta andava bene così, non cercammo altro l'una dall'altro, eravamo noi, e l'immenso panorama che si poteva contemplare dalla grande vetrata della sua camera.
Dopo aver visto il sole sorgere oltre la fitta vegetazione che circondava casa Cullen, crollai immediatamente in un lungo sonno.
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E poi all'improvviso sei arrivato tu... [Twilight saga]
Teen Fiction[IN REVISIONE ] Stavo salutando Angela quando il mio sguardo si posò accidentalmente su una figura alle sue spalle.... Vidi lui, il ragazzo per cui Alice era uscita pazza, si chiamava Jasper faceva il 5° anno ed era il ragazzo più carino dell'istitu...